Quindi io….

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Foto “NO” by Grant Hutchinson – flickr

Sono un lavoratore dipendente, marito di una lavoratrice dipendente. I nostri stipendi perdono potere d’acquisto un anno dopo l’altro e con le trattenute in busta non possiamo evadere le tasse, come fanno i cosiddetti imprenditori: piccoli, medi o grandi come le multinazionali. E la pensione sarà sempre più un miraggio. Abbiamo una figlia universitaria che paga un sacco di tasse per una scuola pubblica sempre più scadente. Fra qualche anno entrerà nella schiera dei giovani disoccupati, dei precari, dei voucher… di un lavoro senza più quei diritti per cui avevano combattuto i suoi nonni. E siamo anche figli di quei nonni con le pensioni da miseria che quando prenotano una visita all’ASL si sentono rispondere di ripassare fra 6 mesi o un anno. E infine vediamo chi sta peggio di noi, come i migranti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e vengono trattati come la causa di tutti i nostri mali, mentre sono solo altre vittime più disperate di noi.

A noi, che per 364 giorni l’anno non contiamo un bel niente, il governo scrive e promette mari e monti per andare il 4 Dicembre a mettere una croce su quel “SI”. Allora io sono andato a vedere chi è a favore di quel “SI” e mi sono fatto qualche domanda…

  • JP Morgan e le agenzie di rating, quelle che con la speculazione finanziaria hanno portato la Grecia alla fame e alla miseria chiedono di votare “SI”… Quindi io voterò “NO”.
  • I padroni della Confindustria, quelli che da vent’anni chiedono (e ottengono) di diminuire i diritti dei lavoratori, la loro precarizzazione e il blocco dei salari chiedono di votare “SI”… Quindi io voterò “NO”.
  • Marchionne, un canadese domiciliato in Svizzera, che dopo aver avuto miliardi di finanziamenti statali, ha trasferito le sedi legali di Fiat all’estero per non pagare le tasse in Italia e che fa di tutto per ridurre i diritti degli operai (chiedere a Termini Imerese e Pomigliano d’Arco) chiede di votare “SI”… Quindi io voterò “NO”.
  • La troika europea e la BCE, che spendono miliardi di Euro per salvare le banche ma non muovono un dito per salvare i migranti e i poveri europei come in Grecia, chiedono di votare “SI”… Quindi io voterò “NO”.
  • L’ambasciata USA, un paese guerrafondaio che esporta in tutto il Medioriente e in Africa la democrazia a suon di bombe, creando come conseguenza terroristi e profughi, chiede di votare “SI”… Quindi io voterò “NO”.
  • Infine perfino Briatore, quello che vorrebbe fare della Puglia un mega Billionaire per soli ricchi, a Matrix chiede di votare “SI” perchè così finalmente si potranno privatizzare scuole e ospedali… Quindi io voterò “NO”.

Insomma ci avete fatto caso? Tutti le lobby di potere che ci hanno portato nella situazione drammatica in cui si trova oggi l’Italia e che manovrano i politici al  governo come dei burattini, ci chiedono di votare “SI”.

E non vi viene voglia, almeno in questa occasione, di mandare un bel segnale a tutti quanti?

Infine un’ultima perla: leggo in questo post su Altraeconomia che la casa editrice Tramontana, editore di libri scolastici ben conosciuto da chi ha studiato diritto ed economia, ha già pubblicato nel libro per le superiori “101 lezioni di diritto ed economia”, scritto da Carlo Aime e Maria Grazia Pastorino, un capitolo di 8 pagine dedicato alla Riforma Costituzionale come se fosse già diventata legge. Non solo il libro ignora del tutto il referendum, ma perfino alcune modifiche fatte alla legge Costituzionale ad Aprile 2016 e soprattutto racconta cose ancora tutte da legiferare come i criteri per selezionare i 74 consiglieri regionali che, se passasse la riforma, dovrebbero diventare senatori.

E non vi viene voglia, quelle 8 pagine, di mandarle al macero insieme a chi ha voluto questa riforma?

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P.S. Se il parere di un piccolo e inutile informatico come il sottoscritto non vi convince vorrei segnalarvi due post molto curiosi sul No al referendum apparsi sul sito de “Il fatto quotidiano”. Il primo è di Fabio Scacciavillani, Chief Economist del Fondo d’investimenti dell’Oman: vi aspettereste che trattasse di Economia e invece tratta di Storia, raccontando come riforme simili a quella a cui siamo chiamati a votare,  portarono dritte alla Prima Guerra Mondiale e successivamente alla dittatura fascista. Il secondo è di Marco Politi e con molto buonsenso racconta dieci motivi per votare NO. Dov’è la stranezza? Che Marco Politi è da oltre 40 anni uno dei maggiori vaticanisti al mondo. Quindi, se uno che di solito si occupa di Dio, Santi e teologi decide di dedicare diversi articoli al Referendum significa che la situazione è grave… non c’è più religione! 😛

30 pensieri riguardo “Quindi io….

    1. Un po’ di paura ce l’ho e infatti mi son fatto portare in garage un bel po’ di assi di legno. Il prossimo fine settimana mi metto lì con chiodi, martello, catrame e vernice… Alla figlia darò invece il compito più difficile: rintracciare i due liocorni… Questa volta non devono restare a terra!!! 😀

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  1. Caro Marco vogliamo accennare a chi sono i nuovi ‘mezzi’Padri costituenti? Un borioso ragazzotto democristiano rampante arrivista unito a gente della risma di Verdini…
    Ora nn sono a casa ma vorrei segnalarti un altro blog Sull argomento quello di Giusy.
    Per ora il mio No convinto ben oltre gli innumerevoli no che mi trovo a fianco. .. (da Salvini a Meloni)
    Sheraddopo

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    1. Che la riforma non mi piace pensavo si intuisse dal post precedente, quello di testa… Questa è la mia risposta fatta con quel cervello che ospita il mio microbioma!
      Che bravo che sei a farti 600km… ti immaginerò come il Pasquale Ametrano di Verdone… 😛

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  2. Grazie per tutte le indicazioni e gli spunti di riflessione che ci hai dato in questo e nel post precedente. Confermo la mia scelta per il NO. E per rispondere a chi voterà Sì solo per dare un senso a questo referendum o per timore di prospettive apocalittiche o perchè “Renzi mi ha dato 80 euro!” o anche semplicemente perchè “almeno si cambia qualcosa”…… rispondo [cit.] “Cambiare in peggio non è meglio che non cambiare.” Cambiare si deve, ma non così.

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    1. Credo che ti abbia già risposto La il@ nel suo commento precedente: “Cambiare in peggio non è meglio che non cambiare.” Se devo cambiare la mia macchina, vecchia ma funzionante, con una nuova auto fiammante ma senza freni, scusami ma mi tengo la macchina vecchia. Non mi fido di chi mi dice: -Intanto vota SI e non preoccuparti che forse i freni te li darò dopo- E se nel frattempo incontro una discesa con un burrone in fondo?

      Sarei stato d’accordo nell’abolizione totale del Senato. Ma NO in un Senato non eletto dai cittadini e creato solo per dare l’immunità a consiglieri regionali in gita!
      Capisco voler vedere in questa riforma il bicchiere mezzo pieno… ma bisogna controllare cosa contiene… Magari quella cosa calda e giallo-paglierina nel bicchiere…. non è proprio un prosecchino!

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      1. Non credo che sia un cambiamento in peggio, la nostra Costituzione predilige la discussione alle decisioni, il risultato è che non si sa mai di chi è la colpa di certe scelte mancate. Avere una macchina vecchia ma funzionante perchè usata poco non lo trovo conveniente, è come se avessi tenuto la mia 128 nel garage per 40 anni e scopro che ora gli eurozero non possono circolare. So che sei molto sensibile ai temi sociali e del lavoro, prova a leggere l’art. 46 della Costituzione, è stato attuato? E dove sono stati in questi 40 anni i parlamentari che non vogliono la Riforma? Con lo stesso articolo in Germania il sindacato siede nei consigli d’amministrazione delle aziende. La Riforma riguarda gli articoli dal 48 in avanti e non lo tocca, vincesse il si forse qualche speranza di attuarlo ci sarebbe.

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          1. Caschiamo nel tranello del “demone della paura” che non fa scegliere di cambiare per non abbandonare il sentiero tracciato. Io sinceramente sono stufo di vedere i governanti nascondersi dietro inciuci fatti di accordi in cui mai nessuno è responsabile. Con la riforma credo si vada davvero nella direzione di dire che si sa chi governa, se siamo un paese democraticamente maturo i governanti saranno costretti al loro lavoro per non finre spazzati via dal voto.

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            1. Io non casco nel tranello del “demone della paura”… io casco nel tranello che “conosco i miei polli”… Visto che parli di inciuci vieni da noi a chiedere cosa pensiamo degli ultimi inciucioni, ovvero la coppia Renzi-Verdini… Vai dagli abitanti di Campi Bisenzio a chiedere di Denis Verdini e del Credito Cooperativo Fiorentino, vieni a chiedere ai fiorentini di 12 anni di Renzi-Nardella (con appunto Verdini nell’ombra…).
              Con la riforma non avranno più bisogno di inciuci: faranno un partito unico della nazione, azzereranno qualsiasi opposizione e consegneranno il paese ai mercati finanziari… E per chi dissente (tipo No-tav) manganellate dalla polizia e olio di ricino a iosa… Eia Eia Renzalà!

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              1. Spero davvero che non finisca come dici, a quel punto penso che prima finiremmo tutti rinchiusi in degli stadi di calcio che a ben pensarci si prestano bene allo scopo viste le inferriate che li circondano. Ma a questo non credo che potrebbe portarci la riforma che andiamo a votare, gli articoli dall’1 al 47 non subiscono alcuna modifica.

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