E voi, l’avete mai assaggiata l’Asimina?

Asimina Triloba / Paw Paw
Foto "Asimina Triloba / Paw Paw" by unpodimondo - flickr

Ho un amico che ha la passione per i frutti strani, quelli che da noi sono sconosciuti ma che in altre parti del mondo vengono coltivati e consumati da secoli… In questo periodo ha in maturazione le Asimine, il frutto che vedete in queste foto. L’avete mai assaggiato? Si tratta di un frutto originario del Nord America che viene coltivato più o meno alle nostre stesse latitudini (orientativamente nella parte est degli USA che va dalla Florida fino ai Grandi Laghi in Canada). Nasce da un albero della famiglia delle magnolie ed è uno dei frutti tipici consumati dagli indiani d’America che  loro chiamano “Paw paw”. E’ simile ad una pera e una volta aperto si mangia col cucchiaino togliendo i 3 o 4 semi che contiene. La polpa è cremosa e molto dolce, con un sapore che ricorda un mix di banana-ananas-fragola  (con  prevalenza di banana) e che per qualcuno potrebbe essere un po’ troppo stucchevole. Non saprei dire se  esistono delle ricette per usare le asimine ma già mangiate così sono un piccolo dessert!

E poi vuoi mettere la soddisfazione? Affondi il cucchiaino, gusti le asimine, chiudi gli occhi e pensi che stai mangiando una prelibatezza degli Indiani d’America… Augh!

Continuo a sognare… Se avessi un giardino pianterei volentieri due alberelli di Asimina!

Aggiornamento del 14 Ottobre 2010.

Ho parlato col mio amico che produce le Asimine.  Se qualcuno le volesse comprare mi ha  detto che saranno disponibili fino alla fine di Ottobre;  se volete vedere i frutti sulla pianta dovete andare nella sua fattoria  entro, più o meno,  il 24 Ottobre. Ricordo che la sua fattoria è a Lastra a Signa e che lui gravita nella zona Firenze – Scandicci – Le Signe.

Se qualcuno, che abita più lontano, volesse i semi da piantare è disposto a mandarveli. Tenete però conto che le piante da seme andranno successvamente  innestate, altrimenti faranno frutti piccoli e selvatici.

Chi è interessato mi scriva e lo metterò in contatto col mio amico.

 

Asimina Triloba / Paw Paw
Foto "Asimina Triloba / Paw Paw" by unpodimondo - flickr

 

Il pellerossa nel presepe

Marx Indian TRADE
foto "Marx Indian TRADE" by wickeddollz - flickr

Oggi ho fatto il presepe e mentre stavo sistemando le varie statuine mi è tornata in mente una di quelle poesie di Gianni Rodari che, quando eravamo piccoli,  ci insegnava la maestra  delle elementari e che recitavamo in piedi su una sedia prima del pranzo di Natale…

In questi tempi  di intolleranza e caccia al diverso e allo straniero credo che sia un simpatico e tenero modo per ricordare a tutti il senso del Natale.

Il pellerossa nel presepe

Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i Magi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro Seduto:
torna presto da dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente.
O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.

Gianni Rodari

Una frase di Toro Seduto

Sitting Bull kite
foto "Sitting Bull kite" by Confetti - flickr

Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.

Tatanka Iyotake (Toro Seduto), capo Sioux (Grand River, 1831 – Fort Yates, 15 dicembre 1890)