Lo scandalo Hexavac: un vaccino inefficace per 2.500.000 di bambini?

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Foto “Vaccination Without Vaccine” by Truthout.org – flickr

C’è voluta un’interrogazione parlamentare di 6 senatori del Movimento 5 stelle e la copertina del settimanale “Il salvagente” della scorsa settimana per portare all’attenzione dell’opinione pubblica lo scandalo del vaccino esavalente Hexavac, prodotto dalla Sanofi Pasteur MSD e somministrato a 2.500.000 di neonati tra il 2000 e il 2005.

La storia del vaccino, che avrebbe dovuto proteggere i bambini da difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse ed emofilo tipo B, iniziò con la sua commercializzazione nell’anno 2.000, per le consuete vaccinazioni obbligatorie. Nel 2005 il  Comitato dell’Agenzia per i medicinali per uso umano (Chmp) sospese l’autorizzazione per l’Hexavac a causa di forti sospetti di inefficacia nella protezione a breve e lungo termine contro l’Epatite B.

Uno studio, condotto in 6 centri vaccinali italiani tra il 2008 e il 2009 i cui risultati furono pubblicati sulla rivista “Vaccine”, rilevò come solo il 60,1 per cento dei bambini vaccinati presentava un livello di anticorpi antiHBS maggiore di 10mlU/ml, valore attestante l’efficacia dell’immunizzazione.

Nel 2012 Sanofi Pasteur MSD ha ritirato dal commercio il vaccino Hexavac ma è rimasto il problema dei bambini vaccinati tra il 2000 e il 2005 , che è ritornato alla ribalta adesso con un nuovo studio su 750 bambini vaccinati dieci anni fa, iniziato lo scorso Gennaio e  che prevede una nuova rivaccinazione.

Come riportato dall’interrogazione dei senatori del Movimento 5 stelle e come testimoniato dall’intervista che “Il salvagente” ha fatto al pediatra  Eugenio Serravalle, ci sarebbero forti sospetti sulla sicurezza di una nuova vaccinazione per quel 60,1% di bambini che hanno comunque già sviluppato gli anticorpi contro l’Epatite B. In ogni caso, i 750 genitori che decideranno di far rivaccinare i propri figli riceveranno un un omaggio che comprende: un termometro digitale, un righello, una tessera identificativa ed un diario dove annotare la temperatura del bambino ed eventuali reazioni locali nei 14 giorni successivi all’iniezione.

Se per caso siete genitori o parenti di bambini nati tra il 2000 e il 2005 che potrebbero essere stati vaccinati con l’Hexavac parlatene col vostro pediatra di fiducia…

Per la scrittura di questo post mi sono avvalso di queste fonti (che potete consultare per approfondire)

AGGIORNAMENTO (retroattivo…)

Mentre stavo scrivendo questo post mi sono imbattuto in un altro caso simile, segnalato da “Informare per resistere” nel 2012. Il caso del vaccino esavalente Infanrix Hexa (Codice 34905) della ditta belga GlaxoSmithKline Biologicals s.a., lotto A21CB191B con data di scadenza 31-01-2014, che a causa di una probabile contaminazione batterica, dal 2012 è stato ritirato in molti paesi come Slovacchia, Spagna, Germania, Australia, Francia e Canada. Se avete vaccinato con l’esavalente dei bambini tra il 2012 e gennaio 2014, magari approfondite anche questa notizia…

Fonte di questo aggiornamento:

7 pensieri riguardo “Lo scandalo Hexavac: un vaccino inefficace per 2.500.000 di bambini?

  1. una mia collega che ha una bimba in età di vaccini, mi parlava del vero allarme che si sta creando per via del vaccino difterite, morbillo, rosolia. pare stia provocando numerosi casi di autismo tra i piccoli pazienti…

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    1. Alcuni anni fa, con mia figlia ci siamo trovati nel dubbio se aderire o no alla primissima campagna di vaccinazione del papillomavirus. Ci siamo un po’ informati e poi ne abbiamo parlato col nostro medico di base. Alla fine abbiamo deciso insieme di non farla. Anche il nostro medico di famiglia aveva deciso di non farla fare a sua figlia. La mia sensazione è che, per la fretta, vengano messi sul mercato vaccini e farmaci nuovissimi la cui sperimentazione non sia completata… ma questa è solo una mia sensazione.

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      1. le vaccinazioni ai miei figli le ho fatte un po’ tutte e, a questo punto, dobbiamo ritenerci considerevolmente fortunati per i risultati… che problema grandissimo e che enorme responsabilità è per noi genitori imparare l’arte della sopravvivenza nella giungla delle sollecitazioni, specie se si tratta di sanità!

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        1. Quelle da neonati anche noi le abbiamo fatte tutte e, come dici tu, ci è andata bene… Quello del papilloma ci è arrivato tra capo e collo quando la figlia aveva 15 o 16 anni e ci saremmo trovati tra i primissimi “sperimentatori” italiani del vaccino… Non ce la siamo sentita di fare i pionieri per la sanità…

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          1. molti genitori delle mie alunne scelgono di fare così. però mi ricordo, in occasione delle mie gravidanze, di aver fatto, tra gli esami di routine, quello per rilevare la presenza del papilloma. anche quella volta mi è andata bene!

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