Kantiere in festa, domani 29/06/2012

Il Kantiere è un centro culturale del Quartiere 4 di Firenze ubicato in via del Cavallaccio 1/q (zona UCI Cinemas) che durante tutto l’anno ospita al suo interno una serie di attività e associazioni che spaziano dai corsi di lingue ed informatica, al teatro, alle arti, al ballo fino ai gruppi d’acquisto solidale di cui abbiamo parlato nel post precedente. Anche il gruppo di cui faccio parte io (mondogas) si riunisce in questa struttura tutte le settimane…

Domani sera 29/06/2012 , in prossimità con la con la chiusura estiva del centro (che in realtà resterà aperto anche tutto Luglio) la sede ospiterà, KANTIERE IN FESTA, una serata di laboratori, canti, balli e degustazioni gratuite che partirà alle ore 18.30 e si concluderà a notte (quasi) fonda… con lo spettacolo della  Compagnia delle Arti di Romena.

Potete leggere il programma completo nel volantino sottostante… Se poi volete avere maggiori informazioni sui gruppi d’acquisto e assaggiare un po’ di buoni prodotti biologici e biodinamici dei nostri fornitori vi aspettiamo allo stand di Mondogas… Io ci dovrei esserci dalle 18 alle 20… dopo ci saranno altri gasisti… In ogni caso io o qualcun altro del mio gas saremo a disposizione per maggiori informazioni….

p.s. Per chi invece vive lontano da Firenze e magari vorrebbe venire a visitarla ricordo che il Kantiere ospita anche un piccolo, grazioso ed economico ostello e un ristorantino niente male aperto a pranzo!

Locandina Kantiere in Festa.
Locandina Kantiere in Festa.

Mangiare biologico, equo, solidale, di stagione e a km zero è un lusso?

Foto "Organic Food" by polizeros - flickr
Foto “Organic Food” by polizeros – flickr

Con questo (lungo) post vorrei rispondere all’articolo “Perché mangiare biologico resta un lusso?” pubblicato nei giorni scorsi da Margherita del blog Risonero.com. In sintesi: Margherita va in un negozio Naturasì (i supermercati che vendono esclusivamente prodotti da agricoltura biologica) e compra un cetriolo, un pane toscano (forse da mezzo chilo) e una fetta di feta greca spendendo 8,50€ e alla fine si domanda se non ha speso un po’ troppo e se comprare biologico, equo, solidale, a km zero e di stagione è un lusso…

In modo semplicistico e molto frettoloso si potrebbe rispondere che se si vogliono prodotti migliori, più sani e più equi bisogna essere disposti a spendere di più. A corollario di queste affermazioni si potrebbe aggiungere che le rese dell’agricoltura biologica sono inferiori rispetto a quelle dell’agricoltura convenzionale mentre i costi di produzione sono molto più alti. Infine si potrebbe dire  che i prodotti equi e solidali, riconoscendo un prezzo giusto ai produttori del sud del mondo, sono per forza più cari di quelli che hanno dietro alle spalle storie di ingiustizia, sfruttamento al limite della schiavitù e illegalità…

In realtà la situazione è molto più complessa e dalla mia esperienza di consumatore critico posso affermare che si può mangiare bio, eco, equo a prezzi ragionevoli, solo che bisogna dedicarci  un po’ di tempo e di attenzione…

1) Noi siamo quello che mangiamo.

Questa frase del filosofo tedesco Feuerbach sintetizza il nostro rapporto col cibo. La nostra salute, l’essere in forma, avere energie per costruire e mantenere il nostro corpo efficiente dipende da ciò che vi introduciamo dentro con l’atto di mangiare. Pensiamo un po’ quanto tempo e denaro dedichiamo a noi stessi: è molto probabile che dedichiamo più tempo nello scegliere quello che mettiamo di fuori (abbigliamento, scarpe, accessori vari…) rispetto a quello che mettiamo dentro al nostro corpo. Spesso mettiamo nel carrello della spesa gli alimenti al volo, quasi meccanicamente, senza nemmeno leggere le etichette, senza cognizione di quali sono i prodotti di stagione che di solito sono i più sani e i più economici. Magari pensiamo che le ore dedicate a cercare una camicia o un telefonino siano spese bene, mentre quelle che dedichiamo alla spesa alimentare o a cucinare siano una perdita di tempo…

2) Conoscere i cibi, dedicarci tempo e risparmiare.

