Un augurio dalla Spagna per un Buon 2012…

Foto "sevilla's night" by -Dreamflow- - flickr
Foto "sevilla's night" by -Dreamflow- - flickr

Prima di aprire questo blog e di fare il podista, dedicavo una discreta parte del mio tempo libero allo studio delle lingue e al collezionismo di pins. L’unione di questi due hobbies mi ha portato a conoscere diversi amici in tutto il mondo. Uno di questi, Jorge Antonio,  mi ha inviato da Sevilla un bel messaggio di Auguri per l’Anno Nuovo che vorrei condividere con tutti voi…

BUON 2012 A TUTTI !!!

Sonríe. Si las cosas vienen mal, sonríe. Si la tormenta aprieta, sonríe. Si no me encuentras, sonríe y apareceré. La amistad es un tesoro que resiste a cualquier prima de riesgo y que los amigos nunca recortan. No olvides para 2012 que el truco es convivir y respetar ideas diferentes a las tuyas. No seamos hooligans de la razón y enriquécete de las opiniones de los demás. La solidaridad entre nosotros hará magia en un tiempo que han querido recortar nuestros hechizos. Imagina, comparte, crea, vive y sobre todo sonríe, recuerda que es nuestra contraseña. Yo estaré ahí, devolviéndote la sonrisa y levantando por ti mi copa.

Por un 2012 juntos.

SALUD!!!!

messaggio ricevuto via Facebook da Jorge Antonio – Sevilla – España

p.s. Se nel prossimo anno noterete una diminuzione di post nel blog… almeno sapete a quali altri passatempi mi sto dedicando…

Informazioni e relazioni… quasi un augurio per l’anno nuovo!

Foto "bxl // chaîne humaine contre la pauvreté" by  cncd - flickr.com
Foto "bxl // chaîne humaine contre la pauvreté" by cncd - flickr.com

Premessa.

Il fatto che sto per raccontarvi è successo un paio settimane  fa ma prima di scriverlo vorrei fare una piccola premessa a cui tengo moltissimo. Quello che leggerete non l’ho scritto ne’ per farmi bello e neppure per vantarmi, ma semplicemente per testimoniare che condividendo informazioni e facendo rete con tante persone, si possono risolvere, anche in pochi minuti,  problemi che a prima vista sembrano insormontabili…

Se la crisi l’affrontiamo tutti insieme, dandoci una mano a vicenda, forse potremo uscirne tutti meno doloranti, più saggi e più solidali. Che questo fatto vero sia un augurio per un 2012 migliore dell’anno che sta per finire…

Il fatto.

Lo ammetto:  sono curioso e sono anche un gran lettore. Leggo tutto quello che mi capita sottomano: libri, giornali, riviste di qualsiasi tipo e perfino volantini e depliant, tranne quelli meramente pubblicitari. Parto dal presupposto che non si sa mai che da qualche parte ci sia qualche informazione che possa tornarci utile in futuro…

Quando entro e esco dal lavoro, nel nostro atrio abbiamo un espositore di depliant e volantini dove viene lasciato di tutto: dalla sagra della salsiccia, alle mostre d’arte, da iniziative di beneficenza a corsi di lingue, programmi dei teatri e così via… Io i volantini li prendo quasi tutti e me li porto a casa dove li leggo con calma… Qualcuno, palesemente inutile, magari lo butto via dopo aver letto solo due righe.

L’altro giorno vengo attratto da un volantino giallo con delle belle foto e scopro leggendolo che la sezione fiorentina dell’Ail (Associazione Italiana Contro le  Leucemie)  ha inaugurato a Careggi una casa di Accoglienza gratuita per le persone che vengono a Firenze a curarsi e per i loro familiari… (qui la notizia). Tra l’altro nelle foto si vedono delle belle stanzette nuove, ordinate e accoglienti.

Una volta letto il volantino lo appoggio da una parte nel mio studio e me ne dimentico. Un paio di giorni dopo, nella mailing list dei gas fiorentini leggo un appello disperato che arriva attraverso un passaparola… Una signora siciliana, operata di tumore, deve venire a Firenze a fare 45 giorni di chemioterapia e sta cercando un posto dove essere ospitata col marito e con due figlie piccole. Purtroppo il marito è disoccupato e le condizioni economiche della famiglia non consentono loro di alloggiare a pagamento ne’ in alberghi ne’ in pensioni. La persona che lancia l’appello è un fiorentino che ha conosciuto questa famiglia in ospedale, proprio a Careggi, dove la signora siciliana era ricoverata nella stessa stanza di una sua parente…

Mi torna in mente il volantino dell’Ail che ancora non avevo buttato via…  Lo recupero e scrivo alla persona di Firenze che aveva lanciato l’SOS passando tutti i numeri di telefono e le e-mail che c’erano sul depliant….  Chissà se fosse potrà tornare utile? Dopo un paio di giorni mi arriva una mail di ringraziamento: l’Ail a Gennaio accoglierà e ospiterà la famiglia siciliana per il periodo di chemioterapia della signora…

Ecco che, quasi per caso,  grazie ad un volantino e allo scambio di alcune e-mail,  alcune persone e una associazione che non si conoscevano e che  forse non si conosceranno mai, hanno risolto un problema che a prima vista sembrava insormontabile.

Gli auguri che faccio a tutti per il prossimo anno sono quelli della condivisione e della capacità di fare rete! Condivisione gratuita delle proprie esperienze, conoscenze e  informazioni unita alla capacità di fare rete e costruire relazioni in modo che possiamo  aiutarci a tutti insieme  a superare la crisi!

Buon Natale 2011!

Foto "Black Baby Jesus" by Peter Blapps - flickr
Foto "Black Baby Jesus" by Peter Blapps - flickr

Se oggi nascesse Gesù Bambino, nascerebbe un’altra volta ultimo fra gli ultimi…

… nascerebbe dopo un lungo viaggio per sfuggire alla carestia, fatto a piedi  o su un barcone della speranza.

… nascerebbe in una tenda di quelle che  raccolgono i profughi che fuggono dalla fame o dalla guerra o in una di quelle prigioni nostrane che vanno sotto il nome di Centro di Identificazione ed Espulsione oppure in una delle roulotte sporche e  sgangherate che, nelle nostre periferie, cerchiamo di nascondere dietro i cartelloni pubblicitari 6 metri per 3.

… nascerebbe di nuovo bisognoso: di un pugno di riso per sfamare i suoi genitori, di una coperta o anche solo di un cartone per coprirsi, ma soprattutto bisognoso di rispetto e di calore umano.

… nascerebbe indifeso, preda degli Erode dei nostri giorni: sfruttatori del lavoro minorile, pedofili, mercanti di armi, seminatori di mine anti-uomo, fanatici razzisti.

… nascerebbe indio, di colore, rom o di una qualche etnia fra quelle più disgraziate: in questo caso potrebbe anche rinascere palestinese, magari in un luogo infernale come Gaza.

Ma soprattutto, se nascesse oggi, noi saremmo sicuri di riconoscerlo come a suo tempo fecero i  pastori?

Buon Natale a tutti!

Marco

Il più bel regalo di Natale… (lo stesso, splendido regalo, tutti gli anni dal 2006 ad oggi).

Quest’anno il regalo di Natale che a casa mia troverà posto sotto l’albero sarà un iper-mega-super tv a Led da piazzare in sala, al posto del vecchio Panasonic che, dopo 21 anni di onorata carriera, ha deciso di tirare le cuoia… Insomma un auto-regalo obiettivamente molto gradito a tutta la famiglia ma, da un certo punto di vista, anche “imposto” dagli eventi.

Però, ad esser sinceri a casa mia, ormai dal lontano 2006, il regalo di Natale che più di tutti ci scalda il cuore e che aspettiamo sempre con maggiore trepidazione è sempre lo stesso: la letterina con gli auguri e le foto che ci arriva dall’India, dalla bimba che abbiamo adottato a distanza e che nel tempo è diventata una bravissima ragazza. Come ho scritto in altri post si tratta di una dei tre figli di una famiglia di pescatori del Kerala che vive sulla costa  e che frequenta una scuola nell’isoletta di Vypin. Da quando, grazie al Movimento Shalom, abbiamo fatto questa adozione a distanza ed abbiamo conosciuto la scuola e la comunità in cui vive Angel, la nostra vita è cambiata e sinceramente abbiamo ricevuto molto di più di quello che noi abbiamo dato a lei: abbiamo ricevuto tanto affetto, simpatia e amicizia da tante persone! Ci si apre  il cuore vedere le foto con i  sorrisi di Angel, sapere che lei sta bene e che a scuola ha ottimi voti. Ma lo sapete che in India, nelle scuole corrispondenti alle nostre medie, devono fare dure sessioni di esame tutti gli anni? (come un esame di terza media tutti gli anni e in più sessioni)…

Se vi manca questa bellissima esperienza, fate un’adozione a distanza, anche se siamo in tempi di crisi… Con un’inezia (nel caso di Shalom 0,55€ al giorno) farete felice un bimbo, lo aiuterete a nutrirsi, a vestirsi, a frequentare la  scuola e ad essere curato ma soprattutto vi farete nuovi amici e stabilirete un impagabile legame d’affetto e di amore con una famiglia, una scuola, una comunità…

Nella mia famiglia oltre ad Angel in India, mia suocera ha un’altra adozione a distanza (Laurentine in Burkina Faso) e anche lei è emozionatissima quando riceve le letterine i disegni e le foto della sua “piccina”. Ecco, se avete in famiglia un nonno/a, invece di regalargli le solite pantofole… regalategli un nuovo  nipotino/a che vive nel Sud del Mondo.

La nostra Angel, nella prima foto che abbiamo ricevuto e in una di oggi…

Due articoli su Runforlife.

E’ da quasi un paio di mesi che devo pubblicare sul blog questi due articoli dedicati a Runforlife. All’inizio non li ho pubblicati perchè prima di metterli su internet volevo inviarli a Max, il fondatore di Runforlife, in modo da non sciupargli la sorpresa, poi fra una cosa e l’altra mi sono dimenticato… Oggi colmo la lacuna e li posto entrambi… Se cliccate sulle foto vi si aprono in una versione più grande, così potete leggere agevolmente, senza rovinarvi la vista….

Articolo pubblicato sul numero di Novembre  2011  di

“PODISMO E ATLETICA LA RIVISTA DEI RUNNERS”

Si ringrazia il nostro amico Cristiano per aver messo a disposizione il suo fisico prestante per la  foto di corredo all’articolo!

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Pagina pubblicata all’interno della BROCHURE UFFICIALE DELLA MEZZAMARATONA DI SIGNA, gara tenutasi il 2/10/2011 a Signa (Fi)

Qui invece va ringraziato Adriano per la foto della sua canottiera!

Natale solidale: col Movimento Shalom… a Natale regala un SorRISO!

Banner "Regala un sorRISO"dal sito del Movimento Shalom
Banner "Regala un sorRISO" dal sito del Movimento Shalom

Il Natale 2011 del Movimento Shalom ha il sapore del riso e del miglio ed è a favore del Progetto del Granaio della Solidarietà. Negli scorsi mesi il Movimento Shalom, in collaborazione con Unicoop Firenze, Fondazione il cuore si scioglie e CFT, ha costruito in Burkina Faso un granaio dove stoccare 100 tonnellate di riso e miglio a favore delle popolazioni più povere della capitale Ouagadougou. Nei mesi di carestia, quando le speculazioni fanno schizzare verso l’alto i prezzi dei cereali, molte persone non possono acquistare il cibo quotidiano. In questi periodi dell’anno il Granaio della Solidarietà venderà i cereali ad prezzo equo e stabile in modo da calmierare i prezzi in tutta la città. (maggiori info qui).

Natale solidale
Natale solidale

In questo momento c’è da riempire il Granaio e quindi il Movimento Shalom ha lanciato l’iniziativa “A Natale regala un SorRISO” che potete vedere in questa pagina… Con soli 10€ si acquistano 15 kg di riso, con 15€  se ne comprano 25 kg e con 30€ 50 kg. Al momento dell’acquisto potete “regalare” la donazione ad un vostro amico o parente che riceverà una cartolina che certifica la donazione del riso con i vostri dati ed una dedica o un augurio!

