Rai 4 a Firenze: parliamo di ricevitori per il digitale terrestre.

RAI
foto "RAI" by mortenjohs - flickr

Dopo gli articoli fatti in passato (qui, qui qui e qui ) ritorno a parlare della ricezione a Firenze di RAI 4 e più in generale del MUX Rai A (con Rai1-2-3-4- Rainews). Dal punto di vista della Rai, dei ripetitori da Terrarossa e della scarsa qualità del segnale non ci sono novità. Un antennista mi ha confermato nuovamente che, fino a che non arriveremo alla digitalizzazione della Toscana (2012), vivremo in un periodo di incertezze  e non converrà mettere mano all’antenna.

Io ho però alcune novità da comunicarvi, relative ad alcuni esperimenti fatti nel mio salotto con alcuni decoder per il digitale terrestre che, partendo tutti dallo scarso segnale che arriva da Terrarossa, hanno avuto dei comportamenti molto diversi (e interessanti).  Faccio prima due premesse:

  1. Queste sono prove che ho fatto a casa mia e dipendono dalla posizione del mio impianto e della mia antenna; magari in altre situazioni non è detto che i risultati siano gli stessi.
  2. Vi ricordo che questo è un blog (orgogliosamente) senza pubblicità e che io non sono in nessun modo legato ai produttori dei decoder che vi nominerò in seguito. Ho solo fatto delle prove con dei decoder che mi sono  regolarmente comprato e installato.  Vi riporto i risultati: prendeteli come una banale constatazione di quello che succede a casa mia.

Ho quindi preso 4 decoder e li ho attaccati in salotto, alla stessa presa di antenna e allo stesso televisore, usando gli stessi cavi di collegamento. In situazioni normali (ovvero con tutti i Mux con segnale buono) hanno fatto tutti il loro dovere, mentre nel caso estremo di segnale pessimo, come quello del Mux A della Rai a Firenze, ci sono state delle sorprese…

  • Humax Digifox (decoder per canali free e a pagamento). Questo è stato il mio primo decoder. Non ha mai rilevato il Mux A della Rai con RAi 4 e le altre tv… Semplicemente per lui quel Mux non esiste. L’ho messo in cucina e fa il suo onesto lavoro con tutti gli altri canali!
  • Digiquest MHP3007 (per canali free e a pagamento) e Digiquest 7310T (zapper solo per canali free). Questi due decoder si comportavano allo stesso modo: rilevavano il Mux A e memorizzavano i relativi canali ma la visione era pessima. Squadrettature a non finire, difficoltà con l’audio e problemi vari… insomma, il segnale  di  Rai4 & Co lo trovavano, ma poi non si poteva vedere niente! Purtroppo i due decoder sono stati una delusione perchè, più o meno alla scadenza della garanzia, si sono rotti entrambi… Nel primo è partito l’alimentatore, mentre il secondo all’accensione si pianta sulla schermata col logo della ditta e non c’è modo di sbloccarlo. Ho già parlato con la linea a pagamento dell’assistenza tecnica (un bel numero 199…) ma  le informazioni ricevute sono state vaghe, non tecniche e non risolutive (la soluzione finale è stata «ce li mandi al centro assistenza»)… Adesso giacciono entrambi in soffitta… in attesa che mi prenda la voglia di smontarli e fare qualche esperimento. Se qualcuno ha qualche consiglio da darmi per sbloccare il 7310T lo ringrazio anticipatamente…
  • Irradio DTR-3331. Questo decoder l’ho comprato per sopperire alla morte di uno dei due Digiquest e in più  perchè cercavo un decoder con la funzione di “videoregistrazione” su chiavetta USB   (PVR). Questo aggeggino anonimo, scovato per caso fra gli scaffali di un megastore, si è rivelato una meraviglia: nonostante il segnale basso, i canali di Rai 1-2-3-4 e RaiNews si vedono perfettamente! Lo  sto usando da un mesetto: guardo regolarmente Rainews e mi sono già visto diversi film e telefilm su Rai 4 in  condizioni ottime (mi ha squadrettato solo un paio di volte in caso di maltempo). La registrazione su USB funziona egregiamente anche se la programmazione all’inizio mi è sembrata un po’ complicata… ma penso che fosse solo un problema di abitudine… Insomma ne ho comprato un altro che ho messo in un’altra stanza con somma soddisfazione!

I padroni del mondo.

