Domani, la notte europea dei musei 2016.

Villa Medicea La Petraia - Foto by unpodimondo
Villa Medicea La Petraia – Foto by unpodimondo

Domani Sabato 21 maggio 2015 torna la Notte dei Musei. Moltissimi musei statali e di enti locali saranno aperti dalle ore 19.00 alle 24.00 col biglietto al prezzo simbolico di 1€, (quelli che normalmente sono ad ingresso gratuito resteranno gratuiti anche di notte).

Questi sono i musei aperti in Toscana

  • Firenze – Galleria degli Uffizi – ore 19.00 – 22.00
  • Firenze – Galleria dell’Accademia – ore 19.00 – 22.00
  • Firenze – Opificio delle Pietre Dure – ore 20.00 – 23.00
  • Firenze – Museo San Marco ore 20:00 – 23:00 – Concerto degli allievi del Conservatorio Cherubini di Firenze.
  • Firenze – Museo Archeologico – ore 20:00 – 23:00
  • Firenze – Cenacolo di Andrea del Sarto – ore 20:00 – 23:00
  • Firenze – Villa medicea della Petraia – ore 19:00 – 22:00 – Visite guidate (la foto in alto si riferisce alla mia visita a questa villa dello scorso anno – qui il post)
  • Arezzo – Museo Nazionale di Arte medievale e moderna – ore 20:00 – 23:00
  • Arezzo – Museo Archeologico Nazionale – ore 19:30 – 22:30
  • Arezzo – “Museo Musicale” a cura delle classi di musica da camera del Liceo Musicale “F. Petrarca”
  • Poggio a Caiano (Po) -Villa Medicea – ore 19:00 – 22:00 – Concerti di musiche per organo di autori pistoiesi e fiorentini del Settecento del prof. Francesco Giannoni e della Scuola di musica di Poggio a Caiano “L’Ottava Nota”
  • Calci (Pi) – Museo nazionale della Certosa di Calci – ore 19:30 – 22:30 – Conferenza “La Farmacia della Certosa di Calci: erbe, droghe e medicamenti”.
  • Cerreto Guidi (Fi) – Villa Medicea di Cerreto Guidi – ore 20:00 – 23:00 Concerto dell’Insieme di Archi dell’Accademia Musicale di San Miniato Basso
  • Lucca – Pinacoteca nazionale di Palazzo Mansi – ore 19:30 – 22:30 -Alle 19:30 Concerto per organo del maestro Sergio Chierici su musiche di Bernardo Pasquini.
  • Monsummano Terme (Pt) – Museo di Casa Giusti – ore 19:00 – 22:00 Concerto degli allievi della Scuola di Musica di Montecatini
  • Pisa – Museo Nazionale di San Matteo – ore 20:00 – 23:00
  • Pisa – Museo di Palazzo Reale – ore 20:00 – 23:00 Concerto “Arte e Musica a corte” in collaborazione con i Du’ note, i violinisti Camilla Bonanini e Paolo Cimino
  • Portoferraio (Li) – Museo Nazionale delle Residenze napoleoniche – Villa di San Martino e Palazzina dei Mulini – ore 19:30 – 22:30
  • Siena – Pinacoteca nazionale – ore 19:30 – 22:30 – Visite guidate
  • Ansedonia – Cosa (Gr) -Museo archeologico nazionale di Cosa – ore 19:00 – 22:00
  • Chiusi (Si) – Museo archeologico nazionale di Chiusi – ore 20:00 – 23:00
  • Fiesole (Fi) – Museo Civico Archeologico e Museo Bandini – ore 19:00 – 23:00.  Visite guidate.
  • Prato – Museo di Palazzo Pretorio – ore 21.00 -24.00 – Proiezioni documentari sugli Etruschi
  • Borgo San Lorenzo (Fi) – Villa Pecori Giraldi – Museo Manifattura Chini – ore 21.00 – 23.00
  • Lastra a Signa (Fi) – Villa Caruso Bellosguardo – ore 21.15 – Nel buio fra le statue del parco – Visita del parco con torce elettriche nel buio…
  • Roselle (Gr) – Area Archeologica – ore 19.00 – 22.00
  • Carmignano (Po) – Area archeologica di Montefortini – ore 20.00 – 23.00

Per le iniziative nel resto d’Italia vi rimando alla pagina apposita sul sito del Ministero dei Beni culturali anche se vi consiglio di controllare la stampa e siti internet locali  perchè spesso gli orari differiscono da zona a zona e non è detto che sia tutto aggiornato sul sito del Ministero e che manchi qualche piccolo museo…

La Notte dei Musei a Villa La Petraia.

