Cambiamenti…

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Foto “IMG_1760” by Robert Couse-Baker – Flickr

Come qualcuno avrà notato (o forse no) da alcune settimane sono assente… Tranne alcuni articoli sull’altro blog sono latitante. Se dall’inizio dell’anno fino al 26 Febbraio  sono stato impegnato nel Daoyin, con la preparazione di una gara a Nonantola (qui un post), nei giorni successivi e anche attualmente sono occupato in una sorta di rivoluzione copernicana casalinga…

Da circa due o tre anni, quando arrivo nel periodo Gennaio-Marzo ho una serie di problemi di salute, leggeri ma fastidiosi. Inizialmente non ci ho fatto troppo caso, poi visto che la cosa diventava sempre più uggiosa ho fatto alcuni controlli e da una settimana sono arrivato ad una diagnosi… Il prick test ha  detto che, nel giro di un paio d’anni e ad un’età in cui credevo ormai fosse improbabile, sono entrato a far parte del club degli allergici! E siccome le cose vanno fatte perbene sono finito nel girone degli allergici 365 giorni all’anno perchè allergico agli acari della polvere e della farina…

A parte i farmaci, sono uscito dall’ambulatorio con una lista infinita di cose da fare a casa: via i materiali naturali dal letto (ammessi solo materassi e cuscini in memory o lattice, coperte e piumoni in sintetico), via il più possibile di tappeti, cuscini e divani; tende possibilmente solo a vetri. Ma il peggio doveva ancora venire: togliere il più possibile di soprammobili, chincaglierie che prendono la polvere e soprattutto via la carta! Che nel mio caso vuol dire soprattutto argh… VIA I LIBRI, che in realtà sono concessi solo se conservati al chiuso, dentro librerie con sportelli o in scatole (logicamente non di cartone).

Sono alcuni anni che sentivo dentro di me l’esigenza di fare un po’ di decluttering in casa  e sinceramente avevo anche comprato la Bibbia sull’argomento, ovvero  “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo che però giace non letto in una delle suddette librerie. In realtà dentro di me combattevano tre personalità: colui che sentiva l’esigenza di una casa più vuota e di una vita più semplice, il collezionista che amava conservare e catalogare le cose (che magari potevano tornare utili nel futuro) e l’ecologista che quando andava buttato qualcosa, prima di usare la discarica voleva scambiare, regalare etc… Come conseguenza il mio decluttering è stato molto blando: oggetti scambiati su www.coseinutili.it con tempi biblici, oppure libri scambiati al bookcrossing, dove per quattro volumi portati negli scaffali del mio quartiere ne riprendevo sempre uno o due… Alla fine il risultato di questo decluttering, fatto a ritmi di un bradipo, era quasi invisibile perchè lo spazio liberato dagli oggetti scambiati o donati veniva presto riempito da altri nuovi oggetti.

Insomma, per darmi una smossa ci voleva proprio questa situazione… Rispolverato il libro di Marie Kondo mi sono messo in moto e ho cominciato a fare scatoloni: alcuni per la discarica, molti altri per  il mercatino solidale di Mani Tese e pochissimi oggetti per coseinutili.it. E poi l’idea peggiore, quella che quasi odio: passare agli ebook, … Maledetto acaro!

p.s. In realtà penso che questa situazione torni buona anche per il blog… Dovendo dare via un tot di libri, riviste e quaderni cosa c’è di meglio che trasferire gli appunti interessanti sul blog dove non prendono la polvere e possono essere condivisi?

Storie di libri, di internet e di italiani…

Foto "Books" by Hans Dinkelberg - flickr
Foto “Books” by Hans Dinkelberg – flickr

A volte il funzionamento di questo disastrato paese che si chiama Italia si scopre più nei piccoli fatti che nelle grandi analisi fatte da economisti, politici e giornalisti. E’ per questo che voglio raccontarvi la storia che è capitata lo scorso autunno a mia figlia, durante la ricerca di due libri che le servivano per l’Università (frequenta il primo anno del corso per  Meditore linguistico e culturale all’Università per stranieri di Siena)

Primo libro.

