Elezioni di plastica.

Oggi oltreoceano stanno eleggendo il nuovo Presidente degli Stati Uniti, scegliendo fra due candidati uno/a peggio dell’altro/a. Se non fosse che si tratta del paese con la potenza bellica più grande del mondo ci sarebbe solo da ridere… E invece il futuro del pianeta dipende da queste elezioni di plastica, con due candidati di plastica, di una nazione tutta di plastica, molto poco rispettosa dell’ambiente e degli altri popoli del mondo.

Foto "Campaign 2016 Funko Pop!" by Unpodimondo
Foto “Campaign 2016 Funko Pop!” by Unpodimondo

P.S. Ringrazio mia figlia per avermi fatto fotografare questi 3 pezzi della sua collezione di Funko Pop! che da soli la dicono più lunga di tanti analisti politici…

AGGIORNAMENTO DEL 9.11.2016

Non so se siete andati a curiosare sul sito dei Funko Pop! Se si, avrete notato che si tratta di centinaia di pupazzetti che riproducono personaggi di cartoni animati, film di ogni genere, fumetti e serie tv. Insomma nessuna persona reale, tutti personaggi di finzione e intrattenimento, tranne i tre candidati alla Presidenza U.S.A. Sarà un caso che il prossimo inquilino della Casa Bianca alla fine è risultato essere quello più cartone animato dei tre, più di plastica dei tre, il più fuori del mondo dei tre?
Comunque non preoccupatevi e ricordate che se in fondo noi italiani siamo sopravvissuti a 20 anni del nostro “Trump”, anche gli Usa e tutto il pianeta riusciranno a sopravvivere a 4 anni con quest’altro…

E’ solo un film …che noi in Italia abbiamo già visto! Buona fortuna!

Dagli USA alla GMG per dimostrare di non aver capito…

Foto tratta dal sito "www.walkingmilena.it"
Foto tratta dal sito “www.walkingmilena.it”

Adesso che sono tornato dalle ferie vorrei raccontarvi una notizia vecchia di un paio di settimane ma a cui tengo molto perché riguarda delle persone che conosco e stimo.

I ragazzi qui sopra fanno parte di un gruppo di una novantina di richiedenti asilo arrivati a Firenze nella primavera-estate del 2015, provenienti da varie zone di guerra nell’Africa Sub-sahariana. Nella foto sono insieme alla campionessa Milena Megli plurimedagliata ai campionati mondiali ed europei di marcia, che dallo scorso autunno li segue, insieme all’AICS, in un progetto di integrazione basato sulla corsa e sul walking che, come riportato dal molti organi di stampa, ha avuto un ottimo successo. Nella scorsa stagione mi sono imbattuto più volte in questi ragazzi alle corse: se le prime volte mi sembravano spersi e timorosi, in seguito mi sono sembrati sempre più integrati e sereni. E soprattutto, tutte le volte in cui li ho incontrati negli spogliatoi, li ho sempre trovati molto educati, rispettosi e ordinati (a volte molto più di certi podisti italiani).

Questi profughi sono ospitati da circa un anno presso l’albergo della gioventù di Villa Camerata (in pratica l’ostello di Firenze) senza aver mai creato nessun problema. Due settimane fa un gruppo di 185 giovani, preti e suore cattolici, tutti tra i 25 e i 35 anni,  provenienti dagli Usa e appena tornati dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia ha lasciato l’ostello di Firenze, perché erano tutti scandalizzati e impauriti dalla presenza dei rifugiati. Con tanto di lettera di protesta inviata all’AICS e all’Associazione italiana Alberghi per la Gioventù sono andati via rinunciando al soggiorno di tre giorni a Firenze che avevano prenotato da tempo, con una perdita di 16.000€ per i gestori dell’ostello e soprattutto nonostante il fatto che i rifugiati abitassero in  un’ala della villa completamente separata.

Cari preti e suore USA, secondo il mio modesto e opinabile parere, avete attraversato l’oceano per andare a Cracovia ad ascoltare Papa Francesco e dopo pochi giorni avete dato dimostrazione di non aver capito proprio nulla! La prossima volta restate a casa e magari andate a sentire Donald Trump che vi si addice di più! La Firenze multiculturale non vi merita e forse nemmeno la Chiesa, quella davvero …santa cattolica e apostolica.

Per approfondire: