Gardaland Halloween: Divertimento Mostruoso… per tutti ma per qualcuno ancora di più!

Foto originale "Gardaland Magic Halloween 2009" by occhietto - flickr - rielaborazione grafica unpodimondo.wordpress.com
Foto originale "Gardaland Magic Halloween 2009" by occhietto - flickr - rielaborazione grafica unpodimondo.wordpress.com

In questi giorni Gardaland è aperta in tematica Halloween e come si può notare dall’ambientazione del sito ufficiale, lo slogan che caratterizza queste giornate è “DIVERTIMENTO MOSTRUOSO!” Peccato che per alcune persone a Gardaland il divertimento sia ancora più mostruoso rispetto a tutte le altre e soprattutto sia mostruoso tutto l’anno e non solo ad Halloween!

Si tratta delle persone con sindrome di Down alle quali viene impedito di salire su molte attrazioni, cosa che non capita negli altri parchi tematici di tutta Europa. E’ una storia che vorrei raccontarvi attingendo da giornali, siti e blog (scusate se il post è un po’ lungo).

Ad agosto 2010 ad una bambina down di 8 anni viene impedito di salire sulla Monorotaia… leggete cosa scriveva il quotidiano “Il Centro”.

“Gardaland, giostra negata a una bambina down” di Paola M.S. Toro

Nel parco giochi più importante d’Italia il divertimento non è uguale per tutti. Una famiglia pescarese è stata discriminata. È successo a Gardaland: a una bambina down di 8 anni è stato vietato di salire su una giostra. La famiglia è quella di Aldo Aceto, sostituto procuratore a Pescara dal 1990 al 2008 e oggi giudice penale e del lavoro al tribunale di Larino.  […]

«La bambina non può salire su questa giostra», hanno detto gli addetti di Gardaland all’ingresso dell’attrazione Monorotaia. Il motivo del divieto, per gli operatori, è stato lo stato di disabilità della bambina. Ma sulla stessa giostra la bambina ci era già salita una volta, appena qualche ora prima.

La monorotaia è un trenino sopraelevato che, lentamente, percorre tutto il perimetro del parco divertimenti: «A mia figlia è stato impedito di salire perché down», commenta Aceto.

Dopo la fila per salire a bordo, al magistrato è stato riferito che alcune persone, tra cui i disabili, non possono andare sul trenino: «Ma come fanno gli operatori a stabilire se una persona è cardiopatica o claustrofobica? Chiedono il certificato medico?» continua il giudice che è anche presidente di un’associazione a tutela delle persone affette dalla stessa sindrome della bambina, Pianeta Down. «Mia figlia», dice Aceto, «è stata discriminata perché la sua patologia invalidante è visibile rispetto ad altre e questo è vergognoso». […]

tratto dall’articolo “Gardaland, giostra negata a una bambina down” di di Paola M.S. Toro pubblicato su “Il Centro” del 27 Agosto 2010.

Questo pezzo scoperchia la pentola e pochi giorni dopo vengono segnalati altri casi come testimonia quest’altro articolo, sempre de “Il Centro”

“Down discriminati a Gardaland, c’è un altro caso.”  di Laura Venuti

C’è almeno un altro caso di discriminazione di persone down a Gardaland. A raccontarlo è Ilario Braga, veronese, padre di una ragazza di 36 anni che giovedì scorso si è vista negare la possibilità di salire su alcune giostre. […]

«Siamo andati all’ortobruco, un trenino per bambini», racconta l’uomo al telefono, «ma non ci hanno fatti salire. Più tardi abbiamo tentato di fare un giro anche sulla monorotaia negata alla figlia del signor Aceto. Abbiamo fatto la fila insieme a tutti gli altri, ma quando siamo arrivati all’ingresso il ragazzo ci ha detto che mia figlia non ci poteva andare».  «Ci hanno fatti scendere da una scala secondaria. Le persone che erano in fila ci guardavano con gli occhi sbarrati», racconta amareggiato Braga. […]