Per inglese le servivano due libri editi in Gran Bretagna ma diffusi in tutto il mondo: per essere sicura di trovarli mia figlia li aveva ordinati alla Feltrinelli International di Firenze. Mentre primo libro era arrivato nel giro di una settimana, il secondo tardava ad arrivare tanto che, nonostante le telefonate e i solleciti, dopo un mese e mezzo mia figlia era l’unica nel suo corso a non avere il libro. Presa dallo sconforto mia figlia è andata a chiedere alla Feltrinelli International come mai a Siena il libro era disponibile mentre a Firenze non arrivava mai… La commessa, dopo essersi arrampicata sugli specchi, aver frugolato sulla tastiera computer e aver farneticato qualcosa sui distributori dei libri, ha sclerato e ha detto a mia figlia che non doveva andare a far perder tempo agli addetti in libreria ma che doveva restare a casa ad attendere l’sms che Feltrinelli le avrebbe inviato all’arrivo del libro. Mia figlia non ci ha pensato due volte: ha annullato l’ordine, si è fatta rendere i soldi dell’acconto e una volta tornata a casa si è precipitata su Internet. Dopo pochi minuti ha ordinato il libro in Inghilterra alla “The book depositary” di Gloucester. Il volume è arrivato in una settimana al costo (comprensivo di tasse e spese postali) di  24,58€.  Feltrinelli International, per lo stesso libro voleva 32€ e le ha fatto perdere oltre un mese e mezzo…

Secondo libro.

Il secondo libro, “Antiche fiabe cinesi”, necessario per l’esame di Storia e Letteratura Cinese, era ormai fuori catalogo da circa 20 anni e diversi compagni di mia figlia l’hanno dovuto fotocopiare integralmente in facoltà. Grazie ad una ricerca su Internet abbiamo ricevuto un bellissimo gesto di solidarietà nei nostri confronti. Abbiamo trovato il libro su www.coseinutili.it, il sito di baratto e scambio “Gas friendly”, cioè particolarmente dedicato agli appartenenti ai Gruppi d’Acquisto Solidale.  In realtà lo scambio del libro era già in corso fra due persone, Evelyne del Gruppo d’Acquisto Solidale di Calci (Pi) e Miky di Campobasso. Mi sono presentato dicendo che faccio parte del Gassolotto di Firenze e ho spiegato la situazione del libro che serviva per l’Università di mia figlia. Con un gesto estremamente gentile e solidale Miky ed Evelyne hanno rinunciato al loro scambio in modo che Evelyne (la proprietaria del libro) potesse offrirlo a me. In una settimana abbiamo fatto lo scambio, praticamente  a costo zero in quanto, sia il libro che le spese postali, sono state “pagate” con i “crediti”, ovvero la moneta virtuale in uso su su www.coseinutili.it. Evelyne e Miky di nuovo grazie di cuore!

Morale della favola.

Due libri “introvabili” e due storie che raccontano la nostra nazione: quella inefficiente, lunga e scortese di chi, per professione, avrebbe dovuto procurarci un libro a pagamento e quella veloce, cordiale e simpatica di chi ci ha procurato un altro libro per solidarietà. Viva l’Italia e un po’ anche… Viva l’Inghilterra!

Zerorelativo è diventato a pagamento: voi che fate?

Foto "Zerorelativo entra in Metafora" by Metafora AD Network -flickr
Foto “Zerorelativo entra in Metafora” by Metafora AD Network -flickr

Zerorelativo è il primo sito italiano di riciclo, riuso, baratto e scambi online. Nato nel 2006 è stato fino allo scorso anno un’alternativa gratuita ai siti di compravendita come Ebay ed era diventato una community di persone che, in nome della decrescita felice, scambiavano oggetti senza l’uso del denaro! Come potete vedere da questa foto di qualche anno fa, Zerorelativo adottava due slogan “Io non ho bisogno di denaro” e “…il tuo oggetto è la tua moneta“.

