Firenze – Via degli Arcipressi, 27 Aprile 2016.

I padroni che non raccolgono i bisognini dei loro cani sono estremamente maleducati e se i vigili urbani non stessero dietro alle scrivanie al chiuso degli uffici, qualche multa produrrebbe sicuramente strade più pulite, entrate extra per il bilancio del Comune e rapporti più sereni fra i cittadini. Invece, nell’indifferenza più totale, la maleducazione genera altra maleducazione e la città del Rinascimento diventa città dell’imbarbarimento…

Foto "Firenze, via Arcipressi" by Unpodimondo
Foto “Firenze, via Arcipressi” by Unpodimondo

17 pensieri riguardo “Firenze – Via degli Arcipressi, 27 Aprile 2016.

  1. 😀 mi è venuto in mente, quando vivevo in Maremma, taaaaaaaaaanto tempo fa, ero andata a Poggio Cavalo a raccogliere le olive (avevo 16 anni) e lì ho imparato la “maiala commedia”. Un giorno qualcuno “ruttò” (mi scuso con chi legge) e qualcuno disse: al tempo de’ maiali eran sospiri e la risposta fu: e la tù mamma era una tr…, ecco, questo c’entra poco ma è vero che ci vorrebbe più senso civico anche perchè alla fine a pagare sono solo gli animali che subiscono i rancori della gente: Comunque anche gli umani lasciano “tracce di cacca e pipì” in giro, basta passeggiare in certi rioni…

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    1. Quello che i rutti “…ai tempi dei porci eran sospiri” è un modo di dire che usiamo anche a casa mia! Del cartello mi ha dato noia il carico di violenza e di esasperazione che porta con sé… e credo che sia un piccolo specchio di tutta la nostra nazione e pure dell’Europa… Abbiamo perso il senso civico e con quello credo anche la speranza nel futuro! Tra l’altro è scritto a penna e ripassato a pennarello da un grafia che non sembra proprio di un giovane e questo mette ancora più tristezza…

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  2. È una cosa che non sopporto. Ad esempio per regola il cortile che circonda il mio condominio dovrebbe essere privato, secondo le mappe catastali. Bene, per colpa di alcuni inquilini debosciati il cortile è alla mercé di chiunque voglia passeggiare, con il rischio di vedere le nostre auto rovinate e la possibilità che qualcuno, cadendo e facendosi male, chieda i danni. Non da ultimo è un coacervo di gatti selvaggi e di padroni che pascolano i loro cani senza essere abitanti del condominio. Non solo sporcano, ma il rischio di essere attaccati dalle bestie è enorme. Che fare? Abbiamo chiuso i cancelli per preservare la privacy, ma sai cosa è successo??? L’hanno rotto.

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  3. La finezza dei toscani è qualcosa che mi fa sempre ridere un bel po’.
    Qui di multe se ne vedono abbastanza, ma è una situazione ridicola perché i padroni dei cani si lamentano a loro volta della cattiva gestione delle aree cani e via in un circolo vizioso.

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    1. Ora definire finezza un cartello con più insulti che parole mi sembra leggermente azzardato: diciamo che siamo piuttosto diretti, non abbiamo peli sulla lingua e non facciamo tanti giri di parole…
      Qui da noi i vigili non fanno le multe nemmeno per le infrazioni al codice della strada, figurati se pensano alle cacche dei cani! Per quanto riguarda le aree cani da noi negli ultimi anni ne sono state aperte parecchie e sono gestite piuttosto bene …o almeno i soliti vandali non le hanno ancora distrutte.

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      1. Ero sarcastica, infatti. Però mi fa ridere perché pur usando così tante parolacce, non suona estremamente cacofonico o offensivo – almeno per me. Sarà che non ho mai litigato con un toscano – forse in quel caso mi farebbe un po’ paura 😛
        Qui anche ce ne sono tante, ma molte sono tenute così così, con cartacce a terra, persone che intasano i cestini con altro… Quelle solite cose insomma. Diciamo che anche qui vale un po’ la regola del 50/50. 😉

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        1. Se litighi con un toscano magari ti prendi paura però impari tante di quelle parolacce che non sono nemmeno nel dizionario… Anche se poi i toscani abbaiano tanto ma non mordono, quindi spesso è più scena che altro… E poi di solito non portiamo rancore quindi può capitare che oggi si litighi di brutto e domani si vada a bere insieme!

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  4. Io ne vidi uno a Roma che ammirai molto: c’era un cane che faceva la cacca per strada e un altro cane gli chiedeva: Che stai facendo? e lui: Non lo vedi? Il ritratto al mio padrone! Confesso che l’ho copiato e usato nel marciapiede sotto casa mia…

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