Prima di andare via dal parco Braga, furibondo, ha cercato di avere il rimborso del biglietto e di parlare con un responsabile, ma senza successo. «Mi hanno fatto quasi pesare il fatto che mia figlia fosse entrata gratis e io a metà prezzo». […]

«Non pretendo che la mia ragazza faccia le montagne russe», si sfoga il signor Braga, «ma perchè non può andare su un trenino dove salgono i bambini, spesso accompagnati anche dai loro nonni ottantenni? Mia figlia è down, sì, ma frequenta un centro sportivo, fa atletica. Perchè non deve andare sull’ortobruco? E’ una cosa scriteriata».

tratto dall’articolo “Down discriminati a Gardaland, c’è un altro caso.” di Laura Venuti pubblicato su “Il Centro” del 28 Agosto 2010.

Ad un anno di distanza le cose non sono cambiate tanto che, lo scorso 14 Settembre 2011 esce un altro articolo su “Il Corriere della Sera”

Gardaland ancora vietato ai down

Succede di nuovo a Gardaland. Ancora una volta un ragazzo costretto a scendere da una giostra perché down. A denunciare l’accaduto […] è Rita Masini, mamma di Luca, 16 anni, che non nasconde la sua rabbia per il trattamento “speciale” riservato a suo figlio nel famoso parco giochi. […] Suo figlio per ben due volte è stato fatto scendere da due attrattive del parco, con l’unica colpa di portare sul viso i segni evidenti della sua diversità. «Le giostre- spiega- non erano affatto pericolose, ma ci sono state negate solo perché lo hanno visto in faccia e hanno capito che è down». […]

«Non è giusto- ripete Rita indignata- io soffro di vertigini e avrei potuto avere un malore, ma nessuno mi avrebbe impedito di salire. Mio figlio, invece, solo perché ha i tratti somatici della sindrome di Down non può accedere a quelle strutture. È discriminante, conosco persone cardiopatiche che fanno quelle giostre. Nessuno ti chiede il certificato medico ma per i down c’è un divieto assoluto e non si capisce perché».   […]

tratto dall’articolo “Gardaland ancora vietato ai down” pubblicato su “Il corriere della sera” del 14 Settembre 2011

Spulciando su Internet esistono anche casi di persone con figli down che a Gardaland sono riusciti a fare tutte le attrazioni e che, classica eccezione che conferma la regola, testimoniano come l’unico criterio di selezione siano i tratti somatici. Ecco cosa scrive il mio amico Cristiano, commentando un analogo articolo sul blog di Trisomia 21.

cristiano ha detto…

vi faccio presente che… mia moglie è coreana e mia figlia è speciale….siamo stati a gardaland e…. sorpresa ci hanno fatto salire su tutte le attrazioni compreso le montagne russe …qualcuno ha provato a guardarci storto ma nessuna ha avuto il coraggio di chiederci se nostra figlia era down… Questo la dice lunga su che base prendono le decisioni…solo e soltanto sull’aspetto somatico…. che tristezza!!!confermo anche io che negli altri parchi non succede…e mi unisco alla protesta!!! […]

commento pubblicato da Cristiano B. a margine dell’articolo “Forse non sapete che” pubblicato sul blog di Trisomia 21

Per capire come stanno le cose ho visitato anche il sito del Coordown (Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) dove ho trovato un articolo a dir poco… agghiacciante…

Hai la sindrome di Down? Non sali sulla giostra!

Dopo l’ennesimo episodio di discriminazione a Gardaland il CoorDown annuncia battaglia legale

 Trattative interrotte sulla questione degli accessi negati ad alcune attrazioni alle persone con sindrome di Down. Fallita la mediazione con la direzione del parco, il CoorDown annuncia iniziative legali a tutti i livelli, compresa la possibilità di una Class Action. […]

Obiettivo della trattativa era quello di arrivare a una soluzione condivisa rispetto alle gravi discriminazioni ai danni delle persone con sindrome di Down, alle quali è sistematicamente vietato l’accesso a numerose attrazioni dagli addetti alla sicurezza del parco.