337/365: The Big Money
foto "337/365: The Big Money" by DavidDMuir - flickr

In questo blog ho fatto una categoria chiamata “Consumi ed Economia” dove raggruppo un po’ di articoli dedicati all’economia e all’impatto che questa ha con i nostri consumi familiari e viceversa di come i nostri consumi (o non consumi) familiari possono incidere sull’economia, ponendo attenzione ad una più equa e solidale distribuzione delle ricchezze, soprattutto a favore dei popoli e delle classi più povere.

Vi metto un articolo molto interessante apparso sul numero di Maggio 2010 del bimestrale del Movimento Shalom, scritto  D. Andrea Pio Cristiani e dal titolo eloquente: “I padroni del mondo”. A parte il cappello iniziale dedicato alla ricorrenza della Pasqua, il resto dell’articolo offre una drammatica, asciutta e (purtroppo) veritiera immagine della situazione economica attuale.  Fortunatamente il pezzo si chiude con uno spiraglio di speranza… se riusciremo a modificare i nostri consumi verso uno stile di vita più sobrio e responsabile, forse la situazione potrà migliorare per tutti… e magari  anche questa crisi non sarà stata inutile…. Buona lettura!

I padroni del mondo

E’ passata da qualche giorno la Pasqua di Resurrezione, vero inizio di un nuovo ordine mondiale, manifestazione definitiva dell’unico Signore della storia per mezzo del quale “tutte le cose sono state create per noi uomini”.

Se ci domandassimo a chi appartiene il mondo, ci renderemmo conto dello scippo che viene quotidianamente perpetrato sulla pelle di miliardi di esseri umani. Gli uomini eletti a figli di Dio, intelligenti, liberi e responsabili, creati per un viaggio meraviglioso sul nostro pianeta si ritrovano a vivere soggiogati da una piccola parte egoista e prepotente dei loro simili. Se facessimo la somma di tutti i beni materiali, di tutti i terreni privati, di tutti i patrimoni, di tutte le ricchezze che si trovano sulla terra, ci accorgeremmo che il 2% della popolazione adulta possiede più del 50% del patrimonio privato mondiale. Ciò significa che i ricchi possiedono più della metà dei beni che Dio ha creato per tutti. E’ ancora più strabiliante sapere che il 10% della popolazione più abbiente  arriva addirittura a possedere l’85% del patrimonio di tutto il mondo. Alla metà più povera della popolazione mondiale appartiene, invece, circa l’1% di tutti i beni del pianeta, come se 50 persone dovessero spartirsi tra di loro qualcosa che in realtà è destinato ad una sola. Questo significa che il mondo appartiene a pochi ricchi, produttori di petrolio e proprietari delle multinazionali. Fra di essi, secondo i ricercatori dell’ONU, cinquecento hanno un reddito annuale maggiore della somma dei redditi di circa cinquecento milioni dei più poveri della terra. Secondo la medesima ricerca, ci vorrebbero solo 300 miliardi di dollari americani per alzare il reddito del miliardo di persone che vivono in povertà estrema, con una spesa di appena il 10% del patrimonio degli otto uomini più ricchi del mondo.

I super-ricchi in realtà sono “ingrassati” da noi consumatori che acquistiamo i prodotti scintillanti con le marche imposte dalla macchina pubblicitaria. Telefonini, computers, scarpe, abiti, giocattoli, e generi alimentari  sono frutto del lavoro sottopagato di donne e bambini del terzo mondo al servizio delle ricche multinazionali, che condizionano la politica mondiale e detengono il monopolio dell’informazione. Questi “signori” ignorano i fondamentali diritti umani e distruggono l’ambiente in una corsa inarrestabile e sconsiderata verso il profitto. Ognuno di noi, ne sono profondamente convinto, potrebbe contribuire ad una giusta  ridistribuzione della ricchezza se non ci lasciassimo manovrare dalle mode imposte dalla società, fossimo più sobri negli acquisti, più consapevoli dei meccanismi adottati dagli affamatori dei popoli, più attenti a come ci vestiamo, ci calziamo e mangiamo. Il nostro imperativo è, sempre e ovunque, la verità, il coraggio di denunciare le ingiustizie, la sobrietà nello stile di vita così da essere veramente solidali con gli ultimi.

Articolo di D.Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom, pubblicato a pag.1 e 2 del numero di Maggio 2010 del bimestrale “Shalom”.

