Vi presento lo scricciolo nuovo: Vivian

Alcune settimane fa vi avevo raccontato della fine della nostra adozione a distanza in India (qui il post) avvenuta perchè la ragazza che avevamo  adottato col Movimento Shalom ha terminato il suo ciclo di studi. Da allora siamo riusciti ad ottenere l’indirizzo della ragazza e in questi giorni le stiamo scrivendo una lettera per vedere se riusciamo a rimanere in contatto con lei.

Vista la bella esperienza e visto il costo tutto sommato abbordabile (meno di 0,55€ al giorno, cioè mezzo caffè) abbiamo deciso di iniziare una nuova adozione, sempre con Shalom. L’intenzione della nostra famiglia era quella di iniziare con un’altra bimba nella stessa scuolina in India ma Chiara, la nostra referente, ci ha comunicato che l’anno scolastico è già iniziato, che tutte le ragazzine in India sono già state adottate e perciò ci ha invitato a scegliere un’altra nazione. All’inizio questo cambio di nazione non l’abbiamo preso molto bene ma poi, fra una discussione e l’altra, l’abbiamo accettato come un segno venuto dall’Alto (chiamatelo come volete voi: Dio, Fato, Destino, Caso…) e abbiamo fatto scegliere a mia figlia uno, fra i tanti paesi in cui Shalom opera. Scartata l’India rimanevano: Burkina Faso (dove ha già un’adozione mia suocera), Congo Brazzaville, Etiopia, Eritrea, Kenya, Uganda o Pakistan. Mia figlia ha scelto l’Uganda e, come nell’altro caso, abbiamo scelto una bambina perchè crediamo che nel Sud del mondo le bimbe abbiano maggiori difficoltà ad andare a scuola. Abbiamo comunicato la nostra decisione a Chiara e abbiamo aspettato l’arrivo della cartellina che attesta il sostegno a distanza, con la trepidazione con cui si attende di fare una nuova amicizia…

E così ecco lo scricciolo nuovo: si chiama Vivian è nata nel 2008, è iscritta alla prima elementare e vive a Kyengeza, villaggio a oltre 1200mt. di altezza nella provincia di Mityana. La famiglia è composta dal babbo che si chiama Vincent, dalla mamma Betty, da Vivian e da altri 6 fratelli. Purtroppo  genitori svolgono lavoretti occasionali e  non hanno la possibilità di nutrire correttamente e di scolarizzare tutti e 7 i figli, per cui hanno chiesto il sostegno a distanza per Vivian.

Ora ditemi voi se non vale la pena rinunciare a mezzo caffè al giorno per  mandare a scuola una cucciola come questa…

Foto "Vivian" by unpodimondo
Foto “Vivian” by unpodimondo

Aggiornamento – in risposta a tutti i vostri commenti

Vi ringrazio tutti per i vostri commenti. Per questo, come per altri post simili, vorrei precisare che non è assolutamente mia intenzione pubblicarli per apparire bravo o per avere i vostri applausi. E’ semplicemente il modo per condividere con voi questa e altre bellissime esperienze.  E soprattutto è un modo per dire (un po’ tra le righe) che i bambini che soffrono sono tanti e che, anche se col cuore vorremmo, non li possiamo mica adottare tutti nella mia famiglia!

A buon intenditor…

Otto anni insieme: lontani migliaia di km, ma vicinissimi col cuore.

Sapevo che quella lettera prima o poi sarebbe arrivata. La tua età, il calendario e gli anni di durata del tuo percorso scolastico dicevano che sarebbe stata questione di settimane, al massimo di qualche mese. Alcuni giorni fa è arrivata una busta dal Movimento Shalom e la lettera diceva che ti eri diplomata, avevi completato il tuo ciclo di studi alla scuola “Little Flower” di Palliport e che quindi finiva la nostra adozione a distanza che era iniziata nel 2006.

Cara Angel, ricordo quando ci arrivò la tua scheda: uno scricciolo di 6 anni, una dei tre figli di una coppia di pescatori del Kerala (India) che per avere un’istruzione doveva andare in collegio/orfanotrofio a 250 km da casa, in una scuolina su un’isola che sembrava il paradiso terrestre. Per otto anni ti abbiamo accompagnata nei tuoi studi, abbiamo atteso con trepidazione le tue letterine, le tue foto, le copie delle tue pagelle. Abbiamo condiviso i tuoi successi a scuola e nello sport, la tua gioia di quando tornavi a casa per le vacanze e talvolta siamo stati in apprensione quando dalle tue lettere intuivamo che in famiglia c’era qualcosa che non andava per il verso giusto. Oggi abbiamo messo in fila tutte le tue foto: quello scricciolo è diventata una bella ragazza di quasi 15 anni… la più alta di tutta la scuola, tanto che da noi ti chiamerebbero affettuosamente “pennellona”! Otto anni di foto con un unico denominatore comune: il tuo bellissimo sorriso!