Con una email arrivata all’improvviso ai membri della Community, lo scorso Dicembre Zerorelativo ha fatto sapere che il sito diventava a pagamento, rimangiandosi gli slogan sul non bisogno di denaro, sugli oggetti che sono la nostra moneta e su tutte le pagine a favore del baratto, prima forma storica di scambio commerciale. Insomma, chi vuole restare nella Community deve pagare una cifra secca di 18€ annui, indipendentemente dal numero di scambi che effettua e che diventano 35€ in caso di iscritto sostenitore. Diciamocelo chiaramente: da una parte ci sono i principi, dall’altra i costi di manutenzione del servizio che pare abbiano costretto Zerorelativo a questa scelta davvero contraddittoria e incoerente con lo spirito originario del gruppo.

Quello che ha dato noia a diversi iscritti sono state le modalità  con cui è stata fatta l’operazione…

  • Si comunica la decisione all’improvviso per e-mail, senza tante discussioni ne’ alternative. Come quando WordPress ha messo la pubblicità sui blog come questo, si scopre che le tante belle parole sulle “community” svaniscono come la neve al sole. Quando entrano in ballo i soldi, la grande famiglia della community in rete si rivela per quello che in realtà è: un fornitore di un servizio e tanti utilizzatori che non sono altro che dei clienti-sudditi a quali viene detto: “O mangi la minestra o salti dalla finestra!”
  • Un sito che ha fatto del baratto e dello scambio la sua bandiera non ha pensato a forme differenti di pagamento del servizio. Poteva finanziarsi con dei banner pubblicitari che sono uggiosi ma almeno non richiedono agli utenti di metter mano al portafoglio. In alternativa poteva accettare pagamenti attraverso qualche oggetto di quelli che gli iscritti mettono in scambio. Io magari avrei pagato in barattoli di marmellata o pommarola fatta in casa… Oppure poteva pensare a metodi di pagamento alternativi come gli Scec o le monete virtuali che usano altri siti di scambio. Invece no, come direbbero a Roma, “Vonno proprio li sordi!
  • Si mette una cifra secca di 18€ annui che vale per tutti, in puro stile Fornero-Monti (cioè poco equo). Dopo il primo scambio devi pagare 18€, così chi fa uno o due scambi paga la stessa cifra di chi ne fa migliaia. Io ad esempio facevo mediamente due o tre scambi all’anno: succede così che pagherei di più il servizio, del valore degli oggetti che baratto (spesso libri vecchi o gadgets di pochissimo valore). A questo punto è più equo Ebay dove paghi una percentuale in proporzione quello che vendi o non paghi per niente se non usi il servizio.

Alla fine della storia ho chiesto alle persone con cui ho scambiato in passato che cosa avrebbero fatto e ho avuto diverse risposte: alcuni hanno pagato perchè apprezzano il servizio di Zerorelativo, qualcuno addirittura come sostenitore. Altri hanno cancellato l’account e sono migrati in altri siti di scambio, anche perchè qualcuno usa il baratto per difendersi dalla crisi scambiando ad esempio i vestiti dei bimbi e vorrebbe continuare a scambiare gratuitamente.  Io non ho ancora deciso e al momento sto informandomi sulle alternative in rete. Metto qui sotto le prime impressioni sui vari servizi che ho trovato in rete. C’è qualcuno con più esperienza del sottoscritto che mi può consigliare? Voi che fate?

Mie impressioni (opinabili) sui vari servizi che ho trovato.