Congo in corsa… per la Solidarietà

Congo in corsa - locandina
Congo in corsa - locandina (dal sito http://www.lasorditanonhacolore.it)

In questi giorni ho qualche problema di salute e purtroppo  (ma spero temporaneamente) ho accantonato le mie attività podistiche: allenamenti, corse notturne, etc…  Se mi riprendessi in tempo, Domenica 20 Giugno  2010 mi piacerebbe partecipare alla prima edizione di  “Congo in corsa”, gara non competitiva di  8 km  (con percorsi ridotti per bambini) che si svolgerà a Signa (Fi) con partenza alle ore 9.30 dal piazzale della Pubblica Assistenza ed arrivo al Parco dei Renai.

L’iscrizione di 5 Euro sarà devoluta a favore dell’Associazione “La sordità non ha colore” per la costruzione a Boma (Congo RDC) dell’Istituto Florentia,  un centro dove i bambini sordi  saranno  diagnosticati, curati, riabilitati, mandati a scuola ed aiutati nel loro inserimento nella vita sociale.  A questo link potete trovare la descrizione completa del progetto che, tra l’altro, rientra fra le tante iniziative de Il cuore si scioglie.

A tutti gli iscritti alla corsa sarà fatto omaggio della t-shirt della commemorativa, mentre all’arrivo oltre al consueto ristoro verranno assegnati alcuni premi…

Punti di vista e … gamberetti!

Garnele in neuem Zuhause
foto "Garnele in neuem Zuhause" by grafzahlmd - flickr

Mi piace conoscere persone che provengono da paesi diversi dal mio, con cultura, usanze, religioni differenti dalle mie, perché spesso offrono dei punti di vista sulla vita (dai grandi temi fino alle piccole problematiche spicciole di tutti i giorni) talmente nuovi e interessanti ai quali, da solo, non avrei mai pensato… Parlare con queste persone, leggere libri o ascoltare interviste con le loro storie mi apre scenari e soluzioni inimmaginabili, tanto da farmi riconsiderare certe mie idee che ritenevo consolidate e immodificabili…

Metto due esempi, per spiegarmi meglio: il primo è “alto”, mentre il secondo è molto più comico e terra-terra… anzi  terra-mare (gastronomicamente parlando).

Pensate un attimo ai bambini che in tanti abbiamo adottato a distanza (un po’ di post qui, qui, qui, e qui): non hanno niente, sono poverissimi eppure le loro letterine sono un tripudio di gioia. Vivono in capanne di fango che il primo temporale porta via eppure sono felici e spesso pregano e si preoccupano per noi e per le nostre famiglie occidentali. Nello stesso momento, i nostri figli che hanno tutto, sono sempre a lamentarsi ed egoisticamente (e infelicemente) pensano solo a se stessi… Dove sbagliamo?

Tralasciamo queste cose più profonde, per un esempio molto più banale ma simpatico. Alcuni anni fa lavoravo in un ufficio dove avevo per collega una ragazza di origini eritree che quasi tutti gli anni approfittava delle ferie per tornare a trovare i parenti materni in Eritrea. Al suo rientro ci raccontava la situazione del paese e vari aneddoti sulla vita di tutti i giorni… Una volta, parlando di cibo, ci confessò che le piaceva molto, quando tornava in Eritrea, mangiare le cavallette. Noi colleghi subito esclamammo: «Che schifo!» Lei, che si aspettava la nostra reazione, ci rispose: «Ma voi li mangiate i gamberetti?» e noi: «Si, certo!» poi con un sorriso ci disse: «Ecco, il gusto delle cavallette e dei gamberetti è simile. Se ci pensate bene  i gamberetti non sono altro che le cavallette del mare e di conseguenza potete immaginare le cavallette come dei gamberetti di terra!» Ecco, io non ci avevo mai pensato! Come dire… punto di vista spiazzante… ma efficace!

Cameriere, cavallette in salsa rosa!

La corsa “…for dummies” – 8 – Iniziamo a correre: il terzo mese!

Jogging couple
foto "Jogging couple" by Ed Yourdon - flickr

Eccoci arrivati al terzo mese di allenamento per la corsa…  Se state leggendo questo articolo molto probabilmente avete letto anche i due precedenti  (qui e qui) e magari vi state allenando seguendo queste tabelle.  Come vi sentite? Avete notato anche voi i cambiamenti che sta facendo il vostro fisico in queste settimane? Quando tornate a casa dall’allenamento non vi identificate nel testo di questa canzone dei Litfiba?

[…]e’ il mio corpo che cambia
nella forma e nel colore
e’ in trasformazione
e’ una strana sensazione
in un bagno di sudore
e’ il mio corpo che cambia
e cambia e cambia[…]

tratto dal testo della canzone “Il Mio Corpo Che Cambia” dei Litfiba.

