Come è andato a finire… il Blog Action Day 2010.

oops - water drops
foto "oops - water drops" by "Mouin.M►(away)" - flickr.com

Ricordate il Blog Action Day dedicato all’acqua di Venerdì scorso, ovvero la giornata in cui i blogger di tutto il mondo hanno dedicato un post al tema unico dell’acqua? Volete sapere come è andata a finire?

Mi è appena arrivata la mail di ringraziamento che gli organizzatori hanno inviato a tutti i blogger partecipanti, con alcune cifre molto interessanti…

  • Hanno partecipato  più di 5.600 blogger
  • …di 143 paesi differenti
  • …per un totale stimato di oltre 40.000.000 di lettori.

Anch’io ho aggiunto la mia piccola goccia sotto forma di post e sono molto contento dei risultati raggiunti! Ringrazio tutti gli altri blogger che hanno partecipato, testimoniando come la rete possa contribuire alla realizzazione di un mondo migliore che va verso la pace e la fratellanza fra i popoli!

Come è andato a finire… il trovarobe d’autunno.

Children eating breakfast
Foto "Children eating breakfast" by Ant Jessop- flickr

La scorsa settimana vi avevo segnalato il Mercatino “Trovarobe d’autunno” (qui l’articolo) organizzato dalla sede fiorentina del Movimento Shalom. Volete sapere come è andata a finire?

Sabato scorso, uno splendido pomeriggio di sole ha accolto i visitatori nel giardino della SMS di Rifredi. Sulle bancarelle di Shalom c’era veramente di tutto: dai libri ai giocattoli, dai piccoli elettrodomestici al tessile, per finire con tanti altri oggetti per la casa. Anch’io ho fatto la mia piccolissima parte: ho portato qualche cosina da vendere e poi mi sono comprato una bella yogurtiera nuova. Sono rimasto un po’ al mercatino, ho fatto quattro chiacchiere con le  persone  presenti e poi sono dovuto ripartire verso casa, perché avevo altri impegni.

Ieri ho ricevuto l’e-mail di Roberta, responsabile e anima di Shalom Firenze, nella quale ringraziava i presenti al Mercatino ed informava del risultato, che è andato ben oltre le aspettative. Sono stati raccolti quasi 500€ che saranno devoluti alla Mensa dei bambini di Tampui (Ouagadogou – Burkina Faso), curata da Suor Sabine, referente locale del Movimento che si occupa anche delle adozioni a distanza in Burkina Faso.

Una delle cose che mi piace del  Movimento Shalom è questa trasparenza, che informa in modo tempestivo e puntuale dei risultati raggiunti dalle varie iniziative. Grazie a tutti (organizzatori e partecipanti).

Aggiornamento del 13/10/2010

La cifra raccolta verrà consegnata direttamente nelle mani di Suor Sabine quando verrà in Italia a Dicembre.

Una Buona notizia… per iniziare l’anno.

Le Mele della Pace
foto "Le Mele della Pace" dal sito del Movimento Shalom

Inizio quest’anno con una buona notizia che ho ricevuto proprio in questi giorni. Non so se vi ricordate che lo scorso autunno ho scritto due post dedicati all’iniziativa delle “Mele della Pace”, organizzata dal Movimento Shalom (qui il  primo articolo, qui il secondo). Ebbene proprio ieri ho ricevuto la mail di ringraziamento con il risultato dell’iniziativa che vi posto qui sotto.

