Un film: Toy Story 3 – 3D (2010)

Toy Story 3
foto Toy Story 3 - by Wolf Gang - flickr

Complice una giornata di metà Agosto  flagellata da un temporale che non consentiva attività all’aperto (leggasi andare al mare), con la mia famiglia ci siamo rifugiati in una multisala per vedere questo film della Disney Pixar.

Non ci aspettavamo niente di particolare ed invece siamo rimasti molto sorpresi da questo terzo capitolo della saga di Toy Story, tanto che forse è il migliore dei 3 film dedicati ad Andy e ai suoi giocattoli.

In breve la trama: Andy è cresciuto e sta per andare al college…  I suoi giocattoli stanno per essere messi in soffitta ma una serie di scambi ed equivoci li portano verso l’asilo Sunnyside. Quello che inizialmente sembra un paradiso si rivela un vero incubo per i giocattoli di Andy: bambini pestiferi di giorno e un lager dominato da perfidi giocattoli di notte. L’unico modo per sfuggire dall’asilo Sunnyside è una fuga, una grande fuga, programmata sul tipo delle classiche evasioni cinematografiche  (quelle in cui attori in carne ed ossa fuggono da prigioni o campi di concentramento). Pericoli, rocambolesche avventure e tante risate accompagnano questa fuga verso… il lieto fine. Alcune situazioni sono particolarmente divertenti e da sole valgono la visione del film:  in primo luogo il rapporto e le avventure fra Barbie e Ken  e poi  anche Buzz Lightyear in versione amante latino.

Film bellissimo e divertente con però due piccoli nei

  • il 3D è deludente lascia alquanto a desiderare: a parte una certa profondità delle scene, non ci sono effetti che valgano la pena di pagare il sovrapprezzo e di indossare gli occhialetti.
  • Il cartone animato che precede la visione del film è grazioso ma assolutamente inutile e non troppo divertente. Starebbe bene tra gli extra nella versione in DVD ma obbligarne la visione in sala, in attesa del film, mi sembra un po’ troppo…

2 pensieri riguardo “Un film: Toy Story 3 – 3D (2010)

  1. Il mio toy story preferito rimane il primo…. così rivoluzionario nella sua semplicità.
    Il secondo non mi è piaciuto.
    Il terzo ha una trama piacevole ma ho trovato che in certi momenti di “tensione emotiva” (es. quando i giocattoli scivolano nella inceneritore) fosse esagerata per un film rivolto a bambini.
    De gustibus…….. 🙂

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    1. Concordo con te che alcuni momenti di “tensione emotiva” siano abbastanza forti (i giocattoli che cadono nell’inceneritore e il perfido orso rosa che deliberatamente non li salva) ma è proprio per questo che il film mi è piaciuto: mi aspettavo un film per bambini e ho trovato un film piacevole per tutti, anche per gli adulti… Ognuno poi legge il film con i propri occhi: i bambini trovano una storia adatta per loro, mentre gli adulti possono leggere fra le righe e trovarci un sacco di riferimenti ad altri film, o libri e così via.

      Secondo me, come hanno scritto alcuni critici… la saga è cresciuta con Andy… e anche il film Toy Story 3 forse è arrivato all’età del college…

      Poi una riflessione breve (sul quale vorrei tornare in futuro): ma siamo sicuri che ai bambini non piaccia questa “tensione emotiva”? Ricordo che quando mia figlia era piccola e andava all’asilo le leggevo le fiabe prima di addormentarsi e quelle che preferiva erano quelle dei fratelli Grimm nelle versioni originali ottocentesche. Roba quasi da incubo: sangue, morti, delitti, vere streghe, veri orchi, etc… Per fare un esempio nella Cenerentola originale le sorellastre, per infilarsi la scarpetta si tagliavano i piedi, con conseguente spargimento di sangue… Eppure mia figlia le adorava… credo perchè c’era una distinzione netta fra il male (veramente cruento e orribile) e il bene che alla fine trionfava… Questo le rendeva differenti dalle favole nella versione buonista dei cartoni animati dove tutti (buoni e cattivi) vengono cosparsi da un pesante strato di melassa….

      Il più bel film della Disney? Forse Biancaneve, dove la strega e il bosco sono veramente cattivi e orribili… Ma si tratta di un film del 1937… oggi sicuramente lo farebbero più “buonista”….

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