I Probiotici sono una bufala, perciò fatevi lo yogurt in casa!!!

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Foto “homemade yogurt” by Sweet Side – flickr

Oggi parliamo di yogurt. Quando ero ragazzo nel supermercato c’erano solo tre o quattro marche, e lo yogurt si distingueva fra quello bianco e quello alla frutta, con alcuni (ma non tantissimi) gusti: fragola, banana, malto, ananas, ciliege  e poco più. Oggi se andate in un supermercato trovate metri e metri di scaffali ripieni di yogurt di tutti i tipi: in quello in cui vado io, occhio e croce, lo scaffale dello yogurt è di circa 6 – 7 mt. di lunghezza per 2 di altezza. Ormai lo yogurt non è più un prodotto “semplice” (latte che ha subito una fermentazione da parte di alcuni bacilli che hanno trasformato il lattosio in acido lattico) ma grazie ai maghi del marketing è diventato un elisir di lunga vita: ci sono yogurt che aumentano le difese immunitarie, alcuni che vi fanno andare al bagno come orologi svizzeri ed infine altri che vi permettono di mangiare tutte le schifezze dei fast food garantendovi che bevendo una boccettina vi rimetteranno a posto il colesterolo… Presto avremo sicuramente anche qualche yogurt che guarirà le unghie incarnite! Se proprio non abboccate al richiamo degli yogurt “salutistici” i pubblicitari vi attireranno con messaggi godereccio-sensuali: avete presente lo slogan “fate l’amore con il sapore”? Non avete una donna? Uno yogurt vi eviterà il ricorso alle escort o alle bambole gonfiabili del sexy shop…

Perchè tutta questa premessa? Perchè nei giorni scorsi l’Efsa, ovvero L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha bocciato la bellezza di 180 claims pubblicitari di bacilli probiotici, a seguito dalle analisi fatte dal panel che si occupa di prodotti dietetici, alimentazione e allergie. E’ semplicemente emerso che non esistono prove scientifiche sulla reale efficacia dei probiotici nel mantenere le promesse veicolate dai messaggi pubblicitari salutistici.

Leggete cosa scrive sul blog Trashfood.com, Gianna Ferretti, docente presso l’istituto di Biochimica della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione dell’ Università Politecnica delle Marche.

I probiotici fanno bene alla salute. Anzi no

Se dico Lactobacillus johnsonii, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus,Lactobacillus casei F19, Bifidobacterium longum cosa vi vengono in mente?
Microrganismi, esatto…sono alcuni esempi di nomi di probiotici, batteri selezionati dai centri di ricerca delle aziende del settore e aggiunti a vari prodotti. Qualche nome dei probiotici e le aziende che li hanno immessi sul mercato.

Lactobacillus casei Shirota (Yakult, Giappone);
L. casei DN114 001 (Danone, Francia)
Lactobacillus rhamnosus GG (Valio, Finlandia);
L. rhamnosus HN001 (Danisco, Danimarca);
L. rhamnosus 19070-2 and Lactobacillus reuteri DSM 12246 (Chr. Hansen, Danimarca)
L. reuteri ATCC 55730 (BioGaia, Svezia)
Lactobacillus plantarum 299V (Probi, Svezia)
Lactobacillus acidophilus La5 (Chr. Hansen, Denmark)
L. acidophilus L1 (Campina Melkunie, Olanda)
Lactobacillus johnsonii La1 (Nestle, Svizzera)
Lactobacillus gasseri OLL 2716 (Meiji Milk Products, Giappone).
Saccharomyces cerevisiae boulardii lyo (Biocodex, Francia)
B. animalis/lactis DN-173 010 (Danone, Francia)
Bifidobacterium longum BL1 (Morinaga, Giappone)
Bifobacterium infantis 35624 (Ardeypharm,Germania) […]

Ma sono così indispensabili per il benessere intestinale e per rinforzare le difese immunitarie? E’ quello che abbiamo sentito per anni negli spot della pubblicità.

Dopo tanti proclami,l’Efsa, per la precisione il panel che si occupa di prodotti dietetici, alimentazione e allergie, chiamata a pronunciarsi sui numerosi claims, ha risposto con una sonora bocciatura. 180, dico 180 richieste di autorizzazione dei claims sono state respinte al mittente.

A leggere i reports dell’Efsa viene da chiedersi come possa accadere che alcune aziende abbiano sottoposto documenti scientifici così carenti o addirittura privi di dati riferiti ai propri prodotti. […]

I due principali protagonisti del settore Danone (Actimel) e Yakult, non sono stati inclusi nello studio perché le due aziende -si legge in alcuni quotidiani stranieri- hanno ritirato le loro pratiche prima che potessero essere valutati. Essi hanno ripresentato solo piu’ di recente le loro richieste. I risultati, saranno disponibili il prossimo anno.