Un’affascinante cinquantenne…

Oggi, al contrario delle altre volte, faccio un post più frivolo che definirei  quasi musical-gossipparo e che necessita di una piccola premessa. Da un paio di anni mia figlia studia canto e da alcune settimane è diventata la frontwoman di un gruppo che fa cover di brani degli anni ’80… di conseguenza mi sono ritrovato ad ascoltare e ricercare i gruppi della mia giovinezza per vedere chi è ancora in attività e che cosa fa…

Sono saltato sulla sedia quando ho visto gli attuali video live di una cantante che all’epoca mi piaceva particolarmente per la sua voce potentissima… Quella che tanti anni fa era una ragazzona in carne, oggi, madre di tre figli, è diventata un’affascinante cinquantenne che trovo molto bella e che ha mantenuto una voce meravigliosa…  Non saprei dire se il merito di tanto dimagrimento è  di una dieta, dello sport,  della chirurgia plastica o di un mix dei tre, ma  il risultato è  stato veramente notevole…  e la voce è rimasta favolosa…  Ascoltate e ammirate da soli… Alison Moyet!

E se amate la musica degli anni ’80 indovinate chi è il musicista  che suona il basso nell’ultimo pezzo…

Natale Solidale: dal Cesvi…. la linea Ohappydays! e domani… lo Zozzony Day!

Natale solidale
Natale solidale

C’è uno gnomo nel Natale del Cesvi di quest’anno. Una linea di agende, calendari, quaderni e segnalibri che prende il nome di Ohappydays! e che è caratterizzata dalle graziosissime foto di un piccolo nanetto rosso e blu ritratto in tante curiose situazioni della vita: dal bosco alla spiaggia, alle nevi, alla vasca da bagno!

immagine tratta dal sito Made in Cesvi
immagine tratta dal sito Made in Cesvi

Uno gnomo che, grazie  ai vostri regali, accompagnerà con allegria le giornate dei vostri amici e parenti e allo stesso tempo porterà un aiuto concreto a chi ha più bisogno,  attraverso i progetti per la cooperazione e lo sviluppo sostenibile che dal 1985 l’organizzazione umanitaria Cesvi promuove in tutto il mondo!

Oltre alla linea ohappydays! potete aiutare i progetti del Cesvi con molti altri regali: ad esempio il Calendario da tavolo 2012 realizzato con le foto esclusive di Fulvio Zubiani scattate a Casa Viva, un centro di aggregazione giovanile in una favela di Rio de Janeiro, la gustosa Cioccolata di Modica, prodotta dalla Bottega equo-solidale di Modica seguendo un’antica ricetta, l’ottimo Cesvino, prodotto della Cantina Sociale Val San Martino, e il Bonsai che fa sbocciare la solidarietà in tutte le case. Tutti i prodotti sono ordinabili su questo sito: www.madeincesvi.org

Come è successo anche lo scorso anno, in questo periodo il Cesvi promuove varie iniziative a favore della campagna “Fermiamo l’Aids sul nascere” che  quest’anno compie 10 anni. Vi metto un po’ di link…

Un video con l’attore Alessio Boni in Zimbabwe con Cesvi

Un gesto di solidarietà concreta ai senegalesi uccisi e feriti a firenze.

Foto "Flag Senegal" by erjkprunczyk - flickr
Foto "Flag Senegal" by erjkprunczyk - flickr

Avrei voluto scrivere qualcosa sul barbaro crimine razzista perpetrato lo scorso martedì a Firenze e che ha portato all’uccisione di  Samb Modou e Diop Mor e al ferimento di Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike. Purtroppo non riesco a trovare le parole adeguate ad esprimere i miei sentimenti di fiorentino e allo stesso tempo di cittadino del mondo. Vi basti sapere che se invece di Martedì la sparatoria fosse successa il giorno dopo, a quell’ora e tra quella gente ci sarebbe stata anche mia figlia…

Perciò preferisco non scrivere niente ma girarvi l’appello fatto da alcuni amici dell’Associazione GAS Equobaleno di Sesto Fiorentino, per un aiuto concreto alle vittime di questa tragedia. Conosco personalmente Lapo e Simona e mi sento di garantire sulla loro onestà e sul buon fine dei fondi…

L’Associazione GAS “Equobaleno“, in nome di tutta la cittadinanza solidale e con la collaborazione della filiale di Firenze di Banca Etica, ha aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni che saranno effettuate da chiunque vorrà fare un gesto concreto di solidarietà. Le donazioni saranno girate IN TOTO ai congiunti dei senegalesi uccisi e feriti dalla pazzia di un personaggio che vogliamo pensare folle, piuttosto che un lucido xenofobo.