In tutti questi anni noi quassù abbiamo ricevuto molto, ma molto di più del poco che ti abbiamo dato. Abbiamo conosciuto te, la tua famiglia, e tutta la comunità che ruota intorno alle suore della Scuola “Little Flower” di Palliport e da tutti voi abbiamo ricevuto tanto affetto. Insomma, è stata un’esperienza bellissima e perciò siamo già d’accordo coi referenti di Shalom per rinnovare l’adozione a distanza di un nuovo piccolo scricciolo come eri tu!

Ma noi non vogliamo abbandonarti assolutamente: abbiamo chiesto a mezzo mondo che ci mandino il tuo indirizzo di casa per continuare questo bel rapporto di amicizia. Spero che qualcuno lo trovi e ce lo invii in modo da poterti riscrivere e seguirti negli studi. Ho capito che non sarà facile. Se il quartiere di Trivandrum dove vivi è quello riportato nella scheda che ricevemmo alcuni anni fa, il web dice che, come nelle canzoni degli U2, le strade non hanno nome, la povertà e il disagio si tagliano col coltello e pare che perfino la polizia ci entri malvolentieri… Mi sono informato anche sui servizi postali: dice che non esistendo gli indirizzi, il servizio si limita a un deposito con delle caselle postali aperte a chiunque passi di lì… In ogni caso sappi che noi faremo di tutto per restare in contatto con te…

Angel nel 2006  e nel 2011
Angel nel 2006 e nel 2011

Il più bel regalo di Natale… (lo stesso, splendido regalo, tutti gli anni dal 2006 ad oggi).

Quest’anno il regalo di Natale che a casa mia troverà posto sotto l’albero sarà un iper-mega-super tv a Led da piazzare in sala, al posto del vecchio Panasonic che, dopo 21 anni di onorata carriera, ha deciso di tirare le cuoia… Insomma un auto-regalo obiettivamente molto gradito a tutta la famiglia ma, da un certo punto di vista, anche “imposto” dagli eventi.

Però, ad esser sinceri a casa mia, ormai dal lontano 2006, il regalo di Natale che più di tutti ci scalda il cuore e che aspettiamo sempre con maggiore trepidazione è sempre lo stesso: la letterina con gli auguri e le foto che ci arriva dall’India, dalla bimba che abbiamo adottato a distanza e che nel tempo è diventata una bravissima ragazza. Come ho scritto in altri post si tratta di una dei tre figli di una famiglia di pescatori del Kerala che vive sulla costa  e che frequenta una scuola nell’isoletta di Vypin. Da quando, grazie al Movimento Shalom, abbiamo fatto questa adozione a distanza ed abbiamo conosciuto la scuola e la comunità in cui vive Angel, la nostra vita è cambiata e sinceramente abbiamo ricevuto molto di più di quello che noi abbiamo dato a lei: abbiamo ricevuto tanto affetto, simpatia e amicizia da tante persone! Ci si apre  il cuore vedere le foto con i  sorrisi di Angel, sapere che lei sta bene e che a scuola ha ottimi voti. Ma lo sapete che in India, nelle scuole corrispondenti alle nostre medie, devono fare dure sessioni di esame tutti gli anni? (come un esame di terza media tutti gli anni e in più sessioni)…

Se vi manca questa bellissima esperienza, fate un’adozione a distanza, anche se siamo in tempi di crisi… Con un’inezia (nel caso di Shalom 0,55€ al giorno) farete felice un bimbo, lo aiuterete a nutrirsi, a vestirsi, a frequentare la  scuola e ad essere curato ma soprattutto vi farete nuovi amici e stabilirete un impagabile legame d’affetto e di amore con una famiglia, una scuola, una comunità…

Nella mia famiglia oltre ad Angel in India, mia suocera ha un’altra adozione a distanza (Laurentine in Burkina Faso) e anche lei è emozionatissima quando riceve le letterine i disegni e le foto della sua “piccina”. Ecco, se avete in famiglia un nonno/a, invece di regalargli le solite pantofole… regalategli un nuovo  nipotino/a che vive nel Sud del Mondo.