 La non idoneità, da parte degli addetti, viene stabilita esclusivamente in virtù dei tratti somatici. […]

Lo testimoniano le proteste dei familiari, le numerose notizie di cronaca nonché l’interrogazione parlamentare a firma dell’On. Coscioni, presentata al Ministro per le Pari Opportunità On. Carfagna il 2 maggio 2010, e ulteriormente reiterata in questi giorni alla luce dei nuovi episodi. […]

A Mirabilandia (come in altri parchi in Italia e nel mondo, dove si limitano a sconsigliare e non a proibire alcune attrazioni cosiddette “adrenaliniche”) sono operative le stesse attrazioni presenti a Gardaland. Tuttavia, non avvengono episodi simili di discriminazione, come possono testimoniare molte persone con sindrome di Down e i loro familiari.  […]

I motivi di sicurezza addotti dalla Direzione [di Gardaland], sulla base di problemi di ritardo mentale, di rischi cardiologici o di deficit motorio non possono essere accettate e rappresentano un grave atto discriminatorio, in quanto:

– Se il motivo dell’esclusione è il ritardo mentale:

Il ritardo mentale delle persone con sdD [sdD = Sindrome di Down] è variabile. Spesso sovrapponibile a quello di persone che non hanno nessun’evidenza fisica di questo ritardo e a volte persino di persone che hanno un QI nella media, di persone, in ogni caso, alle quali non è impedito l’ingresso alle attrazioni.

Per cui, a parità di QI (lo strumento ufficiale di misura delle capacità intellettive), una persona con determinati tratti somatici ha accesso alla giostra, mentre l’altra è fermata all’ingresso.

– Se il motivo dell’esclusione è il rischio cardiologico:

Anche questo fattore di rischio è variabile e in molte persone con sdD è assolutamente inesistente o comunque in percentuali minori di persone che non hanno nessun’evidenza fisico-somatica di queste problematiche. Di nuovo, a parità di rischio cardiologico, una persona con determinati tratti somatici non è fermata all’ ingresso, l’altra sì.

– Se il motivo dell’esclusione è il deficit motorio:

Il problema non sussiste perché la sdD in sé non comporta alcun problema motorio e il paragone con le persone in carrozzina o con persone che hanno arti ingessati o che non corrispondano a parametri di altezza (tutte categorie fermate a causa di limitazioni oggettive, discutibili ma oggettive) è quindi decisamente inappropriato.

Pertanto, la conclusione evidente è che a Gardaland le persone con sdD sono, di fatto, discriminate unicamente sulla base dei loro tratti somatici. […]

tratto dall’articolo “Hai la sindrome di Down? Non sali sulla giostra!” pubblicato sul sito del Coordown in data 06 Settembre 2010

Se vi siete letti tutta questa pappardella fino in fondo vuol dire che siete delle persone sensibili e che avete a cuore queste situazioni. Vi chiedo perciò di aiutare le persone down… Per favore condividete queste notizie  su facebook, su blog, via e-mail, etc… in modo da diffonderle maggiormente e magari chissà, in un futuro, riuscire ad attivare un boicottaggio del parco di divertimenti… Per ora passate parola! Grazie

BLOGGER PARTECIPANTI AL BOICOTTAGGIO

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48 pensieri riguardo “Gardaland Halloween: Divertimento Mostruoso… per tutti ma per qualcuno ancora di più!

