![Bounding Like a... Foto Bounding Like a... by Martin Cathrae - flickr](https://i0.wp.com/farm3.static.flickr.com/2141/2310208560_3b2d17e8a5.jpg)
Dopo tanto tempo e dopo le ultime settimane passate fra le gare di ballo di mia figlia (post 1 e post 2), ritorno a parlare di podismo, con la cronaca di una nuovissima gara non competitiva che ha visto la luce per la prima volta stamattina. Si tratta della gara “PasseggiAMO le colline” che si è tenuta a Comeana e che ha visto la bellezza di 4 percorsi, dedicati ognuno ad un animale. C’erano:
- il percorso della Volpe (16 km)
- il percorso della Lepre (9 km)
- il percorso della Tartaruga (6 km)
- il percorso dellaLumaca (4 km)
La gara era organizzata dalla sezione di Comeana della Pubblica Assistenza “L’Avvenire” insieme al Gruppo Sportivo “Le Panche Castelquarto”. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto per l’acquisto di un mezzo socio-sanitario per i servizi della Pubblica Assistenza.
Ho fatto il percorso della Volpe che in teoria doveva essere di 16km ma che in realtà (dalle rilevazioni dei GPS di alcuni podisti) si è rivelato essere di circa 13,5 – 14 km. Il percorso è stato bellissimo, quasi tutto su strade bianche e sentieri nel bosco, in un ambiente veramente affascinante e fortunatamente, visto il caldo, per la maggior parte all’ombra di alberi d’alto fusto.
Tutto l’itinerario è stato ben frecciato e presidiato e non poteva essere altrimenti, viste le capacità organizzative degli amici de “Le Panche CastelQuarto”! Addirittura hanno messo Alvaro, il mitico presidente del Gruppo Sportivo, a darci indicazioni in una discesa ripida e un po’ pericolosa in cui del brecciolino poteva fare brutti scherzi ai podisti un po’ troppo frettolosi.
L’unica osservazione da fare è stata sull’inadeguatezza dei ristori sul percorso che erano demandati ai ragazzi della Pubblica Assistenza e che vanno giustificati perchè molto probabilmente non conoscono bene il mondo del podismo. Sull’itinerario più lungo abbiamo trovato un ristoro con un tavolino in cui ogni podista doveva spillarsi da solo il tè dal fusto (con conseguenti code) e 2 pseudo ristori composti da un cartone da 6 bottiglie d’acqua minerale e da una confezione di bicchieri di plastica, posati in terra e completamente da aprire. Pensare che un podista in corsa (anche tapascione), si fermi, si metta in terra, apra il cartone, stappi la bottiglia, apra la confezione dei bicchieri e si serva è una pia illusione… e poi, dopo aver bevuto, con quali forze un podista si dovrebbe rialzare da terra per ripartire?
A parte questa piccola nota, il resto dell’organizzazione è stato degno di una grande gara e sentendo i complimenti fatti a tutti per la bellezza del percorso non è difficile prevedere che oggi sia nata una grande classica. Quindi, buona la prima!