Nel precedente post vi avevo segnalato la Notte dei Musei. Con mia moglie siamo stati a visitare la Villa Medicea La Petraia ed è stata un’esperienza molto suggestiva. La villa e il Parco li avevamo già visitati anni fa di giorno ma vederli di notte (soprattutto il Salone delle Feste) è stata tutta un’altra cosa. Logicamente il parco era chiuso ma già avvicinandosi alla villa abbiamo scorto con piacere il brillare delle lucciole nel buio della zona del parco all’inglese, mentre dal lato principale della villa abbiamo ammirato il Panorama di Firenze di notte.

La villa è allo stesso tempo una villa medicea del Seicento e una residenza Sabauda in quanto al tempo di Firenze capitale era la villa della Bella Rosina e perciò di fatto la residenza privata del re Vittorio Emanuele II (mentre quella pubblica era Palazzo Pitti). Per una dettagliata descrizione delle opere d’arte vi rimando alla voce della Villa su Wikipedia, qui metto alcune fra le cose più suggestive… contando di tornarci di giorno per visitare anche il Parco…

  • Il Salone delle feste. Era originariamente il cortile della villa che fu affrescato tra la fine del 1500 e la metà del 1600 da Cosimo Daddi e dal Volterrano con scene dedicate ai fasti medicei. Sotto i  Savoia fu coperto da un tetto in ferro e vetro e trasformato in Salone delle Feste. E’ stato suggestivo vederlo illuminato, non dal sole, ma dal bellissimo lampadario in cristallo.
  • Le stanze sabaude. La sala da pranzo, la camera della Bella Rosina, la sala della musica e la sala giochi… con tavoli da biliardo, giochi da casinò e soprattutto quello che può essere considerato come il primo flipper della storia.
  • Gli originali delle statue che ornavano le fontane di Villa La Petraia e dell’adiacente Villa di Castello, ovvero la Venere-Fiorenza del Giambologna,  Ercole e Anteo dell’Ammannati e i puttini del Tribolo e di Pierino Da Vinci.
  • Le 14 lunette con le vedute delle ville medicee di Giusto Utens di inizio 1600 qui riunite e collocate in un nuovo allestimento nel 2014. Le lunette, famose perchè riprodotte in molte cartoline, sono caratterizzate dalla prospettiva “a volo di uccello”, quasi che Utens avesse fatto una foto usando un moderno drone.
  • La collezione di orologi di Vittorio Emanuele II, funzionanti ma tutti fermi dopo che l’ultimo dipendente che li sapeva lubrificare e riparare è andato in pensione. 😦

Prima di lasciarvi alle foto metto alcune indicazioni per chi volesse visitare la villa e il parco:

La villa si trova in Via della Petraia 40 nella zona nord-ovest di Firenze ai confini col Comune di Sesto Fiorentino. Per arrivarci con i mezzi pubblici bisogna prendere i Bus 2 oppure 28 dalla Stazione di Santa Maria Novella scendendo alla fermata “Sestese 3” (la villa è a circa 1 km di distanza… in salita).

L’ingresso alla Villa e al Parco sono gratuiti e l’orario di apertura è dalle 8.15 al tramonto (16.30 Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio – 17.30 Marzo -18.30 Aprile, Maggio, Settembre, Ottobre – 19.30 Giugno, Luglio, Agosto). Chiusa il 2° e 3° Lunedì del mese, Natale, Capodanno e il 1° Maggio. Le visite gratuite alla villa sono soltanto guidate e partono ogni ora dalle 8.30.

A pochi passi da Villa la Petraia è possibile visitare negli stessi orari anche il Giardino della Villa Medicea di Castello. Altre ville in zona (La Quiete, Castello e Corsini) sono accessibili con orari ridotti oppure soltanto in occasione di aperture straordinarie.

Foto (altre foto le troverete fra qualche giorno sulla mia pagina di Flickr)

Torna la notte dei musei.

Domani Sabato 16 maggio 2015 torna la Notte dei Musei. Moltissimi musei statali saranno aperti dalle ore 20.00 alle 24.00 col biglietto al prezzo simbolico di 1€, (quelli che normalmente sono ad ingresso gratuito resteranno gratuiti anche di notte).