  1. Davvero assurdo. Innanzitutto la cosa dovrebbe essere esposta all’ingresso del parco con un cartello che avverta i clienti che alcune attrazioni sono vietate a chi è affetto da sindrome di Down ma, a giudicare dagli articoli che riporti, non mi pare che questo accada. E poi anche a me piacerebbe capire il motivo. L’unico plausibile, tra quelli elencati, è il rischio cardiologico ma, come osservato, questo rischio non è necessariamente legato alla sindrome di Down e, in ogni caso, se fosse questo il motivo, dovrebbe essere richiesta l’esibizione di un certificato medico che lo attesti. E non mi pare sia successo.
    E’ invece evidente che non si vogliano prendere la responsabilità e tutto per un pregiudizio.
    Ho sempre preferito Mirabilandia a Gardaland. Da questo momento a maggior ragione!

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    1. Io faccio il podista e ad ogni gara a cui mi iscrivo devo dimostrare di avere il certificato medico sportivo. In pratica, per fare anche una banale corsetta di 10 km, devo fare ogni anno una visita con tanto di elettrocardiogramma sotto sforzo. Se per andare su una montagna russa mi chiedessero il certificato medico farebbero benissimo, ma i parchi non lo fanno perchè altrimenti non salirebbe nessuno! Ecco che allora fermano le persone down a cui purtroppo la disabilità “si legge in viso”. Ne è la riprova il fatto che la figlia down di Cristiano, che ha la mamma coreana e i tratti somatici orientali, è salita su tutte le giostre di Gardaland…

      Se parliamo di parchi io evito tutte le montagne russe (ho paura) e perciò preferisco quelli con molti spettacoli. I miei parchi preferiti sono, nell’ordine: Disneyland Paris, Movieland (che è a due passi da Gardaland ed è molto più divertente), Mirabilandia e buon ultimo Gardaland…

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  2. Pubblicherò le motivazioni degli avvocati di Gardaland.
    Purtroppo ci sono anche i cartelli, con il simbolo di “divieto per la disabilità intellettiva”, che inevitabilmente è solo quella che si può vedere dai tratti somatici…e sinceramente mi riportano indietro nel tempo… sì!

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    1. Come ho già scritto altre volte il mio blog è fatto con licenza creative commons, quindi tutti i post possono essere copiati e diffusi senza richiedermi il permesso, basta che siano rispettate le seguenti regole (copio e incollo dalla licenza)

      Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l’opera.
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      Condividi allo stesso modo — Se alteri o trasformi quest’opera, o se la usi per crearne un’altra, puoi distribuire l’opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa.

      Quindi se seguite queste regole potete copiare, anzi siete caldamente invitati a copiare, tutto o parte di qualsiasi post!!!

      Non sono mica di quei tipi che mettono il copyright su ogni cosa e si scandalizzano se qualcuno gli copia una fotografia o il testo di una ricettina!!! La conoscenza senza condivisione è solo egoismo!!!!

      Per il resto senti Antonella…

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      1. grazie per i suggerimenti! esponevo ad antonella le mie perplessità circa il fatto di diventare ” visibili ” nella prima pagina di google quando si digita gardaland. prima della quindicesima pagina non si parla di down, sicchè ritengo che bisognerà batterli sulle parole e usare gardaland come titolo dei post unificati perchè le persone sappiano e si comportino di conseguenza!

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        1. Ciao,
          su questa cosa ti scriverò in privato… comunque metto qui qualche riga per spiegarmi. C’era tanta gente anche sul tuo blog che aspettava un “via” per aderire alla protesta. Si potevano fare tante cose, magari basandosi sul tema di Halloween: un post unico per tutti, con un disegno grafico uguale per tutti, una petizione su internet, un’azione su facebook anche divertente (ad esempio una pagina umoristica “gardaland non mi fa salire sulle giostre perchè…” tipo quelle fatte a suo tempo per Pisapia), si poteva bombardare Gardaland di e-mail di protesta, si potevano coinvolgere tante persone della società civile (io avrei potuto attivare le centinaia di famiglie che aderiscono alla rete dei Gruppi d’Acquisto Fiorentini e anche qualche personalità impegnata nel sociale).
          Serviva però qualcuno che gestisse e coordinasse queste iniziative e che soprattutto ci mettesse una firma autorevole e credibile… non un Pinco Pallino qualsiasi come me o come te ma magari un’associazione, qualcuno interessato direttamente alla vicenda…. Però le cose non sono andate così…. Perciò prendiamo quello che viene e se siamo nella quindicesima pagina di Google… pace! 😦