Dato per scontato che dobbiamo dedicare maggiore tempo al cibo, il primo passo è “Conoscere” per fare una spesa consapevole.

  • Conoscere i cibi e gli alimenti. Conoscere gli alimenti, sapere quali sono i prodotti di stagione (perchè comprare le zucchine a Natale e le arance a ferragosto?), sapere quali sono i prodotti più economici e salutari che costano  meno (perchè spendere un sacco di soldi per orate e branzini di allevamento quando si possono comprare a prezzi modici palamite, sgombri e pesci sciabola pescati in mare?). Leggere le etichette, conoscere gli additivi e i conservanti. Conoscere un pochino di normativa sul biologico, informarsi su tecniche di allevamento, coltivazione dei vari prodotti, magari parlando con qualche amico che lavora nel settore o con qualche produttore. Farsi un’idea di quali sono i prodotti che è meglio comprare biologici rispetto ad altri meno soggetti ad inquinamento, pesticidi e concimi chimici (ad esempio le fragole le compro assolutamente biologiche, i pinoli posso comprarli anche non bio…). Conoscere le zone di produzione degli alimenti, sapere quali possano essere quelle più inquinate rispetto a quelle con un ambiente migliore… Insomma informarsi.
  • Conoscere le possibilità di acquisto nel proprio quartiere. I luoghi dove poter andare a fare la spesa sono tantissimi per cui vale la pena conoscere tutte le possibilità che offre il proprio quartiere: supermercati, discount, mercati rionali. A questi luoghi vanno aggiunte le nuove forme di acquisto alternative che spesso richiedono un tempo maggiore da dedicarci ma che in cambio hanno un rapporto prezzo/qualità molto interessante: gruppi d’acquisto solidale, farmer market, acquisto diretto nelle aziende agricole o dai pescatori, negozi di cooperative sociali, botteghe del commercio equo  o mercatini magari tenuti da associazioni di volontariato senza scopo di lucro, etc…
  • Conoscere le ricette e dedicarci tempo. Un’altra cosa che dobbiamo imparare, se vogliamo mangiare biologico e non spendere una sassata è rimetterci ai fornelli e dedicare qualche ora (o a volte qualche minuto) alla cucina, all’autoproduzione di alimenti. Ci sarebbero tante cose da dire ma per non dilungarmi faccio solo un esempio: con 1 litro di latte, una yogurtiera e 5 minuti si autoproducono ben 7 vasetti di yogurt. Costa molto meno 1 litro di latte biologico che 7 vasetti di yogurt  bio (anche comprandoli a Naturasì) e oltretutto si producono meno rifiuti e si rispetta l’ambiente (avete presente quanta plastica e cartone servono per 7 vasetti di yogurt?)

3) Mangiare è un atto politico.

Se dopo le considerazioni precedenti pensate sempre che comprare biologico, a km zero, equo e solidale sia un lusso dovete pensare anche al lato etico della scelta che state facendo. Fare la spesa è un atto politico molto più concreto che mettere una croce su una scheda elettorale ogni 4 anni. Scegliere di comprare una cioccolata biologica del commercio equo e solidale, lasciando sullo scaffale del supermercato la cioccolata della multinazionale, non solo vi permette di mangiare un prodotto ottimo ma per un bimbo del sud del mondo può fare la differenza tra andare a scuola, essere curato e amato, oppure vivere in uno stato di semischiavitù raccogliendo i frutti del cacao (qui un documentario in merito). Comprare frutta e verdura biologica a km zero consente di preservare l’ambiente in cui viviamo, magari a pochi km da casa nostra: se sopravvive un contadino biologico della nostra zona forse avremo come conseguenza anche un po’ di aria e acqua più pulita, un po’ più di verde e magari un po’ meno cemento. Che dite, secondo voi,  è un illusione pensare che comprare bio, eco, equo oggi possa garantire un mondo migliore e più pulito ai nostri nipoti un domani?