A Firenze e provincia  saranno aperti i seguenti Musei, dalle 19.00 alle 23.00

  • Galleria degli Uffizi (ingresso 1€)
  • Museo del Bargello (ingresso 1€)
  • Museo di San Marco (ingresso 1€) Sarà visibile anche la Sala delle Greche per gruppi di massimo 15 persone, ogni 15 minuti, dalle 19.15 alle 22.15
  • Cenacolo di Andrea del Sarto (ingresso gratuito)
  • Villa Medicea di Petraia (ingresso gratuito)
  • Villa Medicea di Cerreto Guidi (ingresso gratuito)

Per le iniziative nel resto d’Italia vi rimando alla pagina apposita sul sito del Ministero dei Beni culturali anche se vi consiglio di controllare la stampa locale perchè spesso gli orari differiscono da zona a zona e non è detto che sia tutto aggiornato sul sito del Ministero…

Logicamente, per chi non apprezzasse l’iniziativa, rimane il divano con l’alternativa tra “Amici” di Maria De Filippi e “Senza Parole” di Antonella Clerici. 😉

Ok il prezzo è giusto.

Foto
Foto “Money” by 401(K) 2012 – flickr

Riguardo all’ultimo post su Flora Firenze, all’interno del commento che ha lasciato Francesco del blog SaldiMentali, c’è questa frase che mi ha particolarmente colpito: […] Di solito sono contrario agli ingressi gratuiti, perché rischiano di dare una cattiva impressione e svalutare i contenuti […] Premettendo che nel caso specifico di FloraFirenze non chiedevo l’ingresso gratuito, ma semplicemente un biglietto ad un prezzo ragionevole, vorrei fare una riflessione più generale su questa affermazione.

Siamo così immersi in questa cultura turbocapitalista che ogni cosa e ogni persona devono avere per forza un prezzo e se talvolta sono gratis ne ricaviamo, subito e  a prescindere, una cattiva impressione e le consideriamo svalutate. Vi faccio due banali esempi di come questo atteggiamento sia così radicato nella mentalità dell’italiano medio:

Come alcuni sanno lavoro in un Centro Elaborazione Dati che supporta circa 300 dipendenti. Montiamo su tutti i pc le suite per ufficio opensource Libreoffice e/o Openoffice, usate ormai da diversi anni e perciò già testate ampiamente. Eppure c’è sempre qualcuno che non si fida e pretende di avere Microsoft Office perchè “se è a pagamento sarà sicuramente meglio”… In questi casi, visto che ci avanzano delle vecchie multilicenze di Office 2000, gli montiamo questa versione e così l’impiegato “furbo” se va via contento di aver rinunciato all’ultima e aggiornata versione di Libreoffice per avere in cambio una suite Office: a pagamento, ma del 1999.

Nei giorni scorsi ho pubblicato la ricetta della frittata con i fiori d’acacia. Conosco delle persone che se proponessi loro di andare a raccogliere i fiori d’acacia o le erbe di campo per farsi la frittata mi guarderebbero storto ma se, lo stesso piatto, magari chiamato “Omelette aux fleurs d’acacia con riduzione di balsamico” lo trovassero nel menù di Eataly o di qualche ristorante stellato, sarebbero disposti a pagarlo come e più di una bistecca…

Per non parlare poi del prezzo delle persone: basta sfogliare le pagine di un giornale per capire che merita più attenzione la distorsione della caviglia di un giocatore di calcio piuttosto che 700 morti in un battello in fondo al mare.

Insomma, ci hanno così lavato il cervello che non sappiamo più distinguere la differenza fra “prezzo” e “valore” e non ci accorgiamo che a volte ci sono cose pompate dalla pubblicità  con un prezzo altissimo ma che non valgono niente e cose che non costano niente, ma valgono tanto, come osservare un tramonto sul mare  o stare distesi su un prato sulle Dolomiti… E se qualcuno ci fa un regalo o un piacere gratis siamo così prevenuti che pensiamo subito che lo faccia con un secondo fine o che abbia un tornaconto. Proprio non ci riesce pensare che qualcuno, magari nel tempo libero,  provi soddisfazione nell’aiutare i suoi simili, nel vedere il sorriso di qualcuno a cui ha risolto un problema o a cui  ha semplicemente detto “Buongiorno”.

Diceva nell’Ottocento uno che se ne intendeva:

Le persone oggigiorno conoscono il prezzo di ogni cosa e il valore di niente.

Oscar Wilde (scrittore 1854 -1900)

p.s. Come sapete la prima Domenica del mese nei Musei statali non si paga il biglietto. So che la tentazione è alta ma per favore non andateci. Per colpa vostra il “David” di Michelangelo e la “Venere” di Botticelli quel giorno lì verrebbero svalutati… “La vergine delle Rocce” di Leonardo e i “Girasoli” di Van Gogh invece non valgono un fico secco: sono alla National Gallery di Londra e lì si entra gratis sempre.

Flora Firenze ha fatto… FLOP!

