
Ringrazio Mizaar del blog “chi ha paura di virginia woolf?” per avermi segnalato “Stop al caporalato”, la petizione (che ho già firmato) contro il caporalato nell’edilizia e nell’agricoltura. Si tratta di un’iniziativa curata dalla CGIL a favore di una legge contro lo sfruttamento della manodopera, specialmente di quella straniera.
Il caporalato è, in buona parte del paese, una piaga endemica che viene punita con misure talmente basse da essere totalmente ininfluenti. Quando un un caporale viene scoperto viene punito con una multa di 50€ per ogni persona reclutata.
Secondo un documento della CGIL le vittime del caporalato in agricoltura sarebbero stimate in 400.000 persone di cui 60.000 vivrebbero in condizioni di assoluto degrado, in alloggi di fortuna sprovvisti dei minimi requisiti di vivibilità ed agibilità. Nell’edilizia invece le vittime del caporalato sarebbero 150.000 a cui andrebbero aggiunti altri 250.000 lavoratori considerati in nero, grigio o comunque ricattabili (tutti i dati sono reperibili in questo documento della CGIL)
Per firmare la petizione potete andare su questo indirizzo
http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N7284
Visto che fra qualche giorno arriveranno sugli scaffali dei supermercati le cassette dei pomodori e che molti di noi si metteranno a fare barattoli di conserva, pomarola e pelati, pensiamo anche alle condizioni lavorative di chi ha raccolto i pomodori che stiamo usando per fare la salse con cui condiremo la pasta e la pizza nel prossimo inverno!