Approfittando delle Giornate Europee del Patrimonio (qui il mio post) Sabato sera io e mia moglie siamo andati a visitare le Cappelle Medicee al prezzo di 1€. Potrei raccontarvi dei capolavori di Michelangelo nella Sagrestia Nuova o dei marmi della Cappella dei Principi, oppure della mostra temporanea sulla devozione dei Medici che raggruppa decine di reliquiari e oggetti religiosi che testimoniano, allo stesso tempo, la fede e il potere dei Granduchi.
Ma oggi non voglio parlarvi di statue o di femori di santi… Oggi voglio parlarvi di persone. Di quelle persone carine ed educate che ci hanno fatto i biglietti, che ci hanno controllato col metal detector e che sorvegliavano gli ambienti. Se abbiamo passato una serata gradevole lo dobbiamo a quei lavoratori che di Sabato sera hanno tenuto aperte le cappelle: lasciando a casa le loro famiglie hanno consentito ad altre famiglie come la mia, di godere di un bene culturale in un orario inconsueto. Eppure sono le stesse persone massacrate dal governo e dalla stampa di regime perchè Venerdì scorso, a causa di un’assemblea sindacale (legittimamente richiesta e concessa) hanno tenuto chiuso per 3 ore il Colosseo a Roma o Palazzo Pitti a Firenze.
Nel caos mediatico successivo alla notizia del Colosseo quasi nessuno si è chiesto su cosa verteva la famigerata assemblea sindacale… Ebbene pochissimi giornali l’hanno scritto: si tratta del fatto che i dipendenti del Ministero della Cultura non ricevono gli straordinari e il salario accessorio da Novembre 2014 e qualcuno forse ancora da prima! Cioè le persone che Sabato sera ci hanno consentito di visitare le Cappelle Medicee, se va bene riceveranno lo straordinario di quella sera tra quasi un anno. Vi sembra giusto? E vi siete domandate chi è il “padrone” che non paga gli straordinari? E’ lo stesso governo che sbraita e fa i decreti contro i lavoratori e i sindacati… Caro Governo, vuoi davvero le aperture straordinarie nei giorni festivi, la sera e la notte che tanto piacciono ai turisti come il sottoscritto? Allora paga gli straordinari ai lavoratori che ti tengono aperti i musei…
E vogliamo parlarne della carenza di personale? Sentivo in tv che in un turno normale, con migliaia di turisti, al Colosseo sarebbero presenti soltanto 7 custodi…
Partendo da questo caso, continuo a leggere (ad esempio sul blog di Sara) purtroppo di persone che si scagliano violentemente contro i dipendenti pubblici (oggi con quelli dei musei, magari domani con gli infermieri e dopodomani con gli insegnanti e le forze dell’ordine).
Possibile che non si rendano conto che l’odio contro i dipendenti pubblici è montato ad arte per privatizzare il più possibile i servizi pubblici e far fare profitti ai soliti amici dei potenti, sull’acqua, la sanità, la scuola e presto anche sui musei?
Possibile che non capiscano che la divisione fra dipendenti privati e pubblici è una guerra fra poveri fatta col dividi et impera a favore delle multinazionali? E che additare i dipendenti pubblici come “privilegiati” è una scusa per togliere diritti a tutti, senza distinzioni?
E non gli passa per la testa che forse, proprio per tutelare il proprio lavoro, i lavoratori pubblici potrebbero essere tra i primi difensori dei beni comuni?
E sinceramente, i servizi che sono stati privatizzati negli ultimi vent’anni (dalle autostrade, alle ferrovie, all’acqua, alla telefonia, all’energia) secondo voi hanno garantito servizi migliori ai cittadini o piuttosto alti profitti a pochi ricchi signori?