Al Parco delle Cascine di Firenze è in corso la prima edizione di “Flora Firenze” una mega mostra mercato di Piante e Fiori  dal sottotitolo pomposo “La Natura diventa arte”. Secondo le esagerazioni di alcuni giornali locali avrebbe dovuto essere la risposta floreale e fiorentina nientemeno che all’Expo di Milano e invece sembra che stia diventando un colossale flop. Eppure avevano fatto di tutto per fare le cose in grande: manifesti e pubblicità in ogni luogo e poi la location dell’Ex Ippodromo delle Mulina, che doveva rilanciare il progetto de “Le Grandi Cascine”, voluto dall’ex sindaco Matteo Renzi e proseguito dal successore Dario Nardella. Io, che per i miei allenamenti frequento il Parco almeno due o tre volte a settimana, ho visto nei mesi scorsi il terreno incolto e abbandonato dell’ippodromo trasformarsi in un giardino dove da un giorno all’altro sbucava un palmeto da una parte e un baobab dall’altra. L’inaugurazione, in pompa magna e con tutta la stampa, è avvenuta addirittura alla presenza della first lady Agnese Renzi che, secondo il mio modesto parere, si sforza tanto per imitare Michelle Obama, ma purtroppo con risultati davvero scarsi…

E invece i fiorentini la mostra non se la sono filata per niente, come potete vedere dalle foto alla fine del post, scattate nel tardo pomeriggio di Mercoledì 6 Maggio 2015. Ingresso e biglietterie deserte, navette semivuote e persino pochissime presenze ai banchini nei vialetti all’esterno alla mostra…

Forse i fiorentini non amano il Parco delle Cascine? Nemmeno per sogno… il parco è frequentatissimo tutta la settimana e soprattutto nel weekend tanto che gli eventi che vi si organizzano sono sempre affollati. Nelle ultime settimane hanno fatto il pieno di visitatori i Giochi di Carnasciale del 4-6 Aprile, (torneo di giochi medievali con tanto di disfida a cavallo),  lo Streeat Foodtruck Festival del 10-12 Aprile (un’ora di coda solo per comprare un panino) e pure il villaggio della Bicicletta in occasione della Gran Fondo Firenze (19 Aprile), preso d’assalto da adulti e bambini…

Allora i fiorentini non amano i fiori?  Eppure dal 25 Aprile al 1° Maggio hanno affollato la tradizionale Mostra Mercato Primaverile di piante e fiori organizzata dalla Società Toscana di Orticultura. Ci sono stato anch’io e c’era una tale ressa che talvolta i banchi rimanevano senza piante (io ad esempio non sono riuscito a comprare le piante di Goji). E anche Botanica, la mostra di Piante e fiori nella villa del tenore Enrico Caruso a Lastra a Signa del 19/4, fu presa d’assalto nonostante il tempo inclemente e il vento freddo, tanto che io e mia moglie ci andammo col piumino e col cappotto… Per non parlare delle tante fiere dei fiori che si tengono in tutti i Comuni della Provincia…

Non sarà mai, per caso, che i fiorentini non si sono fatti abbindolare dal costo particolarmente esoso del biglietto, di ben 20€? E che magari anche i biglietti ridotti (fra i 15 e i 17€) sono comunque troppo cari? Fate da soli il conto di quanto avrebbero speso due o tre persone per entrare… E poi, se uno spende così tanti soldi per l’ingresso, quanti pensate che possa spenderne per acquistare le pianticelle da portarsi a casa?

Biglietti di ingresso per le varie Manifestazioni primaverili e per i giardini fiorentini:

  • Giochi di Carnasciale – INGRESSO GRATUITO
  • Streeat Foodtruck Festival – INGRESSO GRATUITO
  • Villaggio della bici alla Gran Fondo Firenze – INGRESSO GRATUITO
  • Mostra Mercato Primaverile di piante e fiori all’Orticultura  – INGRESSO GRATUITO
  • 58° concorso internazionale dell’Iris – Giardino dell’Iris Piazzale Michelangelo – INGRESSO GRATUITO
  • Giardino delle Rose – Piazzale Michelangelo (1000 varietà botaniche tra cui 350 rose antiche + statue di Folon)  – INGRESSO GRATUITO
  • Botanica,  mostra mercato di Piante a Villa Caruso Bellosguardo a Lastra a Signa – Ingresso Intero 3,00€
  • Orto Botanico di Firenze – Ingresso Intero 3,00€
  • Mostra internazionale dell’Artigianato Firenze – Ingresso Intero 6,00€ – ridotto 4,00€
  • Giardino di Boboli – Firenze – Ingresso Intero 7,00€ – ridotto 3,50€ – INGRESSO GRATUITO per i residenti a Firenze e la prima domenica del mese
  • Museo degli Uffizi (dove davvero la Natura diventa arte, come nella Primavera del Botticelli) Ingresso Intero 8,00€ – ridotto 4,00€ – INGRESSO GRATUITO  la prima domenica del mese
  • Flora Firenze – Ingresso Intero 20,00€ – ridotti da 15,00 a 17,00€

E’ sufficiente come spiegazione del flop? Si chiama legge della domanda e dell’offerta….