4) Le mie scelte per la spesa alimentare (in ordine di importanza)

Dopo tutta questa pappardella mi chiederete: ma in concreto tu come la fai la spesa? Vi faccio un elenco di dove io faccio la spesa alimentare con un po’ di suggerimenti per chi abita nella mia zona (Firenze zona Sud-ovest e dintorni)

  • Gruppi d’Acquisto Solidale. Da qui passa ormai quasi il 70% della mia spesa alimentare: carne, pesce, pasta, verdura, frutta, formaggi, latte, riso, biscotti. C’è da lavorare un pochino, da seguire qualche fornitore, da partecipare a qualche riunione e leggere un po’ di e-mail: il lavoro non è tantissimo, se ogni partecipante fa la sua piccola parte (logicamente chi pensa di andare, comprare e portar via, senza dare una mano al gruppo non è ben visto). Alla fine si fa una spesa bio-eco-equa con un ottimo rapporto prezzo/qualità, si imparano cose nuove, si conoscono persone interessanti . Nella mia zona ci sono almeno 7 o 8 gas (www.gasfiorentini.it).
  • Farmer Market. Sono i mercatini fatti direttamente dai contadini che il più delle volte sono anche fornitori dei gas. Ci compro qualcosa che non sono riuscito a comprare al Gas o di qualche fornitore che magari ancora non conosco… E’ il vero km zero senza intermediari. Nel mio quartiere sono almeno 3: Fierucola di Santo Spirito, Agrikulturae alla Biblioteca di via Canova, Mercato contadino di Mani Tese a Scandicci. In alternativa si possono andare a comprare i prodotti direttamente in fattoria, magari con una gitarella domenicale…
  • Botteghe del commercio equo e solidale e Negozi bio di cooperative sociali. Si tratta di piccole botteghe del commercio equo e solidale o di prodotti biologici a km zero che sono gestite da associazioni di volontariato senza scopo di lucro o da cooperative sociali che lavorano per l’inserimento lavorativo di disabili e persone in difficoltà: dalle mie parti ci sono il Bottegotto, Cambio spesa e un po’ più lontano la fabbrica di cioccolato di Equoland. Magari non sono proprio risparmiosi ma almeno il fine è nobile…
  • Altri negozi biologici: si tratta di supermercati e negozi tradizionali legati al biologico e posso concordare con Margherita che sono abbastanza cari: dalle mie parti Naturasì e Fresco in città.
  • Supermercati tradizionali e discount: da questi negozi (soprattutto Coop o più raramente Esselunga e discount) passa la mia spesa non alimentare e talvolta anche quella alimentare anche se, a dire il vero,  i corner del biologico sono abbastanza tristarelli… Logicamente preferisco risparmiare sul non alimentare (che talvolta compro anche al discount) e dedicare qualche soldino in più all’alimentare di qualità… Ad esempio la macchina per fare il pane l’ho comprata in offerta al discount mentre gli ingredienti per il pane, biologici e biodinamici, li prendo tramite il GAS…

Insomma, cara Margherita, le possibilità per una spesa eco-equa a prezzi ragionevoli ci sono… basta essere informati e saper scegliere…

Foto "Organic Box Delivery" by verseguru - flickr.com
Foto “Organic Box Delivery” by verseguru – flickr.com

Brutte copie…

Foto "c'era una volta" by John Soqquadro - flickr
Foto “c’era una volta” by John Soqquadro – flickr

C’era una volta la Festa dell’Unità: grande, popolare, creativa, divertente… così divertente che (un po’ di nascosto) ci andavano anche i non comunisti…

Oggi c’è la Festa Democratica: una BRUTTA COPIA, piccola, triste, sfigata, … così sfigata che non ci vanno nemmeno gli elettori del PD.