Buonasera,

è con piacere  che sono ad informarvi che la Manifestazione “Mele per la Pace 2009”, che si è tenuta nel periodo 31/10/2009 – 14/11/2009, ha permesso la raccolta di 37.440,52€; sono state sostenute spese per ca. 5.370,00€, pertanto 32.070,52€ sarà il contributo di finanziamento conclusivo del “Progetto Crescere” al quale la Manifestazione quest’anno era legata.
La fruttuosa raccolta è stata permessa grazie innanzitutto alle Ditte che ci hanno donato le “Mele per la Pace” (VIP, MELINDA, G.F.  ZANI e MELANI’), coordinate dai Responsabili del COOP ITALIA, senza le quali la Manifestazione non sarebbe stata possibile e alla preziosa e diligente collaborazione di tanti volontari che, nelle varie postazioni, hanno dato la loro disponibilità e l’entusiasmo necessario per sensibilizzare tante persone che, nonostante il periodo non brillante da un punto di vista economico, hanno acquistato questo simbolo di Pace. Ma tutto ciò non sarebbe stato sufficiente se le Amministrazioni, Ditte di trasporti, la CFT e in particolare tanti Responsabili, Direttori dei Punti Vendita COOP e rispettive Sezioni Soci non avessero dato pazienza, aiuto (anche materiale) e disponibilità per un miglior svolgimento della Manifestazione da parte dei nostri volontari.
Prego tanto che facciate girare il più possibile questa e-mail (non avendo personalmente gli indirizzi) a tutti i vostri conoscenti, collaboratori, amici che hanno aggiunto (scusate la metafora, ma mi sembra la più consona, visto il periodo natalizio) una pallina colorata e acceso una luce in più all’Albero di Natale del 2009 nel Congo.
Ringrazio tutti a nome del Movimento Shalom Onlus e personalmente mi scuso se a volte l’organizzazione non ha funzionato perfettamente, augurandomi e augurandoci che il prossimo anno andrà ancora meglio per tutti.
Un caloroso abbraccio e tanti Auguri a Voi tutti.

P.S.: scusate era previsto l’invio di questa mia e-mail prima di Natale, ma abbiamo avuto problemi tecnici.

Per il MOVIMENTO SHALOM Onlus
S. G.

e-mail inviata dal Movimento Shlom a tutti i partecipanti.

Sono contento di aver dato, come molti altri volontari,  il mio piccolo aiuto e che tramite gli sforzi di tutti si sia raggiunto questo  grande risultato. Se si pensa che tutto il progetto costa 50.000€, aver raggiunto (in tempi di crisi) 32.070,52€ è stato un bel risultato.

Qui una breve presentazione del progetto.

Il progetto prevede la costruzione di un centro di formazione polifunzionale nella foresta del Bas-Congo  (nella Repubblica democratica del Congo). Nel centro saranno attivate una serie di attività dedicate alla formazione e alfabetizzazione dei giovani e degli adulti, la difesa dei diritti soprattutto dei più poveri, campagne di sensibilizzazione e di prevenzione in campo sanitario e civile. Il centro verrà gestito dai giovani congolesi dalla sezione locale del Movimento Shalom.

100.000 volte grazie!

Foto "100000 miles" by Ben·Millett - flickr
Foto "100000 miles" by Ben·Millett - flickr

Oggi il blog ha superato le 100.000 visite! Grazie a tutti i lettori perchè sinceramente, quando ho iniziato questa avventura, non mi sarei aspettato che un semplice e banale blog che, come recita il suo nome, vuole solo raccontare … “un po’ di mondo”, avesse così tanti visitatori!

Spero che tra queste pagine abbiate trovato qualcosa di utile,  di interessante e che la lettura di questo blog non sia stata, per voi, una perdita di tempo (se così fosse mi scuso con tutti). Grazie per i vostri commenti e per tutti coloro che hanno condiviso, anche per brevi tratti, il cammino fatto da questo blog, dalla sua nascita ad Aprile 2008.

Il sito, compatibilmente con i miei impegni familiari e lavorativi, continuerà il suo cammino: non chiedetemi quali saranno le prossime tappe ne’ tantomeno quale sarà la meta finale, perché nemmeno io lo so… Se invece volete condividere questa passeggiata con me siete bene accetti: potete farlo liberamente, per una sola tappa (un post)  o per più tappe… In ogni caso grazie di condividere un pezzo di strada con questo blog.