Le foto sono state scattate intorno alle 18.00 di Mercoledì 6/5/2015, …logicamente dall’esterno della Mostra.

(anche per esse vige la licenza Creative Commons di tutto il blog)

Aggiornamento del 12/05/2014

Se ne sono accorti anche al Corriere fiorentino il 9/5/2014 e m’hanno pure copiato il titolo del post…(io l’ho fatto due giorni prima il post)   “Alle Cascine il flop di FloraFirenze

Le Domus Romane di Palazzo Valentini.

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Foto “Library.I Love It! Meeting in Rome” by Tuomo Lindfors – flickr

Come vi ho accennato, durante le scorse ferie siamo stati a Roma e fra tutte le cose che abbiamo visto vorrei segnalarvi le Domus Romane di Palazzo Valentini. Luca, il proprietario del Bed & Breakfast dove alloggiavamo, ce l’aveva detto: «Prima di vedere qualsiasi rovina della Roma antica, andate a vedere le Domus Romane. Dopo ammirerete tutto con occhi diversi e maggiore consapevolezza.» Sul momento pensavamo che esagerasse ma ci siamo fidati e alla fine dobbiamo ammettere che aveva ragione!

Palazzo Valentini è il palazzo della Provincia di Roma che si trova in via IV Novembre 119/a, giusto accanto a Piazza Venezia. Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un paio di domus patrizie comprendenti le abitazioni e un impianto termale con tanto di palestra, oltre ad altre zone più recenti che vanno dal medioevo fino ad un bunker della seconda guerra mondiale nel quale arriveremo alla fine del percorso, con affaccio davanti alla colonna traiana.

A rendere particolari le Domus Romane di Palazzo Valentini è la visita guidata multimediale con tanto di effetti speciali e ricostruzioni 3d. In pratica si viene portati nel sottosuolo del Palazzo dove cammineremo in stanze semibuie su un pavimento di vetro, proprio sopra alle rovine. La voce di Piero Angela descriverà le varie stanze e giochi di luce ed effetti speciali illumineranno le rovine sotto i nostri piedi e un po’ alla volta le ricostruiranno come erano ai tempi degli antichi romani. E’ una specie di viaggio nel tempo affascinante e fatto molto bene: in tanti musei che ho visitato in Europa non ho mai visto niente di simile. Assomiglia un po’ ai “Son et lumière” in uso in Francia ma è molto più coinvolgente e più informativo. Anche mia moglie, che quando vede in tv Alberto e Piero Angela cambia subito canale, ha dovuto ammettere che la visita è stata molto bella.

Le visite durano quasi 1 ora e mezzo e vanno prenotate perchè alcuni spazi sono ristretti e quindi i gruppi non possono essere numerosi (noi l’abbiamo prenotata la sera prima per il giorno dopo).

All’interno non si possono fare ne’ foto e nemmeno video, per cui vi ho messo una delle poche foto che ho trovato su Flickr. A dire il vero se andate su youtube potete trovare diversi filmati sulle Domus Romane, tra cui un bel servizio di Superquark di 16 minuti. Anche se i video non trasmettono le stesse emozioni di essere sul posto, se avete intenzione di andare a visitare Palazzo Valentini, non guardateli per non rovinarvi la sorpresa… Sarebbe come andare a vedere un giallo sapendo già chi è l’assassino!

Il sito ufficiale di Palazzo Valentini

(da questo sito è anche possibile prenotare le visite in italiano, francese e/o inglese)

Aggiornamento del 5 Settembre 2014

A quanto pare non sono l’unico ad essersi entusiasmato davanti alle Domus Romane. Secondo quanto riporta “Il Fatto quotidiano” le Domus Romane risultano come 1° attrazione della Capitale nella classifica delle Top 25 Destinations World di Tripadvisor. Non solo: sono  anche al 3° posto nella classifica di Tripadvisor fra le attrazioni turistiche a Roma. Questa classifica vede al 1° posto San Paolo Fuori Le Mura, al 2° posto San Giovanni in Laterano a cui seguono altre basiliche, tutte ad ingresso gratuito. Le domus romane, al terzo posto di questa classifica sono il primo sito a pagamento fra tutte le attrazioni romane a cui segue, come 2° luogo a pagamento il Colosseo (7° in classifica generale) il che significa che chi ha visitato le Domus romane ritiene di aver speso bene i suoi soldi…

Fumetti, compleanni… e mostre relative.

