foto Hanging out by Extremeboh – Flickr
L’associazione Scarperia in Piazza, insieme al Movimento Shalom, alla Misericordia di Scarperia e all’Istituto Comprensivo Galileo Chini di Scarperia organizzano per Domenica 29 Giugno dalle ore 16.00 la festa “Scarperia in Musica” a favore dei progetti nella regione del Kosso in Burkina Faso.
La festa
La festa prevede l’esibizione di musicisti, ballerini e artisti di tutti i generi e si articolerà in due parti: dalle ore 16 alle ore 20, nei diversi palchi distribuiti fra le strade del borgo di Scarperia e dopo cena nella centrale piazza de’ Vicari per la festa finale, con musica etnica e ritmi tribali africani, per unire in un ipotetico abbraccio Scarperia al Burkina Faso. Presso ogni postazione si troverà uno speciale cappello, nel quale si potrà lasciare un’ offerta e sarà questo il modo per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni del Kossi nel Burkina Faso.
Questo il programma della festa:
foto tratta dal sito “www.scarperiainpiazza.it”
I progetti
Vi elenco la descrizione dei progetti come riportato sul sito di Scarperia in Piazza.
Progetto Costruiamo un pozzo
Il Burkina Faso è un paese dell’Africa subsahariana appartenente alla cosiddetta “fascia del Sahel”; presenta un clima tropicale con scarse precipitazioni, specialmente nella parte nord occidentale, e la carenza di risorse idriche di superficie è uno dei problemi maggiori.
Le frequenti siccità costringono gli abitanti dei villaggi rurali sprovvisti di un pozzo a percorrere molti chilometri al giorno per approvvigionarsi di acqua limpida con caratteristiche igieniche accettabili; per chi non ha invece questa possibilità, l’unica alternativa è l’uso dell’acqua stagnante che si accumula in pozzanghere e piccoli laghetti nel periodo delle piogge, dividendola spesso con gli animali; è così che l’acqua diventa veicolo di diffusione di pericolose malattie come la dissenteria e il tifo, che sono tra le principali cause di morte della popolazione burkinabé.
L’aspetto più terrificante di tutto ciò è che queste persone sono consapevoli dei pericoli che corrono, ma prima di vedere morire i propri figli di fame e di sete accettano, seppure con la morte nel cuore, il rischio di contrarre qualche terribile malattia. In tutte le famiglie sono le donne ad essere incaricate di provvedere al fabbisogno di cibo e di acqua. Esse normalmente percorrono circa 8-10 km al giorno con grandi anfore da 20 litri sulla testa, per poter avere quanto meno l’acqua necessaria per la cucina e per il consumo giornaliero.
Nella provincia di Kossi l’attività di trivellazione di pozzi per l’acqua è a livelli più bassi che in altre zone del paese; riuscire a dotare un villaggio di un pozzo per l’acqua limpida, significa cambiare sensibilmente le condizioni di vita di tutti gli abitanti del villaggio stesso e non solo, perché ogni pozzo raccoglie un bacino d’utenza di centinaia e a volte di migliaia di persone. Il costo di realizzazione di un pozzo – trivellazione per alcune decine di metri fino a trovare la falda acquifera, installazione della tubazione e di una pompa manuale, formazione delle persone che gestiranno l’impianto – si aggira intorno ai 7.000 euro, un investimento per noi non troppo oneroso che può permettere però di salvare molte vite umane.
Progetto scuola: un pasto a giorno
Il tasso di analfabetismo in Burkina Faso è molto alto: 81% (uomini 70%, donne 91%). Un metodo semplice, ma efficace per migliorare i tassi di iscrizione, di frequenza e di alfabetismo tra i bambini poveri del mondo è quello di fornire del cibo nutriente a scuola. L’utilizzo degli aiuti alimentari per attirare i bambini a scuola – e per farli restare – è fondamentale per garantire che questi bambini diventino degli adulti alfabetizzati e autonomi. Oggi, circa 300 milioni di bambini poveri nel mondo, la maggior parte dei quali sono bambine, non frequentano la scuola o non ricevono nessun pasto durante la giornata scolastica.
La ricerca conferma che l’istruzione di base è l’investimento più efficace per migliorare le economie e creare delle società alfabetizzate, autonome e sane. Nei paesi del Terzo e Quarto mondo non è raro che le bambine analfabete si sposino e comincino ad avere figli a 11,12 e 13 anni. All’età di 18 anni molte di loro hanno già partorito quattro o cinque volte.
Dai programmi pilota si è visto che le bambine che frequentano la scuola tendono invece a sposarsi più tardi e ad avere in media non più di 2,9 figli. Quando il cibo è offerto a scuola, i tassi d’iscrizione e di frequenza aumentano in modo significativo e i bambini hanno la garanzia di avere almeno un pasto nutriente al giorno. Inoltre a stomaco pieno, la capacità di concentrazione e di apprendimento degli studenti aumenta.
Grazie ai pasti a scuola, le bambine, che altrimenti dovrebbero rimanere in casa, hanno la possibilità di imparare.
Poi se a scuola è offerto un pasto, i genitori sono motivati a mandare i loro bambini a scuola invece che al lavoro. Nelle situazioni di emergenza, quando le scuole non possono funzionare come di consueto, l’alimentazione scolastica, anche in condizioni precarie, fornisce una fonte di nutrizione e assicura che l’istruzione non venga interrotta. Per una media di soli 0,25 cent di euro al giorno si può nutrire un bambino a scuola.
tratto dal sito http://www.scarperiainpiazza.it
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Ultima notizia appresa soltanto oggi: domani a Prato spettacolo a favore del Movimento Shalom per la realizzazione di un pozzo in Burkina Faso.
Domani 27 Giugno 2008 ore 21,30 a S Giusto di Prato presso il Teatro G.P. Frassati – Viale della Rimembranza il gruppo teatrale ZioZio presenta uno spettacolo di arte varia intitolato Azienda Agricola Mondo. Oltre agli ZioZio interverranno il musicista Dario Arrabito e il fondatore del Movimento Shalom D. Andrea Cristiani. Ingresso 8€ interamente devoluti alla costruzione di un pozzo in Burkina Faso.