Queste pagine sono (volutamente) senza pubblicità e sono fatte  gratuitamente nel tempo libero col semplice scopo di condividere idee ed informazioni e, se possibile, dare una mano per  aiutare gli altri.

Un solo piccolo favore vi chiedo: se nel blog avete trovato delle informazioni che vi sono state  utili o se in qualche modo queste pagine vi hanno aiutato o vi hanno divertito, fate anche voi un gesto che possa aiutare qualcun altro: condividete  informazioni con chi magari le sta cercando o fate un gesto  (anche piccolo) d’amore e solidarietà verso qualcuno che è in difficoltà.

Facciamo un passaparola di buone idee e buoni gesti (piccoli e semplici) che possano migliorare il mondo e le persone che incontriamo! Grazie.

Unpodimondo

Le Mele della Pace 2009: il racconto

foto Mele della Pace by movimento-shalom

Come ho scritto nel post della settimana scorsa ho partecipato all’iniziativa “Mele della Pace” del Movimento Shalom, andando per una mezza giornata a vendere le mele in un supermercato dell’hinterland fiorentino (qui potete leggere il mio post con gli scopi della manifestazione). Io e altri volontari abbiamo offerto educatamente, ai clienti del supermercato, un sacchetto da 2 kg di mele stark al costo di 5€ che sono stati devoluti per la costruzione di un centro di formazione professionale in Congo. Nonostante la crisi, la generosità delle persone è stata tangibile e nel periodo in cui sono stato presente io (circa 3 ore e 1/2) abbiamo venduto circa 100 sacchetti di mele per un ricavo di 500€ (la vendita è poi proseguita nel pomeriggio).

Stare all’uscita del supermercato a vendere le mele è stato anche un buon punto di vista sulla nostra società ai tempi della crisi e perciò vi metto alcune banali riflessioni personali. Prendetele così come sono… come delle curiosità… senza pretesa alcuna…

I più generosi sono gli anziani e le persone semplici.

Le persone che si sono fermate e che hanno comprato le mele sono state in gran parte anziane e per lo più persone semplici. Magari avranno avuto anche la pensione minima, qualche acciacco dovuto all’età, ma il cuore è rimasto grande e di fronte alla solidarietà e alla miseria non si sono tirate indietro e hanno contribuito a questo gesto di generosità. Ad essi vanno aggiunte diverse famiglie con bambini che magari hanno voluto dare il buon esempio ai figli. Abbiamo poi trovato un ragazzo del Movimento Shalom che, dopo aver comprato le mele,  ci ha raccontato di avere 3 adozioni a distanza e una parente che attualmente sta lavorando in Burkina Faso. E’ col cuore e col pensiero rivolto ai ragazzi del Congo che ringrazio tutte queste persone.

Chi non ha comprato le mele

E’ logico che la maggior parte delle persone non abbia comprato le mele ma è curioso vedere come si sono comportate queste persone quando ci incontravano. Possiamo dividerle in due gruppi:

  • Gli scocciati e gli indifferenti.

In questa categoria rientravano (purtroppo) la maggior parte dei quarantenni e cinquantenni: ci osservavano da lontano e cercavano in tutti i modi di svicolare per non incontrarci. Faccio presente che noi non inseguivamo o importunavamo nessuno, stavamo lì con un sacchetto in mano davanti all’uscita e al massimo dicevamo: «Buongiorno, le interessa un sacchetto di mele per un’iniziativa di solidarietà?» Alcuni tiravano a diritto dicendo di no o semplicemente facendo finta di non averci visto (con tutte le locandine che avevamo affisso era impossibile non vederci). Altri telefonavano (veramente o per finta) o spippolavano sul cellulare ed infine altri ancora leggevano e rileggevano lo scontrino della spesa: qualcuno si è fatto tutto il corridoio  del supermercato leggendo lo scontrino, nemmeno che fosse un romanzo.