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Foto “Mafalda dice” by :Antonio – flickr

Quest’anno due star del fumetto compiono gli anni e saranno oggetto di mostre ed eventi. Mafalda, la bambina terribile  di Quino, il prossimo 29 Settembre compirà 50 anni, mentre Lupo Alberto di Silver, lo scorso febbraio ha spento 40 candeline…

A Bologna oggi si chiude l’esposizione su Mafalda presso la fiera del libro dei ragazzi, mentre un’altra mostra è in corso a Napoli al Castel dell’Ovo fino a prossimo 13 Maggio. Mafalda dovrebbe poi essere presente sia al Salone del libro di Torino di Maggio che al Festivaletteratura di Mantova di Settembre. Per le date precise e per altre iniziative vi rimando a questo link sul sito ufficiale di Quino. Per l’occasione, tutte le  strisce di Mafalda sono state raccolte in una nuova edizione pubblicata dall’editore Salani.

Lupo Alberto è già ospite al Castel dell’Ovo di Napoli insieme a Mafalda fino al 13 Maggio, poi la mostra farà un tour con le seguenti date

  • 28 marzo – 1 giugno MILANO WoW Spazio Fumetto
  • 15 aprile – 2 novembre VOGOGNA (Vb) Castello
  • 1- 4 maggio NAPOLI Comicon
  • 10 – 11 maggio ALBISSOLA Comics
  • 10 maggio – 22 giugno MAROSTICA Castello Inferiore
  • 7 – 8 giugno ROVIGO Comics
  • 13 giugno – 3 agosto (prorogabile) CATANIA Borghetto Europa
  • 12 luglio – 3 agosto FANO Cittadella del Carnevale
  • 5 settembre – 26 ottobre CAGLIARI Hostel Marina
  • settembre – ottobre UDINE Visionario
  • 31 ottobre – 3 novembre LUCCA Comics & Games
  • novembre – dicembre TORINO Il Piccolo Cinema
  • 12 dicembre 2014 – 21 febbraio 2015 CORREGGIO Palazzo dei Principi

Per gli aggiornamenti su date e luoghi vi rimando alla pagina apposita sul sito ufficiale di Lupo Alberto.

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Foto “Napoli COmicon: Lupo Alberto” by Debris2008 – flickr

Villa Caruso Bellosguardo (seconda parte – gli interni)

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Nello scorso post vi ho raccontato l’esterno di  Villa Caruso Bellosguardo. Oggi vi presento gli interni della Villa, col Museo Enrico Caruso (unico museo in Italia dedicato al tenore napoletano) e le mostre attualmente in corso…

La Villa, sorta a fine Cinquecento e ristrutturata nel periodo Barocco è composta da due edifici, collegati da un corridoio porticato creato nell’ultima ristrutturazione effettuata ad inizio Novecento da Enrico Caruso. I due edifici rispecchiano l’uso che è stato fatto nei secoli della villa: uno era  la residenza nobiliare dei proprietari, mentre l’altro era la fattoria che gestiva le proprietà terriere che facevano capo alla villa.

La storia narra che Enrico Caruso e la convivente Ada Giachetti, innamorati del luogo, comprarono la villa nel 1906 e la ristrutturarono facendola diventare residenza del tenore in Italia fino alla morte nel 1921. Come nelle migliori soap opera, la Giachetti, annoiata dalle assenze di Caruso, sempre in tornée per il mondo, si fece l’autista come amante e fuggì con lui… (qui un articolo sulle donne di Caruso). In compenso la ristrutturazione della villa, effettuata in un periodo di profonda crisi economica per la zona, dette lavoro agli abitanti di Lastra a Signa che riconoscenti regalarono al tenore il monumento con la colonna che si trova appena fuori dalla Villa. Si narra che i contadini nella pianura ai piedi della collina di Bellosguardo, come forma di rispetto,  smettessero di lavorare quando il tenore cantava…

Allo stato attuale la fattoria ospita un Museo dedicato al vino, all’enologia e alla civiltà contadina con pezzi della stessa fattoria e della raccolta “Lazzeri” proveniente dal Consorzio del Chianti. Il museo è attualmente in fase di ristrutturazione e catalogazione e viene aperto soltanto in occasioni particolari (ad esempio il prossimo week-end per la manifestazione Zafferano, sapori e saperi).