***

Una volta alla festa dell’Unità andavi a sentire GRATIS i concerti dei grandi della musica italiana: Vasco Rossi, Battiato, Guccini, Bennato, De Gregori, i Nomadi, Fiorella Mannoia, Vecchioni, la PFM, Ron, il Banco del Mutuo Soccorso, Zucchero, etc… Se proprio eri sfortunato ti toccavano gli Inti Illimani o Raul Casadei ma ti rifacevi con la festa dell’Unità del paese accanto…

Oggi alla Festa Democratica gratis ti fanno sentire solo le Cover band:  gruppi di giovincelli più o meno volenterosi, BRUTTE COPIE dei grandi del rock. Se oggi ti facessero sentire Casadei o gli Inti Illimani sarebbe una fortuna per le orecchie…

***

Una volta alla Festa dell’unità andavi a sentire Enrico Berlinguer e tornavi a casa con una qualche speranza…

Oggi alla Festa Democratica non vale la pena andare a sentire nessun politico… a meno di non portarsi dietro un cesto di pomodori marci…. da tirare verso queste BRUTTE, anzi PESSIME COPIE!

***

p.s. anche il cibo deve essere peggiorato… alla Festa democratica che incontro quando torno a casa dal lavoro vedo sempre meno massaie col grembiule e sempre più camion frigo che scaricano scatole di surgelati… Sarà un caso?

Un po’ di corse… in attesa di “Su pe ‘ i poggi co’i Leo!”

Foto "running man" by esbjorn2 - flickr
Foto “running man” by esbjorn2 – flickr

E’ tanto che non scrivo di podismo: fra allenamenti e gare, nel mese di Maggio ho messo 160 km di corse sotto la suola delle scarpe da running e anche in questa prima metà di Giugno non mi sono fatto mancare le mie garette. La mancanza di obiettivi a breve scadenza (a mezze maratone e maratone ormai ci penserò in autunno) mi ha portato a fare tante corsette, giusto per il piacere di gareggiare, stare in compagnia e dare un piccolo e modesto contributo a iniziative di solidarietà… E poi visto che nella stragrande maggioranza si tratta di gare collinari con salite e discese fra boschi e campagna… è stata proprio un’immersione nella natura…

  • 13 Maggio – Trofeo 30 anni da campione – Prato. Gara celebrativa dei 30 anni del negozio di articoli sportivi “Il campione”,  corsa simpaticamente in compagnia di Gelindo Bordin, Maurizio Damilano, Laura Fogli e Genny Di Napoli. Come dire, messi tutti insieme: 2 ori olimpici, 2 bronzi olimpici, 4 ori mondiali, 1 argento mondiale, 1 bronzo mondiale, 4 ori europei e 5 argento europei.
  • 15 Maggio – Trofeo Lo Presti – Firenze (in memoria di un ragazzo che 26 anni fa perse la vita in uno dei più trafficati e pericolosi viali di Firenze).
  • 19 Maggio – Passo dopo Passo – Firenze parco delle Cascine (a favore dell’Associazione Trisomia 21 Onlus)
  • 25 Maggio – Trofeo Festa del Volontariato – San Colombano (a favore della locale sezione della Pubblica Assistenza Humanitas).
  • 27 Maggio – Memorial Tagliaferri – Bivigliano (a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, sulle colline a Nord di Firenze con splendide vedute panoramiche su tutta la città).
  • 30 Maggio – Trofeo Fratres Galluzzo (a favore della locale sezione della Misericordia e dei Donatori di Sangue Fratres).
  • 03 Giugno – Scarpinata Lecorese – Lecore.
  • 05 Giugno – Trofeo Ciuffi – Scandicci (al tramonto fra la Pieve di San Martino alla Palma e le ville di Castelpulci e Antinori).
  • 10 Giugno – Trofeo Colli Alti – Signa (tre salitone ed altrettante discese sotto il primo sole cocente della stagione).
  • 13 Giugno – Trofeo Wam 08 – San Vincenzo a Torri – Scandicci (bellissimo percorso collinare al tramonto nella campagna toscana con finale davanti ad un ristoro a base di ribollita e panini con prosciutto e salumi toscani…)
  • 17 Giugno – Stracampagnola – La Serra – Carmignano (altro collinare, stavolta nel Montalbano fra rocche, campagna e boschi… dove ho riconfermato il mio 40° posto dello scorso anno… per poi invece guadagnare posizioni nella classifica del pasta party!)