  • I “mi scusi ma non posso”

In tanti si sono scusati con le motivazioni più varie e sinceramente non sono stato ad indagare se erano vere o meno, però alcune erano veramente fantasiose. Vi metto le scuse più buffe e frequenti e, fra parentesi, quello che ho pensato nella mia testa ma che non ho detto (la lingua in realtà rispondeva… «Grazie lo stesso, buona giornata»):

«Sono allergico alle mele» («Avete mai sentito dire di qualcuno che è allergico alle mele? E se al posto delle mele avessimo venduto dei cacciaviti  saresti stato allergico anche ai cacciaviti?»)

«Le ho già prese da voi la settimana scorsa»(«Veramente è la prima volta quest’anno che veniamo in questo supermercato.»)

«Le ho già comprate nel supermercato: se lo sapevo le avrei comprate da voi» («Ma tutte le locandine appese ovunque non si vedevano proprio? Comunque la capisco, visto che il supermercato ha le mele identiche alle nostre in offerta speciale»)

«Ho finito i soldi» oppure «Ho pagato la spesa col bancomat» («Non pretenderete mica che 4 volontari mettano su una linea bancomat per vendere qualche mela per beneficenza? Noi facciamo beneficenza al Congo non alle banche. »)

«Ho pagato le bollette e mi sono rimasti solo pochi soldi per fare la spesa»(«Signora la capisco, anch’io ho pagato la bolletta del telefono proprio ieri sera!»)

«Guardi faccio i salti mortali per arrivare a fine mese e non ho soldi per voi» («Purtroppo abbiamo proprio scelto il giorno sbagliato per la vendita: il 31/10… proprio la fine della fine del mese… Ma la felpa firmata  che indossi e che costa più di 150€  l’hai per caso comprata ad inizio mese?»)

«Li volete due barattoli di fagioli, ve li do volentieri?» «Signora, si sta sbagliando. noi non siamo il banco alimentare… loro verranno nelle prossime settimane… se le vuole, noi vendiamo delle mele!» (Questo l’ho detto veramente ad un’anziana che ci ha confusi col banco alimentare ma che mi ha fatto comunque tanta tenerezza).

A parte queste mie considerazioni un po’ stravaganti, è stata una bella esperienza: ho dedicato una mattinata ad una causa giusta, ho conosciuto persone interessanti e mi sono pure divertito! Prima di tornare a casa mi sono comprato anch’io due sacchetti di Mele che sto mangiando in questi giorni…sono squisitissime… d’altra parte hanno il sapore della pace!!

p.s. La vendita continua anche nel prossimo week end. Cercate le mele della pace nei supermarket e nelle piazze della Toscana.

Pinocchio… ovvero Solidarietà con bugie incorporate.

[…]Le bugie ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: bugie che hanno le gambe corte  e quelle che hanno il naso lungo: la tua, per l’appunto, è di quelle che hanno il naso lungo.[…]

tratto dal libro “Pinocchio” di Carlo Lorenzini (Collodi)

foto Pinocchio & the fox by Loregiobbi – flickr
foto Pinocchio & the fox by Loregiobbi – flickr

Questo sito segnala spesso eventi di solidarietà e beneficenza che si tengono nell’area fiorentina e più in generale in Toscana. Di solito faccio dei post dedicati ad eventi promossi da associazioni e movimenti che conosco personalmente e che reputo seri ed affidabili, però talvolta vengo a sapere di alcuni eventi organizzati da associazioni che non conosco. Cosa fare in questi casi? Segnalare l’evento oppure tralasciarlo? Normalmente faccio una breve ricerca su internet per capire chi partecipa o chi organizza l’evento e, se mi sembra  meritevole, faccio un post sul blog confidando nella buona fede e nella serietà delle persone. Purtroppo a volte può capitare di prendere un “granchio” e di segnalare un evento che sulla carta sembra benefico ma che poi si rivela tutt’altro che solidale e caritatevole.