La raccolta di denaro non deve servire per lavarci la coscienza ma vuole essere un gesto concreto, preciso e rapido nei confronti di chi adesso probabilmente si trova in uno stato di bisogno. I membri del gruppo di acquisto solidale “Equobaleno”, i fiorentini ed i cittadini del mondo vogliono così  esprimere un netto rifiuto ad ogni espressione di razzismo insieme ad un gesto di solidarietà.

 Per versamenti:

IBAN:

IT 70 P 05018 02800 000000141080

Intestato ad: : EQUOBALENO GAS IN NOME DELLA CITTADINANZA SOLIDALE

Per maggiori informazioni:

info@equobaleno.org

3288339346 oppure 3460336696 Lapo

346 575 9675 Rinaldo

347 827 89 24 Simona

appello lanciato in rete dall’Associazione GAS Equobleno di Sesto Fiorentino

Mentre stavo preparando il post mi è arrivata un’ulteriore mail di Lapo, che vi riporto:

Ringrazio tutti per l’impegno che ognuno di voi sta mettendo.

Non importa a nessuno di noi prendersi il merito dell’azione; credo che quel che noi tutti speriamo sia una risposta seria, motivata, forte ad un gesto di un razzista che ripeto voglio pensare folle prima che lucido.

Chiedo veramente di diffondere il piu’ possibile la notizia… vorrei veramente che tutti gli sforzi di noi tutti ci premino con una risposta solidale.

grazie a tutti dell’interessamento, manteniamo tutti aggiornati

ciao
Lapo

mail ricevuta dall’Associazione GAS Equobleno di Sesto Fiorentino

La Chiesa che mi piace… il parroco di Marlia (Lu) chiede di pagare l’ICI.

Foto "italy09 049" by wardell2073
Foto "italy09 049" by wardell2073

Quando mi chiedono se sono credente mi tocca sempre spiegare che sono un credente anomalo e non molto praticante… Credo nella Chiesa di base, nei preti di strada, nei missionari e nelle suore spersi tra la disperazione degli ultimi del terzo mondo, in quei preti di periferia che, come canta Jovanotti in Penso Positivo, vanno avanti “nonostante il Vaticano”. Sui cosiddetti “porporati” mi astengo da qualsiasi commento perchè  userei parole molto maleducate che preferisco risparmiarvi…

Un prete che non conosco, ma che sicuramente mi piacerebbe, è Don Fulvio Calloni, parroco di Marlia (frazione del Comune di Capannori in provincia di Lucca) che ha scritto la seguente lettera al Sindaco di Capannori, chiedendo di pagare l’ICI…

Carissimo Sindaco di Capannori (LU),

premetto che questa mia lettera è a titolo del tutto personale e non voglio coinvolgere in quello che dico il mondo che come prete rappresento, né chi nella chiesa conta più di me.

La mia richiesta può sembrarti strana ma per me è conseguenza della logica del vangelo che deve essere sempre messo in dialogo con la vita concreta degli uomini.

Ti chiedo come posso anche io, nonostante le esenzioni concesse alla mia parrocchia, pagare l’I.C.I..

In questo periodo di difficoltà a tutti vengono richiesti tagli e sacrifici e non vedo perché io e questa mia comunità cristiana dobbiamo considerarci esenti: per essere buoni cristiani bisogna essere anche buoni cittadini e non possiamo avere a cuore le nostre esenzioni fiscali più del bene comune.

Anche io personalmente risento molto di questa crisi, non sono ricco come molti pensano, ricevo da “L’Istituto Sostentamento Clero” appena 400 euro al mese, con il contributo mensile della parrocchia e qualche offerta non supero di molto, come tutti i parroci, i 1000 euro mensili (e i vescovi miei superiori, ti assicuro, non guadagnano molto più di me). Ma essere un po’ più povero mi aiuta a sentirmi in sintonia con chi è povero davvero.

Anche io poi ho dei … “figli” di cui devo occuparmi, non per niente mi chiamano padre, sono coloro che bussano alla mia porta per un aiuto, e ti garantisco , quel genere di “figli” aumenta sempre di più.

Io, nonostante tutto, in fondo al mese ci arrivo, loro no!