La prossima gara, una di quelle a cui  teniamo di più sarà il 4°TROFEO – SU PE’ I’ POGGI CON I’ LEO che si terrà GIOVEDI 21 GIUGNO 2012 a Malmantile (Frazione di  Lastra a Signa – Firenze) nell’ambito della rinomata 35° Sagra della Ficattola. 

La gara, un bel percorso collinare nella tipica campagna fiorentina, è organizzata dall’Associazione Leonardo Alderighi,  in collaborazione con l’A.S. Nuova Atletica Lastra e la sezione Avis di Malmantile. Tutto il ricavato della manifestazione sarà ancora una volta devoluto all’Associazione Trisomia 21 di Firenze, per il sostegno e l’integrazione sociale delle persone down.

Si lo so che Trisomia 21 ha fior di  aiutanti di una certa levatura: attori, cantanti, ballerini, sommelier e cuochi sopraffini.  Abbiate pazienza se il nostro aiuto di podisti sarà più terra-terra… non ci offenderemo se qualcuno dirà  che il nostro aiuto è fatto coi piedi!

In ogni caso la serata post-gara sarà anche l’occasione anche per una cena in compagnia sotto il tendone dell’Avis di Malmantile: il tutto a base di pasta e ficattole con prosciutto e salumi toscani… E forse rivedremo anche un amico che, da quando ha cambiato lavoro, ha degli orari impossibili che non viene più a correre con noi…

Maratonina a 6 zampe a Firenze.

Locandina dal sito della Onlus Proanimals.it
Locandina dal sito della Onlus Proanimals.it

Sabato 9 Giugno 2012 c/o il Parco delle Cascine a Firenze si terrà la  prima edizione della Maratonina a 6 zampe, gara per coppie formate da un bipede umano e da un 4 zampe canino.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Animals Onlus col patrocinio del Comune di Firenze, prevede due percorsi che dovrebbero essere, uno lungo  di 5 km ed uno più corto, con tappe intermedie dedicate al gioco dei pelosetti a 4 zampe. Il ritrovo è dalle ore 8 in Piazzale Kennedy  con partenza della gara alle ore  10.00.

Il costo di iscrizione (5€ a coppia umano-cane) verrà devoluto totalmente alle attività della Pro Animals onlus a favore dei cani e gatti abbandonati. Ci si potrà iscrivere fino ad un quarto d’ora dalla partenza. All’iscrizione ogni coppia riceverà: due pettorali da indossare (sia umano che animale), un pacco gara con gadgets e al termine, l’attestato di partecipazione. Verranno premiate le prime tre coppie del percorso lungo e le prime tre del percorso breve.

Possono partecipare cani di ogni razza ed età ad eccezione delle femmine in calore. Per i cani aggressivi è obbligatoria la museruola.  All’evento saranno presenti dei veterinari  e degli educatori cinofili SIUA (Scuola Interazione Uomo Animale)  pronti a rispondere ad ogni vostra richiesta.

Per maggiori info : 3921794004  o  maratoninaa6zampe@gmail.com

Purtroppo Sabato prossimo io sarò reperibile al lavoro, altrimenti sarei andato con la canina di mia suocera!

Situazione del parmigiano terremotato ad ieri (prima della scossa delle 21.20)

Foto "Terremoto in Emilia Romagna: immagini da Rolo, Novi di Modena e San Possidonio" by Il Fatto Quotidiano - flickr
Foto “Terremoto in Emilia Romagna: immagini da Rolo, Novi di Modena e San Possidonio” by Il Fatto Quotidiano – flickr

Nei giorni scorsi vi avevo parlato della possibilità  di acquistare il Parmigiano Reggiano “Terremotato” (qui e qui). Purtroppo quella che sembrava una bella operazione concreta di solidarietà si sta rivelando molto più complicata del previsto perchè l’evoluzione della situazione in Emilia è sempre più cupa. Sto seguendo da vicino  questa vicenda, sia come componente dei Gruppi d’Acquisto Fiorentini, sia come aiuto ai miei colleghi e ai delegati sindacali che vorrebbero fare un ordine anche sul nostro posto di lavoro.