Lo scorso 20 Febbraio  ho pubblicato un post dove segnalavo uno spettacolo teatrale di beneficenza tenutosi al Saschall di Firenze (qui il link) che però ho scoperto non essere stato molto benefico… tanto che è terminato con un esposto ai Carabinieri. Ringrazio il Cinga, un lettore che tra i commenti al mio primo post mi ha segnalato l’articolo di Repubblica che potete leggere qui sotto, e mi scuso con tutti i miei lettori. Purtroppo anch’io, come molte altre persone,  in perfetta buona fede ho dato spazio ad un evento che non lo meritava. Leggetevi l’articolo: non faccio ulteriori commenti perché non ci sono parole per esprimere tutta la mia indignazione!

Spettacolo di beneficenza, sparisce il furgone “donato”

di Michele Bocci e Mario Neri.

Una bella cerimonia di beneficenza. Le chiavi del furgone per trasportare i disabili consegnate all´associazione Helios tra gli applausi, l´invito dal palco al pubblico a donare ancora. E´ il 23 di febbraio del 2009 e siamo al Saschall, dove circa 800 persone sono arrivate per vedere lo spettacolo «Pinocchio» di Ceccherini, Paci e Monni ed aiutare con i soldi spesi per il biglietto l´associazione che si occupa di assistenza a bambini ricoverati in ospedale e a disabili. Di quella serata di sorrisi e solidarietà non resta nulla.
Il furgone non è mai arrivato e l´associazione Helios ha presentato un esposto ai carabinieri di Rovezzano. Nel documento si accusa un´altra associazione, «Un cuore per…», che ha organizzato la serata proprio per pagare il furgone all´altra onlus, utilizzandone il nome nelle pubblicità dell´evento. «Non ce la facciamo più – spiega il presidente di Helios Francesco Sarti – Molte persone che erano allo spettacolo ci chiamano per chiedere come va il nuovo mezzo, per sapere dove sono finiti i loro soldi. Ci sentiamo come se li avessimo traditi, ma la colpa non è nostra».
La decisione di presentare l´esposto è arrivata dopo mesi di rinvii da parte di «Un cuore per…». «Era concordato che la consegna delle chiavi prima del Pinocchio fosse simbolica, perché il furgone sarebbe stato comprato dopo un mese e mezzo – prosegue Sarti – La mattina dello spettacolo ricevemmo una telefonata durante la quale ci spiegarono che la prevendita era andata peggio del previsto e, tolte le spese per l´organizzazione dell´evento, restavano solo i soldi per un furgone usato, circa 15mila euro. L´altra associazione si era già accordata con il concessionario, tra gli sponsor della serata, per un Fiat Scudo usato. Abbiamo detto che andava bene lo stesso. Nel corso dei mesi, fino all´estate, in almeno un paio di occasioni sembravano arrivati in fondo all´acquisto ma tutto è saltato all´ultimo momento, come ci ha confermato il concessionario. E non abbiamo mai saputo quanto hanno incassato il 23 febbraio». Sarti fa notare che è stata «Un cuore per…» a cercare Helios e non viceversa. «Abbiamo parlato con una donna e suo figlio. Qualche tempo dopo la serata sono spariti. Siamo andati a cercarli nella loro sede di via Guido Monaco ma era chiusa. Abbiamo trovato uno di loro presso il comitato elettorale di Giovanni Galli, anche perché era impossibile parlarci per telefono.
Dal 6 luglio, giorno dell´ultimo contatto con il concessionario, che ci ha spiegato come l´altra associazione non si fosse fatta più viva, non abbiamo più sentito nessuno». Il presidente dell´associazione denunciata è Alessio Bonciani, deputato del Pdl e coordinatore cittadino del Popolo della libertà. «Ho presentato quella serata ma i miei collaboratori mi avevano detto che non era stata raccolta una somma sufficiente nemmeno lontanamente per prendere il pulmino.
Quindi l´acquisto è stato rimandato ad un´altra iniziativa benefica, perché sono necessari altri soldi per concluderlo. Per ora non abbiamo più organizzato manifestazioni. Mi chiedo comunque perché i responsabili di Helios non mi abbiano cercato direttamente, il mio numero è anche sull´elenco». Alla serata del 12 febbraio c´erano 13 sponsor, e gli organizzatori del Pinocchio fanno sapere che gli artisti, visto il carattere benefico dell´iniziativa, avevano chiesto solo un rimborso spese, non il normale compenso.
Anche il Saschall aveva previsto un prezzo di favore per l´affitto ma, spiegano dal teatro, hanno ricevuto solo un anticipo, «Un cuore per…» deve ancora finire di pagare. Alla serata, dicono sempre dal teatro, c´erano circa 800 spettatori. Il presentatore disse che il furgoncino era stato già comprato ma che bisognava ancora attrezzarlo, dunque invitò il pubblico ad un ulteriore sforzo di generosità. Venne dato anche il sito dell´associazione che organizzava, http://www.uncuoreper.it, che oggi non esiste più.
(21 settembre 2009)