SERVIZIO  PRO CONTRO
ZERORELATIVO.IT  Il primo e il più antico. Con tantissimi annunci e una comunità molto piacevole. Scambio sincrono*  A pagamento dopo il primo scambio: 18€ quota fissa annuale indipendentemente dal numero di scambi fatti. Server lento. Mancanza di scambi asincroni** con crediti o monete virtuali.
 E-BARTY.IT  Tantissimi annunci con scambio sincrono* e asincrono** (con moneta virtuale “barty”, eventualmente acquistabile). Il proprietario decide la valutazione in moneta virtuale. Uso di codice a barre e webcam per creare gli annunci.  Obbligo dell’uso del corriere Bartolini in caso di spedizione. I costi di spedizione potrebbero essere troppo alti per oggetti di scarso valore. L’unica alternativa è lo scambio a mano. O forse l’obbligo di usare Bartolini è aggirabile?
 REOOSE.COM  Community e numero di annunci abbastanza grande. Scambio asincrono** (con moneta virtuale “crediti” eventualmente acquistabili). Regalo di 5 “crediti” all’iscrizione e possibilità di guadagnare “crediti” gratuitamente tramite facebook o presentazione di amici. Sito e comunità sono molto  attenti alla solidarietà e al volontariato: i crediti si acquistano eventualmente tramite Banca Etica e volendo si possono devolvere ad Associazioni di Volontariato.  Solo scambio asincrono**, non è possibile fare scambi sincroni*. Il sito decide il valore in crediti dell’oggetto offerto. Il proprietario non può decidere il valore dei suoi oggetti e se ritiene che la valutazione fatta dal sito sia troppo bassa potrebbe non pubblicare l’annuncio. Alla fine c’è il rischio di trovare solo oggetti di scarso valore. Le categorie proposte a volte sono assurde: ad esempio trovo improponibile la categoria “Oggetti non funzionanti e collezionismo” (sarà che io sono collezionista e che gli oggetti della mia collezione non li vorrei mai  se rotti o non funzionanti)
 COSEINUTILI.IT  Community per annunci di scambio asincrono** di oggetti e di prestazioni di tempo (con moneta virtuale “crediti” non acquistabile). E’ l’unica che funziona anche come Banca del Tempo. Il proprietario decide la valutazione in moneta virtuale. Gratuita nel 2012-2013. Regalo di 30 “crediti” all’iscrizione e possibilità di guadagnare crediti con ogni feedback positivo ricevuto. Rivolto anche ai Gruppi d’Acquisto Solidale con sezione e programmi appositi.  Comunità abbastanza piccola e con pochi annunci. Non è possibile fare scambi  sincroni*. Diventerà a pagamento nel 2014: molto probabilmente dopo 3 scambi si pagherà una quota annua di 12€
 SWAPPYDO.COM  Annunci con scambio sincrono* e asincrono** (con moneta virtuale “swappydollars”, eventualmente acquistabile). Il proprietario decide la valutazione in moneta virtuale. Per ogni oggetto scambiato il sito regala 10 “swappydollars”  Comunità piccolissima e con pochissimi annunci. Alla data di oggi (25/1/2013) è stato pubblicato un solo annuncio dall’inizio del 2013 e i precedenti risalgono al 18/12/2012. Tutta una serie di servizi sono a pagamento in “swappydollars”: ad esempio in un annuncio la prima foto è gratuita le successive vanno pagate in  “swappydollars”. Il sito sembra poco aggiornato:  alla data di oggi (25/1/2013) ci sono ancora i banner con gli Auguri di Natale
 SOLOSCAMBIO.IT  Community abbastanza grande di scambio sincrono* con un bel numero di oggetti.  Si possono scambiare soltanto Libri, Dvd, CD, e Videogiochi. Mancano tutte le altre categorie, per cui alla fine è più comodo iscriversi ad un sito dove si può scambiare di tutto. Non si possono fare scambi asincroni**

* Scambio sincrono. Due persone si mettono d’accordo per scambiare due oggetti: ad esempio io do a Mario un libro e lui mi dà in cambio un DVD.

** Scambio asincrono. Una persona dà un oggetto ad un’altra in cambio di un corrispettivo in moneta virtuale che verrà usata per ottenere un nuovo oggetto da una terza persona: esempio io do a Mario un libro che mi dà in cambio un controvalore in moneta virtuale (10 crediti o barty o swappydollars), poi io uso il controvalore in moneta virtuale ricevuto da Mario per prendere un DVD da Luisa.