A parte gli scherzi, se siete arrivati a questo punto siete veramente bravi e con questa nuova parte di tabella arriverete al giro di boa che sicuramente supererete in modo egregio! Noterete che dalla decima settimana inizierete a fare delle sessioni di corsa lunghe, senza interruzioni fatte camminando! Non solo: nella dodicesima settimana arriverete a correre continuativamente per 30 minuti e sarete perciò a metà del percorso per arrivare alla fatidica ora continuativa di corsa! E’ la prova che state procedendo bene e che iniziate ad avere il cosiddetto “fiato”!  Continuate con costanza e arriverete all’obiettivo finale gradualmente e con la giusta dose di  fatica… In bocca al lupo! (le settimane seguono la numerazione dalla puntate precedenti)

Nona Settimana

Lunedì: 2 volte 12 minuti di corsa + 3 minuti camminando

Martedì: Riposo

Mercoledì: 2 volte 10 minuti di  corsa + 2 minuti camminando

Giovedì: Riposo

Venerdì: 2 volte 15 minuti di corsa + 3 minuti camminando

Sabato – Domenica : Riposo

Decima Settimana

Lunedì: 20 minuti di corsa

Martedì: Riposo

Mercoledì: 2 volte 15 minuti di corsa + 2 minuti camminando

Giovedì: Riposo

Venerdì: 20 minuti di corsa

Sabato – Domenica : Riposo

Undicesima Settimana

Lunedì: 25 minuti di corsa

Martedì: Riposo

Mercoledì: 2 volte 15 minuti di corsa + 2 minuti camminando

Giovedì: Riposo

Venerdì: 25 minuti di corsa

Sabato – Domenica : Riposo

Dodicesima Settimana

Lunedì: 20 minuti di corsa

Martedì: Riposo

Mercoledì: 30 minuti di corsa

Giovedì: Riposo

Venerdì: 30 minuti di corsa

Sabato – Domenica : Riposo

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Puntate Precedenti

La corsa “…for dummies” – 1 – Premessa

La corsa “…for dummies” – 2 – Perchè proprio la corsa?

La corsa “…for dummies” – 3 – Sfatiamo alcuni luoghi comuni.

La corsa “…for dummies” – 4 – Scegliamo le scarpe!

La corsa “…for dummies” – 5 – L’abbigliamento da corsa!

La corsa “…for dummies” – 6 – Iniziamo a correre: il primo mese!

La corsa “…for dummies” – 7 – Iniziamo a correre: il secondo mese!

Puntate seguenti

La corsa “…for dummies” – 9 – Iniziamo a correre: il quarto mese!

La corsa “…for dummies” – 10 – Iniziamo a correre: il quinto mese!

Delle ciliegie non si butta via niente…

Cerise bien mûre
foto "Cerise bien mûre" by Guillaume Brialon - flickr

Siamo in tempo di ciliegie e tramite il mio G.A.S. (Gruppo d’Acquisto Solidale) ho comprato due favolosi chili di ciliegie di Vignola biologiche… che sono finite in pochissimi giorni!

Insomma, il proverbio che sostiene che una ciliegia tira l’altra è proprio vero! Figurarsi se poi mangiamo le ciliegie davanti ad una partita dei mondiali…

Ma lo sapete che delle ciliegie, come del maiale, non si butta via niente? Conservate perciò piccioli e noccioli, perché potranno esservi utili nei prossimi mesi, soprattutto in inverno…

L’infuso di piccioli di ciliegia

Togliere i piccioli delle ciliegie e farli essiccare. Con i piccioli si può fare un infuso depurativo, diuretico e drenante, molto gustoso e utile, sia per le vie urinarie che per la ritenzione idrica (anche per la cellulite).

Portare ad ebollizione circa 250 ml. di acqua ed aggiungere circa 10 gr. di piccioli di ciliegia essiccati. Lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere, magari addolcendo il tutto con un po’ di miele…

Cuscino di noccioli di ciliegia.

Mettere in ammollo per alcune ore i noccioli di ciliegia e poi pulirli uno ad uno con uno spazzolino, togliendo tutti i residui di polpa di ciliegia. Asciugare poi i noccioli e metterli ad essiccare al sole.  Mettere i noccioli in un sacchettino di stoffa e cucirli in modo che abbiano una certa possibilità di muoversi all’interno del cuscino.