tratto dall’articolo “Spettacolo di beneficenza, sparisce il furgone “donato”” di Michele Bocci e Mario Neri pubblicato sulla cronaca fiorentina del sito di “La Repubblica”.

La rimodulazione di Tim e Vodafone: come è andata a finire…

***

Lo scorso 10 Settembre 2008 su questo blog apparve un interessante articolo dal titolo “Tim e Vodafone: occhio alla rimodulazione… “ in cui si mettevano in guardia gli utenti di Tim e Vodafone in merito alla cosiddetta rimodulazione che, annunciata con un SMS alquanto  enigmatico, avrebbe comportato un cambio tariffario con notevoli aumenti a partire dal 1° Ottobre 2008. A margine dell’articolo si consigliavano alcuni piani tariffari alternativi per limitare i danni e si faceva notare che non fare niente (cioè accettare i piani tariffari proposti dai due gestori telefonici) era la peggior cosa perchè avrebbe comportato forti maggiorazioni dei costi…

Come mai ad oltre 5 mesi dall’articolo, ritorno sull’argomento? Semplicemente per raccontarvi come è andata a finire…

Ieri l’Antitrust, su denuncia dell’associazione dei consumatori Altroconsumo,  ha multato Tim e Vodafone per 500.000 € ciascuno per modifica dei piani tariffari fatta in modo unilaterale, sistematico e senza fornire le adeguate informazioni al consumatore. Ecco parte della notizia apparsa sul sito di Altroconsumo.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Tim e Vodafone, con una multa di 500 mila euro ciascuno, per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore. La denuncia era partita da Altroconsumo. […]

La mancanza di informazione e trasparenza ha impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe, le modalità di attuare la portabilità del numero da un operatore all’altro e le modalità di rimborso del credito residuo. I rincari, da noi calcolati per tipologio di utilizzatori medi, vanno da 49 a 83 euro all’anno, con picchi d’aumento sulle singole telefonate di oltre il 100%.

[…]

Aumento dei costi mensili: 15 chiamate la settimana da circa 2′
Tariffa Aumento annuo in euro
Tim Club 49,08
Tim Unica 49,08
Tim Unica New 55,08
Tim Zer0Scatti 49,08
Vodafone Sera 66,72
Vodafone Italy 83,40
Vodafone 4You 62,40

Fonte: Altroconsumo, febbraio 2009

Aumento del costo di una chiamata media (circa 2 minuti)
Piano tariffario Tipo di chiamata Aumento percentuale
VODAFONE
Sera Ricaricabile in Euro modificato in VF Sera Effettuata durante il weekend +30%
Effettuata in giorno feriale alle 13.00 +34%
Italy Ricaricabile in Euro modificato in VF Italy Verso utente Vodafone +15%
Verso utente di altro operatore +29%
4You modificato in VF 4 You Verso utente Vodafone +29%
Verso utente di altro operatore +30%
TIM
Tim Club Qualunque chiamata +16%
Unica Qualunque chiamata +14%
Unica New Qualunque chiamata +12%
Zer0Scatti Verso telefonini Tim +20%
Verso altri operatori +7%