Vi metto le ultime notizie alla giornata di ieri (prima della scossa delle 21.20).

Tutti i magazzini di stagionatura come ad esempio “La cappelletta”, in seguito alle ultime scosse, sono stati dichiarati inagibili e perciò la Protezione Civile ha vietato il recupero delle forme di Parmigiano da parte degli addetti. Quindi tutti i produttori sono fermi. Come conseguenza, non esistendo più i magazzini per la stagionatura, non è più possibile produrre nuove forme di Parmigiano.

Le mucche, alle quali manca spesso il foraggio, vanno munte comunque, e perciò, pur di non buttare via o far andare a male il latte, i produttori stanno producendo formaggi freschi (stracchino, squacquerone) e burro ma in questo caso hanno ancora maggiori problemi perchè sono formaggi più delicati da  conservare e trasportare. In aggiunta, producendo tutti quanti gli stessi formaggi freschi c’è una sovrapproduzione difficile da smaltire

Infine, come accade in queste situazioni, sono scesi in Emilia speculatori e sciacalli pronti a profittare della situazione. Quindi, se siete interessati a comprare i prodotti terremotati tenete conto di questi due consigli.

  • Comprate formaggi e parmigiano “terremotati” solo contattando produttori, associazioni di agricoltori e allevatori o gruppi d’acquisto solidale badando bene che siano locali. Magari appoggiatevi alle associazioni di volontariato che lavorano sul territorio a contatto con le persone del posto.
  • Visto che in questo momento è difficile comprare il Parmigiano orientatevi ed organizzatevi per l’eventuale acquisto dei formaggi freschi.

Grazie

Da oggi il blog è anche su Facebook.

Foto "facebook logo" by AJC1 - flicrk
Foto “facebook logo” by AJC1 – flicrk

Da oggi questo blog è leggibile anche su facebook e lo potete trovare a questa pagina:

http://www.facebook.com/UnPoDiMondo

Era da tempo che pensavo a questo passo e così, dopo aver valutato i pro e i contro, ho deciso che il gioco valeva la candela e stamani, visto che avevo un po’ di tempo libero, ho finalmente creato la pagina.

Sulla pagina di facebook ho ancora un sacco di piccole cose da mettere a posto, ma mi sembra che, pur essendo alquanto spartana, al momento funzioni… Per i ritocchi c’è tempo…

Beh, o qui sul blog o là sul libro delle facce… siete sempre invitati a venire a leggere,  commentare e magari cliccare su “mi piace”. Grazie

Oggi a Calenzano è possibile comprare il Parmigiano “terremotato”.

Foto "Terremoto in Emilia Romagna: immagini da Rolo, Novi di Modena e San Possidonio" by Il Fatto Quotidiano- flickr
Foto “Terremoto in Emilia Romagna: immagini da Rolo, Novi di Modena e San Possidonio” by Il Fatto Quotidiano- flickr

Oggi a Calenzano (Fi) si tiene la tradizionale Fiera del Bestiame. Per l’occasione i volontari della Vab (vigilanza antincendi boschivi) che sono al lavoro in Emilia nel campo sfollati di San Possidonio, porteranno delle forme di Parmigiano danneggiate dal terremoto che verranno vendute in Piazza del Comune, come iniziativa di solidarietà verso i produttori che non sono più  in condizione di vendere il loro Parmigiano.

La notizia sul sito del Comune di Calenzano (Fi)

Ricordo che anche i Gruppi d’Acquisto Solidali Fiorentini stanno organizzano un mega ordine di Parmigiano terremotato… se anche voi fate parte di qualche gruppo non fate mancare il vostro appoggio. Grazie.