La nostra Angel, nella prima foto che abbiamo ricevuto e in una di oggi…

Letterina dall’India.

Letterina in malayalam / Letter in malayalam
foto "Letterina in malayalam / Letter in malayalam" by unpodimondo - flickr

Quello che vedete nella foto è il testo della letterina che abbiamo ricevuto  da Angel, la bimba di dieci anni che abbiamo adottato a distanza in India col Movimento Shalom. La lingua in cui è scritta è il malayalam che è la lingua ufficiale dello stato del Kerala ed una delle 23 lingue parlate in India. Logicamente la letterina è arrivata accompagnata dalla sua traduzione in inglese…

Per i miei nuovi lettori posso ricordare che la mia famiglia ha due adozioni a distanza, fatte entrambe col Movimento Shalom: una in Burkina Faso e questa fatta nel villaggio di  Palliport – Pallippuram che si trova sull’ isoletta di Vypin (stato del Kerala – India) e la cui storia potete leggere  in questo post che ho pubblicato nel 2008.

Questa letterina, scritta lo scorso Febbraio, ci è arrivata nella scorsa estate ed è stata veramente tanto attesa perchè, per una serie di circostanze, era parecchio tempo che non ricevevamo posta dall’India. Il nostro referente in India ci diceva per e-mail che le bambine stavano tutte bene ma la posta non arrivava: pare che almeno un paio di pacchi di letterine e foto delle bimbe siano spariti nel viaggio fra l’India e l’Italia. Insomma, mentre dal Burkina le letterine arrivavano e arrivano regolarmente, dall’India  si era interrotto lo scambio di posta e di questo infatti parla la bambina nella prima parte sua della letterina…

Fortunatamente, con questa lettera e con la nostra risposta speriamo di aver riannodato i fili di questo bellissimo rapporto! Un consiglio:  se non l’avete mai avuta, fate un’adozione a distanza: è un’esperienza bellissima!

Mia cara zia,

questa lettera ti arriva da Angel. Io spero, con la grazia di Dio, che voi stiate tutti bene. Qui io e le mie amiche stiamo bene. Zia ti ho mandato due lettere ma non ho ricevuto nessuna risposta e mi dispiace molto. Forse zia non hai mai ricevuto le mie due lettere. Io prego per te e la tua famiglia tutti i giorni.

Dalla scuola siamo andati a vedere un film e mi è piaciuto molto. Adesso dobbiamo fare un tema sul film. La prossima settimana andremo a fare un picnic a Veega Land (*): là ci divertiremo molto. Al primo quadrimestre ho avuto buoni voti.

Il 18 Febbraio abbiamo fatto la nostra festa annuale e ho ballato molto. Grazie a Dio posso ballare molto bene. A scuola mi trovo molto bene con le suore. Presto arriveranno le sessioni annuali di esame  e avrò molto da studiare. Perciò  chiedo le vostre preghiere perchè possa studiare bene.

Vi auguro una buona stagione di Quaresima e di Pasqua e aspetto con emozione una vostra risposta. Per favore zia.

Con affetto la tua bambina Angel.

tratta dalla letterina di Angel della scuola Little Flower di Palliport – India

(*) Se cercate Google Veega Land o cliccate su questo link scoprirete che si tratta del più importante parco giochi indiano che si trova proprio nello stato del Kerala!

La nostra adozione a distanza in India

foto by shalom – elaborazione by unpodimondo

E’ con una certa commozione che faccio questo post perchè riguarda una cosa a cui tengo molto, ovvero le adozioni a distanza che la mia famiglia ha fatto in Burkina Faso e in India col Movimento-Shalom. Se avete letto un po’ questo blog avete visto che spesso parlo di questo gruppo di volontariato che ho scoperto due anni fa grazie all’iniziativa de Il Cuore si scioglie e al quale appartengo con gioia perché è un movimento nel quale mi riconosco pienamente (sia negli scopi che si prefigge che nei modi usati per raggiungerli).