Fonte: Altroconsumo, febbraio 2009

tratto dall’Articolo “Tariffe telefonia mobile: Antitrust multa Tim e Vodafone su segnalazione Altroconsumo” apparso sul sito di Altroconsumo

Tutta questa situazione sarebbe stata la palestra ideale per un’azione di Class Action ma purtroppo la legge che dovrebbe garantire il risarcimento collettivo è stata rinviata al prossimo Luglio e rischia di restare impantanata in Parlamento… per cui niente rimborso agli utenti di Tim e Vodafone. 

Altroconsumo ha perciò lanciato una petizione in rete per l’entrata in vigore della Class Action che potete firmare QUI.

In ogni caso questo blog è fiero di avervi  già avvertito lo scorso 10 Settembre 2008…

*** foto “Someone’s Dead Cell Phone” by Arthaey – flickr

Come è andata a finire… “Ma che bel formaggio avariato”

***

Lo scorso 4 Luglio ho pubblicato su questo blog un post intitolato “Ma che bel formaggio avariato” , dedicato all’articolo del giornalista di “Repubblica”  Paolo Berizzi e relativo alle ditte che rilavoravano  formaggi avariati e putrefatti e li rivendevano come formaggi nuovi a grandi marche lattiero casearie… Il 14 ottobre lo stesso Paolo Berizzi ha pubblicato, sempre su “Repubblica”, un nuovo articolo dedicato al “lifting” a cui erano sottoposti alcuni prodotti della “Galbani” che, una volta scaduti, sarebbero stati bonificati e reintrodotti sul mercato modificando le date di scadenza… (qui l’articolo completo di Repubblicaqui l’audio di un colloquio fra i dipendenti del deposito Galbani di Perugiaqui le foto delle etichette contraffatte).

In realtà, nel periodo intercorso fra questi due articoli, sono usciti sulla stampa molti altri pezzi sul tema dei formaggi e salumi di produzione industriale. Lo stesso Berizzi i primi di settembre aveva pubblicato un altro articolo sui formaggi grattugiati in busta, dall’inequivocabile titolo “La truffa del formaggio avariato: nel grattugiato finivano gli scarti” a cui aveva fatto seguire, il 27 Settembre, un altro pezzo sul traffico illegale di formaggi e derivati lattiero caseari asiatici verso l’Europa (Sulle rotte del formaggio avariato tra porti, società off shore e camorra). Anche la rubrica “Consumi e Consumi” di Rainews 24 si è occupata di formaggi avariati nella puntata del 16/09/2008 e a questo link è visibile tutto il video del servizio. Infine anche la rivista dei consumatori “Il salvagente” ha trattato questi tipi di truffe con due articoli pubblicati sul loro sito web: ”Pericolo formaggi nei negozi italiani” del 14/10/2008 e “Zaia e la megatruffa del formaggio grattugiato” del 06/09/2008.

Leggendo vari blog, molti cittadini si domandano cosa devono mangiare e come possono scegliere dei prodotti che siano il più genuini possibile. Premesso che non si è mai sicuri al 100% di qualsiasi cosa mangiamo, ci sono alcune semplici regole di buon senso da seguire. Preferire in primo luogo prodotti semplici che abbiano avuto il minor numero di manipolazioni ( e di conseguenza minori rischi di sofisticazioni): ad esempio è meglio comprare un bel pezzo di Parmigiano da grattare in casa, piuttosto che le buste di formaggio grattugiato. Se possibile lasciar perdere gli alimenti di origine industriale e preferire prodotti locali ed artigianali, possibilmente da agricoltura biologica. In pratica rivolgetevi agli allevatori e ai pastori della vostra zona e lasciate sugli scaffali i formaggi delle multinazionali… Personalmente, io vi consiglio di frequentate i farmer’s markets e i G.a.s. (Gruppi di acquisto solidale)