Sarei disonesto se in questo contesto facessi silenzio su tutto il bene che fa la chiesa per chi vive situazioni di difficoltà, attraverso la Caritas, il volontariato e quella realtà capillare che è la parrocchia, (una delle cose che in Italia funziona ancora) è un bene poco rumoroso, e poco televisivo perché non ha bisogno di applausi nei talk shows; ma sarebbe una grande tentazione giustificare le mie agevolazioni fiscali, anzi pretenderle, magari in nome della carità che faccio.

Il vangelo mi insegna diversamente: non posso amare i figli a cui vengono richiesti sacrifici e nello stesso tempo difendere i miei vantaggi. Vantaggi, diritti, privilegi o riconoscimenti economici non concordano con il vangelo il quale ci chiede di dare anche la tunica a chi vuol portarti via il mantello (Mt. 5,40).

La storia poi ci dice che quando la chiesa ha lottato per i suoi diritti e privilegi personali, soprattutto se di natura pecuniaria, in pratica ha sempre grandemente perso.

Ancora una cosa ti chiedo, è un’attenzione particolare di questa tua amministrazione ai casi sociali che stanno sempre più emergendo. Molti di questi sono quasi invisibili: il mestiere del povero, per tanti, è del tutto nuovo, e qualcuno non sa da dove rifarsi. Così alla povertà si aggiunge il non saper come muoversi, l’incapacità a disbrogliarsi e molto spesso la disperazione.

Ora bisogna unire le forze tutti quanti, chiesa e mondo civile, per il bene dell’Uomo, che concretamente è la nostra gente.

Del resto noi, come chiesa non siamo qualcosa che si contrappone al mondo, ma quella parte del mondo che ha creduto in Gesù Cristo il quale ci chiede come segno di riconoscimento il servizio all’Uomo.

 Ti Ringrazio.

 Don Fulvio Calloni, Parroco di Marlia

lettera pubblicata sul sito www.loschermo.it

Anche la replica del sindaco di Capannori (centrosinistra)  merita di essere pubblicata. Bisognerebbe averne di preti e di sindaci di questa levatura, magari sarebbe bene averne anche più in alto, ma ho l’impressione  che per salire nelle gerarchie, sia civili che religiose, si debbano svendere i propri principi in nome dei compromessi col potere…. Evviva i parroci e i sindaci di campagna!

Caro Fulvio,

la tua lettera non mi sorprende perché so che tu sei un sacerdote attento alle persone e alla loro condizione di vita, qualunque essa sia. Ti ho sentito parlare spesso, nelle tue appassionate omelie, di un amore che non giudica, di una vicinanza che accompagna le persone nei momenti belli e brutti della vita.

E’ vero, di fronte a questa situazione economica, non possiamo rimanere in silenzio o continuare a coltivare solamente i nostri interessi personali. Ce lo chiedono le tante persone che bussano alle nostre porte, a quella delle parrocchie, luoghi simbolo dell’accoglienza e della carità e a quella del Comune, istituzione locale vicina ai cittadini. E’ facile e anche scontato individuare, in una realtà così complessa, delle situazioni di “privilegio” sulle quali scaricare rabbia e frustrazione; più difficile è capire i motivi, analizzare anche le piccole sfumature, leggere dentro le righe e nei cuori delle persone e dimostrare la volontà di un cambiamento.

La tua lettera, se non sbaglio, va proprio in questa direzione e diventa un esempio di coraggio e di disponibilità a mettere in discussione posizioni che, talvolta, contrastano con i valori professati e vissuti. Come sindaco, fino a quando non ci saranno cambiamenti nella legislazione nazionale, non potrò accogliere la tua richiesta, ma sono pronto a sostenere la tua apertura provocatoria al confronto su un tema che si è imposto, con forza, nel dibattito del nostro Paese.

Da cittadino osservo, da un lato l’atteggiamento esitante e prudente dei vertici ecclesiastici, dall’altro prendo atto del coraggio di uomini e donne di Chiesa che, con le loro scelte, pagano un prezzo alto in termini di valori, di testimonianza di fede e di impegno sociale. Con queste persone, che come te, non esitano a stare in prima linea e non si nascondono di fronte alle sollecitazioni della società, sono certo che la comunità civile di Capannori potrà realizzare quella rete di solidarietà, capace di abbattere le divisioni e di aumentare la coesione sociale”.

Giorgio Del Ghingaro

Sindaco di Capannori

lettera pubblicata sul sito www.loschermo.it