Il sacchetto di noccioli di ciliegia si usa sia caldo che freddo come sostituto, rispettivamente, della borsa dell’acqua calda o della borsa del ghiaccio. Se scaldato in forno per 10 minuti il sacchetto può servire per dolori reumatici o cervicali. Se messo in frigorifero invece si può usare su traumi, lividi o botte.

Viaggi umanitari in Burkina Faso, Etiopia, Kenya e Uganda.

Children of Kenya
Foto "Children of Kenya" by MothersFightingFor Others - flickr

Il Movimento Shalom organizza, per il mese di Agosto, 4 viaggi umanitari in Burkina Faso, Uganda, Kenya e Etiopia per permettere ai genitori che hanno delle adozioni a distanza di andare a conoscere personalmente i bimbi adottati e a tutti coloro che hanno contribuito ai vari progetti del Movimento, di andare a verificare l’attuazione degli stessi.

Si tratta di un bellissimo esempio di trasparenza di gestione e allo stesso tempo dell’occasione per fare un’esperienza di vita in alcuni dei paesi più poveri del pianeta.

Questi i dettagli dei viaggi:

BURKINA FASO dal 10 al 21 Agosto.
Costo indicativo: 1.350 euro comprensivi di viaggio aereo, vitto, alloggio, spostamenti e visto d’ingresso.

ETIOPIA dal 4 al 18 Luglio e dal 10 al 25 Agosto
Costo indicativo: 650 euro (solo volo aereo). I costi di soggiorno saranno pagati direttamente in loco.

UGANDA dall’11 al 25 Agosto
Costo indicativo: 1.000 euro (solo volo aereo). I costi di soggiorno saranno pagati direttamente in loco.

KENYA dall’11 al 20 Agosto
Costo indicativo: 1.000 euro (solo volo aereo). I costi di soggiorno saranno pagati direttamente in loco.

Chi volesse partecipare o ricevere maggiori informazioni sui viaggi (visti, vaccinazioni, costi, etc…) può contattare al più presto la segreteria del Movimento  Shalom (shalom@movimento-shalom.org).

Uno spettacolo teatrale per ELPIS ONLUS.

Locandina spettacolo teatrale "SSSCCCHHH!!! Si va in scena!"
Locandina spettacolo teatrale "SSSCCCHHH!!! Si va in scena!" dal sito di Elpis Onlus

Domani sera 10 Giugno 2010 alle ore 21.15, presso il Teatro di Colonnata (Piazza Rapisardi 6, Sesto Fiorentino)  si terrà uno spettacolo teatrale intitolato  “SSSCCCHHH!!! Si va in scena” a cura della “Compagnia della banana” con  la regia di Cristina Colombo.

L’incasso sarà devoluto a favore di Elpis Onlus e durante la serata sarà  illustrato il progetto per la costruzione del dormitorio presso l’orfanotrofio “Bala Mercy” in Kenya.

L’ingresso è di 10 euro e al termine dello spettacolo ci saranno spumante e dolcini per tutti. La prenotazione è obbligatoria e si può fare fino ad oggi, 9 Giugno mandando una mail all’indirizzo info@elpisafrica.org o telefonando al numero 348-3137539.

Vi lascio una breve presentazione di Elpis Onlus:

Elpis viene fondata nella primavera del 2007 da un gruppo di studentesse universitarie di Firenze a seguito di un’esperienza di volontariato in Kenya. L’associazione nasce con lo scopo di sostenere a livello economico progetti di sviluppo e contemporaneamente di sensibilizzare la società a livello locale riguardo tematiche sociali di ampio raggio, attraverso un’azione diretta senza intermediari che coinvolga in modo attivo i suoi soci sia nella fase di raccolta fondi e di sensibilizzazione, che in quella di investimento e sostegno diretto allo sviluppo.

tratto dal sito di Elpis Onlus

Links

Un film: Fast Food Nation (2006)

Fast Food Nation
foto "Fast Food Nation" by - /Sizemore/ - flickr

“Carne da macello”. Con queste tre parole si possono definire quelli che sono i tre protagonisti di questo film denuncia sul mondo dei fast food. I bovini allevati fra lo sterco, in allevamenti sovraffollati e poco igenici sono la prima “carne da macello”. La seconda sono gli immigrati messicani che clandestinamente raggiungono gli Usa per lavorare nelle fabbriche di hamburger e che spesso lavorano senza formazione e in condizioni igieniche e di sicurezza molto precarie (infatti spesso perdono dita, mani o arti interi nelle macchine). Infine l’ultima “carne da macello” sono i consumatori ai quali, in ossequio alla legge del massimo profitto, viene fornita carne infetta da batteri fecali, perchè i ritmi imposti dalla produzione della carne e il basso costo del prodotto finale (l’hamburger) si ripercuotono, alla fine, sulla scarsa qualità della polpetta…