— Ultim’ora—
Sequestrati in Italia quintali di latte cinese alla melamina. Articoli:
Corriere della Sera
Repubblica
Il Salvagente

*** foto Formaggio by Latente | 1UP! – flickr (ma sicuramente il formaggio nella foto è buono)

Mi è arrivata la tessera dell’Onlus “Regalami un sorriso”.

foto by unpodimondo

Nel mio post del 24 Giugno scorso vi ho presentato la ONLUS “Regalami un sorriso” che fa capo al sito  di Piero Giacomelli e che si occupa di promuovere, nel mondo del podismo e dell’atletica,  il volontariato e la beneficenza per la ricerca scientifica e per alleviare le sofferenze di tante persone più sfortunate di noi.

Nei giorni scorsi mi è arrivata a casa la tessera associativa della Onlus (insieme al simpatico pin dello smile giallo) che ho gelosamente messo da parte insieme alle altre mie tessere importanti: quella del Movimento Shalom e quella della UISP

Altre persone potranno vantare tessere di club, di partiti, carte fedeltà dei supermercati, carte di credito (debito) etc… ma credo che altre siano le appartenenze veramente importanti…

Se volete seguire le iniziative della ONLUS “Regalami un sorriso” vi consiglio di tenere d’occhio questo Forum. Di nuovo un grazie a Piero Giacomelli e ai tanti podisti che sostengono questa ONLUS.

Come è andata a finire… Don Donato Agostinelli alla Corrida.

Don Donato alla Corrida

foto tratta da video su you tube

In Aprile ho pubblicato in questo blog, due post dedicati alla partecipazione di Don Donato Agostinelli, parroco di Cerreto Guidi e assistente spirituale del Movimento Shalom, alla popolare trasmissione la Corrida di Canale 5 ( post del 24 Aprile 2008 e Post del 28 Aprile 2008).

Volete sapere come è andata a finire? Sul numero di Giugno/Luglio del giornalino bimestrale del Movimento Shalom c’è il resoconto della partecipazione di D. Donato alla Corrida: nei 3 giorni successivi alla trasmissione sono stati adottati a distanza ben 112 bambini. Vi riporto l’articolo completo…

“Don Donato alla Corrida”

La partecipazione di Don Donato Agostinelli, parroco di Cerreto Guidi e assistente spirituale generale del Movimento Shalom, alla Corrida in onda su Canale 5 Sabato 26 Aprile u.s., è stata un grande successo non tanto per la prova canora eseguita cantando “la Calunnia” tratta dal Barbiere di Siviglia, quanto per il messaggio che con semplicità e chiarezza è riuscito a far passare, facendo conoscere i progetti e le attività di Shalom. Lo testimoniano le decine e decine di messaggi e telefonate pervenute alla segreteria del Movimento e soprattutto le 112 adozioni a distanza che sono state effettuate nei 3 giorni successivi. In gergo coloro che lavorano nella televisione dicono che uno “buca lo schermo” quando riesce a comunicare un messaggio agli spettatori, per quanto riguarda don Donato possiamo dire che lo schermo lo ha letteralmente “sfondato” riuscendo davvero a entrare nelle case degli italiani con un messaggio di pace e solidarietà verso i più poveri.

pubblicato a pag. 6 del giornalino bimestrale  “Shalom” Anno III n. 3 Giugno 2008

Personalmente sono molto critico sulla cosiddetta “televisione commerciale” ma in questo caso devo dare atto a Don Donato di aver saputo usare nel migliore dei modi questo strumento di comunicazione di massa. Grazie Don Donato e grazie a tutti i nuovi genitori che hanno adottato a distanza e che hanno permesso a 112 bambini di poter andare a scuola, essere nutriti, vestiti e curati!!!!

Colgo l’occasione per inaugurare sul blog  una nuova categoria chiamata “Come è andata a finire” e dove metterò le conclusioni di fatti  di cui il blog si è occupato in passato…