Però…

foto Runners In Motion by StuffEyeSee - flickr
foto "Runners In Motion" by StuffEyeSee - flickr

Oggi, dopo circa 20 giorni di inattività da “ferie rilassanti”, ho rimesso le scarpe da corsa e ho fatto un allenamentino di oltre un’ora correndo blandamente, giusto per far assaggiare un po’ di strada alle gambe…

Una corsetta leggera leggera, fatta nel caldo fiorentino senza forzare, tanto che alla fine dell’allenamento il cardiofrequenzimetro diceva che la mia frequenza massima era stata soltanto di 169 battiti al minuto

Torno a casa, sfoglio la Gazzetta dello Sport di ieri (sabato 22 Agosto) e cosa ti leggo nell’articolo dedicato ad Alex Schwazer a pagina 32?

[…] Se si cercano colpe, forse Alex ne ha una sola: gli è mancata, come agli Europei di Goteborg 2006, un poco di umiltà. Alla fine il suo cardiofrequenzimetro segnava un massimo raggiunto di 155 pulsazioni al minuto, segno che il suo motore era ben lontano dal limite. Come in Svezia, Schwazer ha alzato bandiera bianca quando ha capito che non avrebbe potuto vincere[…]

tratto dall’articolo di Pierangelo Molinaro “Che mal di pancia Schwazer va k.o. <<Mi vergogno>>” pubblicato a pag. 32 de “La Gazzetta dello Sport” del 22/08/2009

Un tapascione sovrappeso come il sottoscritto, in un allenamento blando blando, ha segnato una frequenza massima di 169 pulsazioni, mentre il campione olimpico in una gara per il mondiale di marcia ha fatto solo 155?…

…Però!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.