Operazione Oxy…. Depilate Dan Brown!

Foto "The Da Vinci Code ad" by vipeldo - flickr
Foto “The Da Vinci Code ad” by vipeldo – flickr

Credo che se vogliamo uscire da questa crisi e dalla schiavitù dei Pil, Spread, Bund e di tutte le altre sigle finanziar-bancarie-economiche, dobbiamo iniziare a fare piccoli,  anche piccolissimi gesti, verso un nuovo tipo di economia  più solidale e magari anche più creativa e meno legata al mondo del denaro…

In rete, un luogo molto interessante è zerorelativo.it, il sito gratuito dove si barattano gli oggetti senza far circolare soldi e dove oltre a fare simpatici affari si conoscono persone carine e gentili…

Come sapete sono un podista e spesso nei pacchi gara che ci vengono regalati all’iscrizione alle varie corse, trovo oggetti che non uso e che, quando ho  un po’ di tempo libero, metto su zerorelativo.it. Tempo fa in un pacco gara ho trovato una confezione di strisce depilatorie per  viso e bikini della Oxy che logicamente non adopero (se un giorno dovessi sostituire il mio rasoio elettrico è più facile che passi al tagliaerba piuttosto che a strisce o cerette 😉 ). Così l’altro giorno ho messo le strisce su zerorelativo.it dando il via… all’operazione Oxy!

Dopo pochi giorni mi contatta una ragazza che mi offre un libro dal suo nutritissimo elenco e così le mie strisce prendono il volo per Arezzo e ritornano a casa mia sottoforma di busta imbottita contenente il “Codice Da Vinci” di Dan Brown, romanzo che presto mi metterò a leggere!

Che dire? Missone Compiuta… Depilato Dan Brown e un pochino anche la Mondadori!

Ri..Gira il libro a Mani Tese.

Amour des livres...
foto "Amour des livres..." by celedreen - flickr

Oggi, Sabato 2 Ottobre Mani Tese organizza  il Ri Gira il Libro, giornata dedicata ai libri, alla lettura e al baratto che si terrà dalle 9.30 alle 18.30 c/o il  Cantiere delle Alternative di Manitese, via della Pieve 43/B Scandicci.

Basta portare quei libri che si desidera scambiare, ma attenzione! non si tratta di un semplice baratto bensì di uno scambio di storie, emozioni e opinioni. Ciascun partecipante al Ri Gira il Libro riceverà un piccolo diario di bordo da inserire nel libro con un piccolo commento/saluto per il futuro lettore. Sul diario di bordo verranno raccolte le testimonianze dei lettori del libro che, passando di mano in mano, arricchiranno il proprietario successivo  e così via…

I libri che da questa iniziativa si diffonderanno e viaggeranno verso luoghi diversi costituiranno una piccola BIBLIOETICA sempre riconoscibile grazie al diario di bordo. Tutta l’iniziativa è  realizzata dalla Cooperativa Riciclaggio e Solidarietà Firenze per incentivare il riuso e lo scambio di beni usati.

Per i bambini  ci saranno giochi e letture animate dalle ore 15.30 in poi ,mentre i ragazzi potranno scambiare non solo libri ma anche fumetti, figurine e altro ancora…

Iniziativa è tutta ad ingresso libero, ma è gradita un’offerta a sostegno del progetto MoJoCa (Movimiento Jovenes Callejeros) per il diritto all’istruzione per i ragazzi di strada di Citta del Guatemala. Ulteriori  informazioni sul progetto in questo articolo di Peacelink.

3a Fiera delle Economie Solidali

3a Fiera delle Economie Solidali
locandina 3a Fiera delle Economie Solidali dal sito di Equobaleno

Il prossimo fine settimana la frazione di Colonnata (Sesto Fiorentino – Fi) ospiterà la 3a Fiera delle Economie Solidali organizzata dal Circolo ARCI ”Unione Operaia di Colonnata”, dal Circolo ACLI di Colonnata, dall’Associazione e Gas Equobaleno,  e dal GAS Sesto. Le iniziative si svolgeranno presso i due circoli Arci e Acli, rispettivamente in Piazza Rapisardi e via Ginori.