          SICCOME QUESTO COMMENTO HA CREATO DEI FRAINTENDIMENTI E DEGLI EQUIVOCI VORREI FARE UNA PICCOLA SPIEGAZIONE…

          Il succo del discorso è che mi sarebbe piaciuto che una fra le tante Associazioni a sostegno delle persone Down o il Coordinamento stesso avesse ufficialmente preso la guida dell’iniziativa… magari mettendola sulla propria home page e scrivendo chiaramente che la appoggia… Tutto qui. Punto. In ogni caso lottiamo tutti insieme!

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  3. Ho visto che mizaar ha messo anche il tuo link… in ogni caso avresti dovuto chiedere a lei e non a me…
    Comunque te lo dico sinceramente: a me il tuo post non è piaciuto per niente e perciò ho evitato di venire sul tuo blog a commentare… Mi sei sembrata un po’ troppo esagerata… non tanto per quanto riguarda i dirigenti di Gardaland, ma per rispetto ai 6.000.000 di vittime della Shoa, alle quali è stato negato ben più che “un giro di giostra”….
    Se non ti avessi conosciuto di persona ti avrei risposto per le rime…..

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  4. Iniziativa ottima. Ho trovato il vostro link sul Facebook di Coordown, il coordinamento delle associazioni di persone con sdD Italiane.
    Credo che sia ottimo che questa discussione non rimanga confinata dentro al perimetro delle associazioni e spero che grazie alla vostra iniziativa e ai vostri blog sempre più gente sia consapevole di quanto accade. Credo che il diritto a vivere in una società dove non siano persenti oasi malsane di discriminazione sia un diritto di tutti, persone con sdD o meno. Spero che la vostra iniziativa abbia successo e quanto più seguito possibile.

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  5. è successo anche a me…che tristezza!!! io e la mia famiglia frequentiamo Gardaland da quasi 20 anni. Ho un fratello con ritardo mentale ed è SEMPRE salito dove voleva…montagne russe, blu tornado e sequoia compresi!!! L’anno scorso siamo stati a Mirabilandia e nessun problema…quest’anno siamo ritornati a Gardaland per festeggiare il suo compleanno e…tataaaan sorpresaaaa!!!! le uniche giostre alle quali poteva accedere erano poche (corsari, tazze, monorotaia con gli aerei e qui vorrei sapere che differenza c’è con la monorotaia che fa il giro del parco, e altre giostrine). Non è stato bello dovergli raccontare delle bugie:voleva salire sul disco panoramico per vedere il lago, andare sul mammut, su fuga d’atlantide, sui tronchi ma abbiamo dovuto dirgli che erano chiuse perchè rotte o c’era troppa gente in fila!!! io posso capire benissimo che non tutti i ragazzi con problemi mentali siano tranquilli…ma non sta a loro decidere!! è giusto che i proprietari del parco si tutelino però devono dare la possibilità alla famiglia di decidere! sono andata all’ufficio informazione per chiedere se era possibile firmare una carta dove mi assumevo la responsabilità in caso di problemi ma non hanno voluto saperne!!! se mai dovessi tornare a Gardaland (ma finchè rimangono queste restrizioni non ci torno!!!) mi faccio fare una maglietta con la scritta: “SONO CARDIOPATICA” voglio proprio vedere se mi fermano…

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    1. Ciao Ketty,
      ti ringrazio per la tua preziosa testimonianza. E’ così importante che non è giusto che rimanga confinata qui in fondo a questa lista di commenti… perciò questa tua esperienza diventerà il mio post di domani… Grazie di nuovo.
      unpodimondo

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