La villa invece è così organizzata: al piano terra e nel corridoio che unisce i due edifici ospita una trattoria, il bookshop del museo, una sala da concerti e altre sale (tra cui la ex-cappella) che ospitano mostre temporanee. La cappella in questo periodo ospita una mostra dedicata al centenario della nascita del Baritono Gino Bechi con costumi, oggetti di scena e locandine (ingresso gratuito – chiusura il 27/10/2013), mentre in un’altra ala è ospitata una mostra di cartoline della Russia dalla collezione che aveva raccolto Enrico Caruso tra il 1899 e il 1900 (aperta fino al 28/2/2014 ingresso gratuito con biglietto del Museo).

Il primo piano, a cui si accede per una bellissima scala in pietra serena, ospita il Museo Enrico Caruso (ingresso 5€ ridotto 4€ – audioguida gratuita) con 9 sale dedicate alla musica, alla famiglia, alle arti e alle tournée di Enrico Caruso. Locandine, dischi, quadri e fotografie che raffigurano Caruso e la Giachetti: se siete amanti dell’opera potrete perdervi tra le centinaia di cimeli e curiosità, altrimenti sarà comunque un simpatico spaccato sulla vita e la cultura tra fine ottocento ed inizio novecento…

Link

Vi lascio con qualche foto scattata nel museo… alcune sono scure perchè fatte tutte senza flash e leggermente di nascosto… (gli addetti non vorrebbero ma se non usi il flash chiudono un occhio)

Museo Enrico Caruso

Sala dei grammofoni e dei dischi incisi da Caruso

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Museo Enrico Caruso

Kimono indossato da Enrico Caruso nell’opera Iris al Metropolitan Opera House di New York nel 1907

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Museo Enrico Caruso

Costume di Enrico Caruso per l’opera i Pagliacci di Leoncavallo

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Museo Enrico Caruso

Uno dei tanti cimeli di Caruso

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Sala dei concerti

Il costume di Caruso per il Boris Gudonov di Musorgskij

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Sala dei concerti

Una delle vetrine

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Mostra sul baritono Gino Bechi

Oggetti di scena

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Mostra sul baritono Gino Bechi

Spartito del Rigoletto

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Foto “Villa Caruo Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Mostra sul baritono Gino Bechi

Costume da Rigoletto

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Foto “Villa Caruso Bellosguardo” by unpodimondo – flickr

Ulteriori foto sono visibili sulla mia pagina su Flickr

Altrofest: un festival altro a Le Piagge

Locandina dal sito di Altrofest
Locandina dal sito di Altrofest

Fra i tanti eventi che affollano questo primo week end di Settembre vi voglio segnalare, Altrofest il festival che si tiene oggi e domani a Le Piagge, in quella che (in tutti i sensi) è considerata come l’estrema periferia di Firenze… Vi metto sotto la presentazione e  il programma del Festival, entrambe tratti dal sito ufficiale dell’evento. Ricordo che tutte le attività e i concerti sono gratuiti

Altrofest parlerà di economia alternativa, consumo critico, creatività, cultura e convivialità, osservati dalla prospettiva della periferia.

La periferia, che è il cuore del progetto Altrofest, non è da considerarsi solamente un luogo geografico: periferia è anche ciò che è delocalizzato rispetto al centro delle città ma anche tutto ciò che resta ai margini, e che dai margini cerca di costruire alternative attraverso la creatività, tessendo reti di relazione, vivendo il territorio e le persone che lo abitano come risorse, per costruire comunità (r)esistenti e abitare la diversità.

A partire da un luogo simbolo per la città di Firenze come il quartiere de Le Piagge, periferia sia geografica che sociale, e coinvolgendo la città di Firenze e non, all’insegna della creatività e della convivialità, del senso dell’altro e dell’incontro, della tutela dell’ambiente e della molteplicità del reale, in un’ottica di condivisione comunitaria di tutte quelle buone pratiche che incidono, a partire dal gesto quotidiano del singolo, sul miglioramento della qualità della vita della  collettività.

