Una serata movimentata.

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Foto “festival” by d – flickr

Ieri, mentre voi stavate guardando Sanremo, io ho avuto una serata alquanto movimentata. Dopo 9 ore in ufficio e 2 in palestra rientro a casa per cena verso le 21.00. La famiglia sta già mangiando perchè mia figlia alle 21.30 deve andare a lezione di ballo. Praticamente io e lei ci diamo il cambio alla tavola… Non fa a tempo ad uscire che squilla il telefono: «Babbo, mamma, scendete giù che nel parcheggio dietro casa c’è un uomo sdraiato in terra che non si muove. Io vado a ballo, pensateci voi.»

Ci infiliamo i giubbotti prendiamo le chiavi e scendiamo nel parcheggio pubblico dove, in un angolo buio, troviamo un uomo in terra, disteso su un fianco accanto ad un’auto. E’ bello corpulento e non si vede nemmeno la faccia perchè è di schiena e il volto è rivolto verso il pneumatico anteriore. Mi avvicino e domando: «Si sente bene? Vuole una mano?» L’uomo risponde, con una voce un tantinello traballante, che non riesce ad alzarsi e che non ha una gamba.  Cerco di rialzarlo ma è troppo pesante e mia moglie non può aiutarmi perchè in queste settimane soffre di mal di schiena tanto che ha smesso di venire anche in palestra. Mi guardo intorno: alcune persone passano in bici, altre in motorino, ma non si ferma nessuno. Ad un certo punto si fa avanti un ragazzo gentilissimo: avrà si e no una venticinquina di anni ed è di colore, forse abita nel piccolo centro di accoglienza dall’altro lato del parcheggio. Insieme riusciamo a tirare su quest’uomo e capiamo immediatamente due cose: dalla protesi rimasta sull’asfalto, che è davvero senza una gamba e dal fiato che, come si dice dalle mie parti, è “briaco come un tegolo”. La situazione è in stallo: l’uomo per muoversi deve rimettersi la protesi ma lì, in piedi e sostenuto a braccia da noi due proprio è impossibile. Proponiamo di portarlo su una panchina nel giardinetto a circa venti metri ma lui non si fida e tra parole strascicate e vampate di alcool, ci dice di rimetterlo a sedere sull’asfalto con la schiena appoggiata alla macchina. Mentre io lo sostengo perchè non cada, il ragazzo di colore, con una delicatezza e una precisione infinita lo aiuta a tirarsi su i jeans e a infilare il ginocchio nella protesi. Terminata questa operazione lo risolleviamo di nuovo, anche se non è per niente facile… Se vado in palestra a fare taiji e daoyin invece che sollevamento pesi, un motivo ci sarà. Una volta alzato, l’uomo ci chiede di lasciarlo e con delicatezza molliamo la presa, convinti che ricadrà di nuovo… Traballa, tentenna,  ma poi grazie alla stampella che era finita sotto l’auto trova un equilibrio abbastanza stabile.

L’uomo ci spiega che la macchina a cui era appoggiato è la sua e che è inciampato andando ad aprire lo sportello. Come ultimo favore ci chiede di aiutarlo a sedersi. Anche infilare un omone di circa 100 kg in un’utilitaria è una bella impresa, ma ci riusciamo. Il ragazzo di colore chiede al signore se si sente in grado di guidare o se è meglio che guidi qualcun altro, dicendo che però lui non ha la patente. Capisco che sono l’unico che può accompagnarlo e quindi mi “offro” come volontario ma devo risalire in casa a prendere il portafoglio… L’uomo insiste che si sente bene e che vuole andare da solo. Mi par di capire che non vuole far guidare la sua auto, nuova e adattata per i disabili, ad un’altra persona. Alla fine visto che lui insiste lo lasciamo andare da solo, a suo rischio e pericolo.

Ringrazio di cuore il ragazzo di colore e con mia moglie risaliamo in casa. Le 22.00 sono passate da un pezzo e la cena è fredda. Mia figlia telefona da ballo per sapere come è andata a finire e, dopo averle raccontato la storia, finalmente guadagno l’agognato divano… Ci voleva proprio una serata così per rimpiangere di non aver visto Al Bano, Carlo Conti e la De Filippi!

23 pensieri riguardo “Una serata movimentata.

    1. Ho fatto semplicemente quello che andava fatto. Ad essere sincero ieri non avevo proprio voglia di fare il buon samaritano ma quando capitano queste cose non ci stai a pensare le fai e basta… D’altra parte o ti comporti da ESSERE UMANO oppure sei un salvini qualsiasi… (minuscole e maiuscole sono volute)

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  1. Ho smesso di vedere Sanremo ai tempi di… del bianco e nero forse.
    E cmq Inutile fare gli snob perché nello zapping il ditino finisce anche la e ci sentiamo ne pente ma si resta catturati da quel carrozzone! La fiera delle vanità e delle ovvietà banali all’ennesima potenza.
    Sono entrata e uscita sulle urla e la faccia stravolta da stitico che ci prova con tutto se stesso di Albano ed ho continuato la serata sul divano insieme A The Night manager serie che ti consiglio vivamente.
    SheraSaluti

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    1. Avrebbe trovato qualcun altro, magari uscito come lui dalla vicina casa del popolo… solo che avrebbe dovuto aspettare la fine di Roma-Fiorentina, visto che quasi tutti gli avventori erano al bar a guardare la partita!

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    1. Quando mi sono avvicinato e ho chiesto al signore come andava, anche se non era del tutto lucido, mi ha detto che non si era fatto niente e che non riusciva a rialzarsi per via della gamba. Poi ci ha guidato lui su come fare… insomma anche da ubriaco collaborava… Logicamente se fosse stato ferito o non cosciente o non collaborante avrei sicuramente chiamato il 118… E poi non era giovanissimo e si capiva lontano un miglio che non era pericoloso…

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        1. C’è da considerare un’altra cosa… ero sotto casa, cioè in un ambiente che conosco perfettamente, molto probabilmente se fossi stato in un’altra città o anche in un altro quartiere avrei avuto più paura…

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  2. Hai avuto una buona prontezza di spirito e ti dovrebbe essere molto grato, io sarei stato indeciso tra i chiaare i vigili o l’ambulanza. La sbornia in fondo non è una patologia, credo che avrei chiamato i Vigili Urbani, se non altro con l’ausilio di un etilometro avrebbero potuto stabilire se era in grado di guidare o meno, anche considerando che se subito dopo avesse provocato un incidente mi sarei sentito corresponsabile.

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    1. Hai ragione, ma sinceramente su momento non ci ho pensato a chiamare i Vigili Urbani. Visto che però con i Vigili ci lavoro e un po’ li conosco, chiamarli alle 22.00 significava dover aspettare come minimo una mezz’ora se non di più… Nel frattempo il tizio, rimesso da noi in auto, se ne sarebbe sicuramente andato via… Figurati se stava li ad aspettare l’etilometro col rischio della multa e del ritiro della patente!

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