Programma

Venerdì 1 Ottobre
Ore 21.00 Proiezione del film Fast food nation di R. Linklater. Introduzione di Marco Verdone, veterinario e omeopata.

Sabato 2 Ottobre

Ore 17.00 Inaugurazione Mostra fotografica “Paesaggi dell’anima” di Paolo Lasagni presso il Circolo ACLI di Colonnata

Ore 17.30 Proiezione del film ”Capitalism, a love story” di M. Moore. Introduzione di Riccardo Dugini, responsabile di Banca Etica.

Ore 20.00 Cena a Km Zero con prodotti locali e dei gruppi d’acquisto solidali
Menù:

  • Crostoni di cavoli e fettunta.
  • Vellutata di zucca gialla con crostini di pane.
  • Tortelli di patate con ragù di cinghiale (variante per vegetariani e bambini: tagliatelle al pomodoro).
  • Torte salate.
  • Degustazione di formaggi accompagnati con miele.
  • Insalata di stagione.
  • Cantuccini e vino del prete

Prezzo 18 euro, bambini 10 euro Prenotazioni: Silvia 3395691775 / Alfiero 3382136220

Domenica 3 Ottobre

Dalle ore 10.00 Fiera per le strade di Colonnata: mercatino produttori biologici e locali, associazioni, piccoli artigiani, riciclabito, pesca e baratto.

Alle ore 10.15 I GAS incontrano l’Amministrazione comunale dibattito pubblico sul consumo critico e sulla possibilità di realizzare un mercatino biologico a Sesto Fiorentino.

Dalle ore 15.00 Laboratori

  • L’orto sinergico (è necessaria la prenotazione a Simone Checcacci tel. 348 4797453 mail simonecheccacci@gmail.com, per questo laboratorio sarà richiesto un contributo di 5 euro).
  • Facciamoci il sapone.

Spazio bio benessere con Massaggio svedese e pranopratica, massaggio shiatsu.

Ore 16.30 Yoga della Risata, piazza San Romolo.

Musica popolare per le strade

Ore 17:00 dibattito  “Cibi standardizzati? no grazie! la bio-diversità come garanzia di un’alimentazione sana” con interventi di:

  • Prof. Duccio Cavalieri – D.ssa Carlotta De Filippo – Università di Firenze, microbiologi. Studiano le interazioni tra abitudini alimentari e salute.
  • Sig. Graziano Monogrammi – ristoratore che ricerca ingredienti sani per i suoi piatti, nella tradizione degli antichi sapori toscani.
  • Sig. Franco Pedrini – titolare di azienda agricola che ricerca antiche sementi, che le produzioni industriali hanno dimenticato.

Introduce e media: L. Bussani, Associazione Equobaleno.

Storia curiosa di un panettone (e di quello che ci sta dietro)…

Panettone al Cioccolato / Panettone with chocolate
foto "Panettone al Cioccolato / Panettone with chocolate" by unpodimondo - flickr

Quello che vedete in foto è un ottimo panettone al cioccolato che ho mangiato nelle ultime feste natalizie, ma la cosa curiosa che sta dietro a questo panettone è la storia che sto per raccontarvi…

In casa mia cerchiamo di evitare il più possibile il cibo industriale ma, ogni tanto (non molto spesso), ci capita di acquistare delle merendine. Così lo scorso settembre io, che conservo qualsiasi cosa, mi sono ritrovato con 13 punti della raccolta Ferrero 2009 dei quali non sapevo cosa farne: la raccolta stava finendo e i punti erano pochissimi per prendere qualsiasi cosa (credo che ci volessero almeno 40/50 punti per accedere ai premi più piccoli).