Il fim, ispirato dal libro “Fast food nation” di Eric Schlosser, è una fiction su un’immaginaria catena di fast food (“Mickey’s”) ma si avvicina parecchio alla situazione delle catene reali. La storia, che scorre contemporaneamente su binari diversi, è interessante e gradevole. Nonostante la drammaticità dei problemi, ogni tanto c’è anche qualche concessione all’humor che sdrammatizza la vicenda (ad esempio quando le vacche non vogliono uscire dai recinti tagliati dagli attivisti contro i fast food). Fra gli interpreti ci sono Patricia Arquette, Greg Kinnear, Ethan Hawke, Avril Lavigne, Kris Kristofferson e Bruce Willis, che offre uno dei momenti migliori del film…

Alla fine del film ci sono alcune scene reali di un mattatoio che mostrano come sono uccisi, scuoiati e sezionati i bovini. Sono scene crude, ma chi si schifa così tanto, non si è mai chiesto come arrivano le fettine nella vaschetta del supermercato o da dove vengono le suola in “vero cuoio” delle proprie scarpe?

Vi lascio con alcuni dialoghi tratti dal film:

Dialogo 1

Jack (Frank Ertl – manager della catena Micky’s): Io ho un amico che insegna alla facoltà di Scienze alimentari, microbiologia. Questo semestre, alcuni dei suoi laureandi hanno deciso di analizzare in laboratorio la carne delle catene dei fast food. Beh, sono riusciti ad avere un paio di Big One, di quelli surgelati – non chiedermi come – e il livello di coliforme fecale era alle stelle. Temo che questo potrebbe essere un problema per noi. Sai di cosa sto parlando?

Don (Greg Kinnear -protagonista e resposabile marketing della catena): Non esattamente.

Jack: Sto parlando di merda nella carne.

Dialogo 2

Rudy Martin (Kris Kristofferson, allevatore di bovini): Senta, qua non è la storia di quelli buoni contro quelli cattivi, ma della macchina che ha il controllo economico di tutto il paese, sembrano cose da fantascienza, i terreni, il bestiame, gli esseri umani… A questi non gliene frega un cazzo. Contano solo i soldi, solo i soldi, nient’altro ha valore, bisogna solo fare soldi.
Don: Sembra molto squallido.
Rudy Martin: In ogni caso lei mi sembra una brava persona, ma il cibo che vende la sua azienda fa schifo, totalmente schifo. Anche quando non c’è il letame dentro.

Dialogo 3

Harry Rydell (Bruce Willis, commerciante di carne, sulla contaminazione da batteri fecali negli hamburger): Amico mio, devi fare un passo indietro e vedere le cose diversamente. Quarantamila persone muoiono in incidenti stradali ogni anno: a Detroit non devono più fare automobili? Devono chiudere? Certo che no.

Dialoghi tratti dal film

La 24 ore di basket a Montecatini Terme.

manifesto 24 ore di basket
foto "manifesto 24 ore di basket" dal sito del Movimento Shalom

Il gruppo sportivo ASD Shoemakers Basketball Monsummano, insieme alla sezione soci della Coop della Valdinievole e alla UISP di Pistoia organizza la 7° edizione della 24 Ore di Basket che si terrà presso il PalaMadigan di Montecatini Terme dalle 12 del 5 Giugno alle 12 del 6 Giugno 2010.

Il ricavato della manifestazione sarà devoluto al Movimento Shalom per il rinnovo di 13 adozioni a distanza in Burkina Faso e per la costruzione di un mulino a scoppio nella città di  Fada N’gourma (sempre in Burkina) per la produzione di farina da miglio e altri cereali, che attualmente vengono macinati a mano dalle donne.

La manifestazione è inserita nel “Festival della cultura sportiva“, che si tiene a Montecatini dal 3 al 6 giugno e fa parte delle iniziative di solidarietà de “Il Cuore si scioglie”. Con una piccola offerta chiunque (bimbi, adulti, anziani…), anche se non ha nessuna esperienza di pallacanestro, potrà scendere sul parquet e partecipare a questa partita di beneficenza lunga 24 ore!

Maggiori informazioni a questi link:

Il sito della 24 ore di basket.

La storia della 24 ore di Basket e gli obiettivi raggiunti.