Alcuni mesi fa C., la mia referente per l’adozione in India (che purtroppo io stresso un po’ troppo), mi ha chiesto di scrivere un articolo sulla nostra adozione da pubblicare sulla rivista bimestrale del Movimento. Io ho accolto questo invito con molto piacere perché la nostra testimonianza poteva dare un aiuto concreto per trovare nuove adozioni a distanza per la scuolina in India e perché era un bel modo per ringraziare tutte le persone con cui siamo entrati in contatto grazie a questa bella esperienza. L’articolo è stato pubblicato sul numero di Giugno-Luglio del giornalino di Shalom e ve lo riporto integralmente:

La nostra adozione a distanza in India.

Nel 2006 la nostra famiglia ha deciso di adottare a distanza due bambine. La prima bimba, adottata da mia suocera Emilia, è una splendida ragazzina del Burkina Faso e si chiama Laurentine Ouedraogo. Per coinvolgere tutta la famiglia, abbiamo fatto scegliere a mia figlia Michela la nazionalità della seconda bambina e la sua scelta è ricaduta sull’India. Michela era affascinata da questo grande paese e avrebbe gradito ricevere la corrispondenza in lingua inglese. Nel momento in cui abbiamo fatto la nostra richiesta non avevamo altre informazioni (sul sito web di Shalom non c’era nessuna notizia sulle adozioni in India), ma fidandoci della serietà del movimento, abbiamo confermato la scelta di Michela e poi abbiamo atteso…

…Dopo alcuni giorni ci è giunta a casa la scheda di Angel George, una dolcissima bimba che frequenta la scuola “Little flower” di Palliport. Abbiamo così iniziato questo cammino che ci ha permesso di conoscere tante persone magnifiche e tanti luoghi stupendi dei quali sinceramente non avremmo mai immaginato l’esistenza.

Angel ha quasi 8 anni e la sua famiglia vive nel villaggio di Poonthura a pochi chilometri da Trivandrum, la capitale del distretto Thiruvananthapuram e dello stato del Kerala, nella parte sud occidentale dell’India. La famiglia è composta dal padre, dalla madre e da tre figli: Angel, una sorella e un fratello. La madre svolge lavoretti occasionali, mentre il padre, come la maggior parte degli abitanti delle zone costiere che affacciano sull’Oceano Indiano, è un pescatore. Purtroppo l’attività della pesca fornisce un reddito molto basso e nel periodo dei monsoni (oltre 3 mesi l’anno) non è praticabile per le pessime condizioni del mare.

Angel e la sorella frequentano la scuola “Little Flower” delle suore Carmelitane di S. Teresa a Palliport nel distretto di Ernakulam. Dato che la scuola di Palliport si trova ad oltre 250 km dal villaggio di Poonthura, Angel e la sorella, come altre bimbe, vivono nell’orfanotrofio annesso alla scuola e tornano dalla loro famiglia soltanto nei periodi di vacanza. Angel va a scuola molto volentieri e le piace molto anche cantare e ballare.

Palliport (Pallippuram in lingua locale) è un villaggio situato nella parte nord dell’isola di Vypen, una stretta striscia di terra lunga circa 25 km e larga 2km che si è separata dalla terraferma a seguito di un alluvione nel 1341. Sull’isola sono presenti un vecchio forte portoghese del 1503 e la chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Neve costruita nel 1577. Questa chiesa è uno dei maggiori luoghi di pellegrinaggio cattolico del Kerala a seguito del miracolo della copiosa nevicata che coprì l’isola in piena estate, salvando la popolazione dalle armate del Sultano Tipu di Misore, che voleva distruggere tutte le chiese e gli edifici costruiti dai portoghesi.

Ormai da quasi due anni continua la nostra adozione e ci sentiamo in dovere di ringraziare Angel, le suore della scuola e padre Dominic (il referente di Shalom in India) che ci inviano spesso notizie e letterine da Palliport. Ogni volta che riceviamo una lettera dall’India è per noi un motivo di vera gioia. Con sorpresa apriamo la busta e troviamo delle piccole cose che ci dimostrano l’affetto e la vicinanza che tutte queste persone hanno per noi: una foto, una letterina, un biglietto, un disegno o, come è successo ultimamente, la copia della bellissima pagella di Angel! Abbiamo fatto una semplice adozione a distanza e stiamo ricevendo tanto affetto e amicizia! Una parte del nostro cuore è adesso con voi in quell’isoletta nell’Oceano Indiano di cui fino a qualche tempo fa non conoscevamo niente! Di nuovo grazie a tutti!

Pubblicato a pagina 6 della rivista “Shalom” Anno VIII n.3 Giugno-Luglio 2008