7 SETTEMBRE

  • 10.00 Apertura mercato bio dei fornitori dei GAS, piccoli artigiani e associazionismo apertura delle mostre fotografiche “scatti ciclabili” di Giulia Berardi “Lente letture” di Leonardo Parpagnoli
  • 11.00 Laboratorio di Yoga per famiglie a cura di Lorenzo Montagnani / Laboratorio “Mani in pasta”- la pasta fatta in casa a cura di Nedo Nardi
  • 12.00 Aperitivo musicale con Nicola Corti
  • 13.00 Pranzo semplice: pasta fresca e insalate miste
  • 15.00 Sfilata di abiti riciclati – a cura di Cooperativa Il Cerro e atelier “Qualcosa è cambiato”
  • Apertura Biblioteca vivente – un progetto contro gli stereotipi a cura di Lorenzo Montagnani
  • 16.00 Animazione di strada con il Ludobus Celè / Laboratorio sul riciclaggio di abiti a cura di atelier “qualcosa è cambiato”
  • 16.30 Gioco sulla moneta locale “l’isola dei naufraghi” a cura di Mag Firenze / A seguire: presentazione della Rete di beni e servizi del Fondo Etico e Sociale
  • 17.00 Laboratorio di poesia “Confini” a cura di Alessandro Scarpellini
  • 17.00 Giocando Insieme – giochi di gruppo per adulti e bambini a cura dell’Associazione Sottoteatro
  • 17.30-19,00 Laboratorio per bambini: rificolone e lanterne a cura di Lisa Massei
  • 18.00 Presentazione del libro-laboratorio: “100 modi per cambiare vita ed essere felici” di Alfredo Meschi
  • 19.00 Aspettando la cena… sketches teatrali itineranti a cura di gruppo teatrale MalD’Estro
  • 20.00 CENA a COLORI
  • 21.00  Proiezione del mediometraggio realizzato dal gruppo Ragazzi in cammino e da Luca Galassi
  • 21.30 Camillas in concerto + guests
  • In chiusura: Proiezioni “fuori diritti” a cura di Cinecittà Cineclub

8 SETTEMBRE

tratto dal sito di Altrofest e dalla pagina Facebook di Altrofest

E visto che il Festival si conclude col concerto di Bobo Rondelli vi lascio con un bel video live e vi ricordo che Bobo ha messo in palio una delle sue chitarre per una lotteria che finanzierà gli organizzatori del Festival

Cose da fare al mare (senza andare al mare)

Foto "Greetings from Talamone" by Miss Cartier  - flickr
Foto “Greetings from Talamone” by Miss Cartier – flickr

Odio il mare… Forse l’espressione è un po’ troppo  forte. Diciamo che non mi piace la vita di mare: la spiaggia, i lettini, gli ombrelloni, stendersi al sole,  la crema abbronzante, i racchettoni, i mazzi di carte etc… etc… Non è questione di località; potete portarmi in qualsiasi posto: in Sardegna come a Riccione, ai Caraibi, alle Maldive o a Viareggio. Io dopo tre giorni di vita di spiaggia sclero. A parte una nuotata di una mezz’oretta al giorno (fattibile anche in piscina) tutto il resto è noia.

Se fosse per me gli stabilimenti balneari potrebbero chiudere i battenti e le ferie ruoterebbero tra trekking in alta montagna e viaggi in città d’arte… Ma siccome in famiglia dobbiamo fare dei compromessi, le nostre ferie si dividono sempre fra una settimana al mare e una in città d’arte o in montagna…

E così, dopo una ultraventennale esperienza, posso dire di essere diventato uno dei maggiori specialisti di Cose da fare al mare (senza andare al mare)…

Intanto si sceglie una località (e una settimana) che ospiti qualche evento significativo: raduni di aquilonisti, di mongolfiere, campionati mondiali di castelli di sabbia, fiere del libro, tornei di qualsiasi sport possibile e immaginabile (campionati di beach volley, beach soccer, biglie), air show,  festival musicali, teatrali, cinematografici, sagre, etc… Poi si studiano gli orari delle varie offerte alternative alla spiaggia: mostre, musei, case natali di personaggi del passato, cattedrali, gallerie d’arte, mercatini… et voilà la settimana al mare passa che è un piacere!

Volete qualche esempio sparso di alcune località che ho frequentato in passato? (mi limito all’Italia tralasciando le vacanze all’estero in Spagna e Francia)

Cervia – Milano Marittima: festa del libro in spiaggia, campionati mondiali di Castelli di sabbia, raduno di aquilonisti, museo del sale, concorso dei giardini.

Viareggio: Cittadella del Carnevale, museo della cartapesta, EuropaCinema.

Cesenatico: Museo della Marineria, Museo di Pantani, campionati dei giochi di spiaggia.

Rimini: Domus del chirurgo e museo archeologico, Duomo Malatestiano con affreschi di Piero della Francesca. Pinacoteca con la Pietà di Giovanni Bellini, il Museo degli sguardi, quello di Fellini. E nei dintorni l’Ottocento festival di Saludecio,  la Santarcangelo dei teatri, le notti medievali alla rocca di Verucchio, etc…

E quest’anno?

Anche quest’anno Senigallia con: il ballo, i concerti e la gente “anni ’40 e ’50” del Summer Jamboree, il Museo della Fotografia, le mostre alla Rocca Roveresca, le chiese, il palazzo del Duca, la casa natale di Pio IX.

Perchè a volte, rispetto a sdraiarsi in spiaggia,  può essere più divertente una goffa lezione di Jive e perfino il letto a baldacchino di Pio IX (il che è tutto dire…)