Mamma autista ha un abbassamento di vista: licenziata dalla Tiemme, azienda pubblica di trasporto.

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foto "DSC09364" by Lorello - flickr

E’ ancora viva la mia emozione per le donne scese in piazza in occasione dell’iniziativa “Se non ora quando” che sono rimasto esterrefatto dopo aver  appreso questa notizia, lesiva dei diritti e della dignità delle donne, soprattutto delle madri lavoratrici. Non si tratta di escort o bunga bunga ma di una madre, forse licenziata in tronco da un’azienda pubblica della “rossa” Toscana a causa di un abbassamento della vista, conseguente alla seconda gravidanza. Ma andiamo con ordine…

Questa signora è un’autista di autobus della Tiemme Spa (Toscana Mobilità), società interamente pubblica nata nel 2010 dalla fusione delle aziende Train di Siena, Rama di Grosseto, Lfi di Arezzo e Ata di Piombino. Al rientro dalla seconda gravidanza, la visita di controllo ha riscontrato alla signora un abbassamento della vista tale da mantenere i requisiti solo per la patente “B” ma non quelli per la patente “D” pubblica. Stando a quanto appreso dalla stampa  la direzione della Tiemme avrebbe inviato alla signora una lettera di licenziamento, senza nemmeno preoccuparsi di un eventuale ricollocamento in un altro incarico. E’ impossibile che una delle 10 più grandi aziende di trasporto pubblico d’Italia, con quasi 1.200 dipendenti e di proprietà di enti pubblici  non possa ricollocare  in altre mansioni una lavoratrice, madre di due bimbi e  con problemi di salute. Ad esempio, nelle scorse settimane Ataf, l’azienda di trasporto pubblico di Firenze, ha ricollocato 50 autisti in esubero come verificatori di biglietti col risultato del recupero di una fetta dell’evasione dei cosiddetti “portoghesi”… Non è possibile fare altrettanto con questa signora, visto che sembra che la Tiemme Spa abbia solo due verificatori in tutta la provincia di Arezzo?

E questi sarebbero gli amministratori che dovrebbero far ripartire l’Italia dopo 15 anni di Berlusconismo?

Per approfondire la notizia:

Aggiornamento del 25/03/2011

Il 24/03/2011 ho ricevuto una e-mail  dall’Ufficio Stampa di Tiemme Spa. A questo link l’articolo con tutto il comunicato.