Qualsiasi altra persona avrebbe buttato tutto nella pattumiera, mentre io mi sono chiesto se i miei punti potevano essere utili a qualcun altro e se potevo ricavarci qualcosa. Scartata l’ipotesi di metterli su E-bay (abbastanza complicato e troppo esose le commissioni di E-bay e Paypal), ho optato per una soluzione vicina alle tematiche del riciclo, riuso, baratto etc…

Ho messo un annuncio per uno scambio sul sito di zerorelativo. Dopo poche ore ho ricevuto alcune proposte e alla fine mi sono messo d’accordo con un barter (così si chiamano coloro che scambiano su zerorelativo) della Basilicata… Sua moglie cercava disperatamente i punti Ferrero per  completare la raccolta e prendere un premio a cui ambiva, mentre anche lui aveva della “carta straccia”, ovvero due buoni spesa da 10€ cadauno della Despar che non poteva usare perchè il supermercato più vicino a casa sua distava circa 200 km…

Indovinate in quale catena ho comprato e con cosa ho pagato quel panettone, e poi un litro di latte, mezzo chilo di pane, un pezzo di formaggio, dei biscotti, della cioccolata, etc… etc…?

Grazie zerorelativo.

Regali di Natale inutili… che farne?

***

E’ appena passato Natale e tutti (chi più chi meno) hanno ricevuto dei regali. I parenti più prossimi, che  conoscono i vostri gusti,  vi avranno senza dubbio regalato qualcosa che vi piace ma sicuramente anche a voi sarà capitato di ricevere qualche regalo che per i vostri gusti è inutile se non addirittura orribile…

Anch’io ho avuto la mia razione di regali inutili che non sto ad elencarvi … ma cosa fare adesso con questi oggetti che sono entrati a casa nostra?

Escludiamo il riciclo come regali natalizi per il prossimo anno (non è elegante e poi potrebbe metterci in qualche situazione imbarazzante…). Prima di abbandonare questi oggetti nuovi nel cassonetto e contribuire così all’aumento della tassa dei rifiuti possiamo farci varie cose…

1) Riuso. Vedere se l’oggetto può essere riusato in casa per farci qualcos’altro, magari di creativo. La trapunta della zia può diventare la coperta di Fido, una pila di vecchi cd può diventare una lampada da arredo, etc… Se amate il bricolage potete trovare su internet anche le soluzioni più strampalate per riusare le cose…

2) Vendita. L’oggetto che per voi è bruttissimo per qualcun’altro può essere ricercato quindi, via alle vendite su Ebay… Se la cosa vi appassiona potete divertirvi e racimolare qualche eurino… Giuro che si riescono a vendere anche cose “impossibili”

3) Baratto. Sta tornando molto di moda, sia su internet (sito www.zerorelativo.it) sia fra amici e conoscenti. Ad esempio molti frequentatori dei Gruppi di acquisto solidale si scambiano cose e servizi senza usare denaro. Per i libri esiste ormai la famosa rete del book crossing che vi permette di scambiare i libri che avete già letto, fecendoli girare per tutta Italia.

4) Regalare. Potete regalare i vostri oggetti a gruppi di beneficenza e volontariato che rivendendoli potranno ricavare soldi da devolvere a missioni o paesi del terzo mondo. Mi vengono in mente Emmaus o Mani Tese che fanno queste cose stabilmente, ma ci sono anche tanti mercatini locali e pesche di beneficenza che riescono a racimolare qualcosa dai vostri “rifiuti”.

5) Discarica. Solo a questo punto, se proprio i vostri oggetti fanno schifo all’universo mondo, potete buttarli in discarica facendo sempre la raccolta differenziata…

Ho scoperto grazie ad internet che queste operazioni, che per il sottoscritto sono semplici regole di buon senso, si chiamano in realtà space clearing e fanno parte di una branca del feng-shui. Liberarsi degli oggetti superflui e inutili servirebbe a far ordine in casa e anche nella mente, mentre liberare spazio in casa dovrebbe anche predisporre in modo positivo per il futuro… sarà vero?

*** foto “Cadeaux de Noël” by Céline Aussourd – flickr