E adesso un interrogativo, come mai non troviamo traccia di questi dati sui quotidiani?[…]

tratto dall’articolo di Gianna Ferretti “I probiotici fanno bene alla salute. Anzi no” pubblicato sul sito Trashfood.com

La domanda sul perchè nella stampa italiana nessuno ne abbia parlato se l’è posta anche Roberto La Pira (storico giornalista che si occupa di tutela dei consumatori), che sul suo blog scrive:

I PROBIOTICI SONO STATI BOCCIATI DALL’EUROPA MA IN ITALIA NESSUNO LO DICE -IGNORANZA, DISTRAZIONE O AUTOCENSURA PER NON PERDERE PUBBLICITA’

In Europa  i giornali e i siti più importanti come BBC, Times, The independent, Guardian, Le point, L’express ..e persino  femminili  come  Marie Claire Francia …. hanno riportato con enfasi la notizia della bocciatura degli effetti salutistici dei batteri probiotici, presente  in 180 dossier  inviati mesi fa  all’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) con sede a Parma! Anche in Germania, Olanda e  Svezia  la notizia ha fatto breccia. Alcuni giornali inglesi sostengono che Danone e  hanno addirittura ritirato la richiesta di certificazione sui benefici dei probiotici inviata tempo fa, per evitare brutte sorprese e hanno ripensato il dossier.  In Italia non ne ha parlato nessuno. […] L’Efsa precisa che  la news sul sito della BBC è stata tra le prime dieci  più cliccate e dice che le richieste di chiarimenti da parte di giornalisti europei per questo comunicato  sono state otto volte superiori rispetto alla media. Possibile che i giornalisti italiani abbiano bucato così la notizia?[…]

Tratto dall’articolo di Roberto La Pira “I PROBIOTICI SONO STATI BOCCIATI DALL’EUROPA MA IN ITALIA NESSUNO LO DICE -IGNORANZA, DISTRAZIONE O AUTOCENSURA PER NON PERDERE PUBBLICITA’I PROBIOTICI SONO STATI BOCCIATI DALL’EUROPA MA IN ITALIA NESSUNO LO DICE -IGNORANZA, DISTRAZIONE O AUTOCENSURA PER NON PERDERE PUBBLICITA'” pubblicato sul blog “Il futuro dei Consumi”.

Altri link per approfondire la notizia:

Da “The indipendent”

Dalla BBC

Dal blog “Mala Cibus Currunt”

Un altro articolo  da “Mala Cibus Currunt”

Un altro articolo di Roberto La Pira

Dal sito della Efsa

Ancora dal sito della Efsa

Personalmente da anni autoproduco il mio yogurt secondo i dettami di Maurizio Pallante e della decrescita felice… Ecco come faccio: innanzitutto, per non perdermi fra pentolini, termometri, forno, etc mi sono comprato una yogurtiera dal modico prezzo di circa 12€ che mi permette di produrre 7 vasetti di yogurt con 1 lt. di latte. Prendo uno yogurt intero bianco da agricoltura biologica, sciolgo il contenuto del vasetto in un litro di latte crudo biologico  o in assenza di questo, nel latte fresco biologico del supermercato, verso nei vasetti e lascio una nottata nella yogurtiera, poi chiudo i vasetti e li metto nel frigo. L’ultimo vasetto di yogurt autoprodotto lo uso per rifare lo yogurt successivo, questo per circa 6 o 7 volte (a meno che qualcuno in casa non si mangi l’ultimo vasetto). Dopo 6 o 7 volte riparto usando uno yogurt bio bianco comprato al supermercato (magari cambiando marca), per rinnovare la famiglia dei bacilli!

Il tutto alla faccia dei probiotici! E quando voglio “fare l’amore con il sapore”, prendo il mio yogurt autoprodotto, ci metto un paio di cucchiai di marmellata di fragole biologica fatta in casa, slurp, slurp… e vai col “sesso sicuro”!

23 pensieri riguardo “I Probiotici sono una bufala, perciò fatevi lo yogurt in casa!!!

  1. Dove e’ finito il buon yogurt di una volta ?

    Coagulo intero
    No probiotici aggiunti solo bulgaricus e termofilus
    no conservanti
    no addensanti
    vero latte
    niente punti premio

    Prova il kefir , se ne hai l’ occasione , lo puoi fare anche a casa , c’e’ di tutto e di piu’ 🙂

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    1. Ciao Biolà,

      grazie per il tuo commento:… per il kefir lo faceva mia mamma quando ero piccolo… Lei lo chiamava lo yogurt fatto con “i cavolini”… Poi un giorno si stufò di farlo in continuo e gettò via i “cavolini”.

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  2. Trovo l’articolo un po’ carente sotto alcuni aspetti. Concordo sul fatto che c’è un abuso di pubblicità e diciture “probiotico” in yogurt e affini che sicuramente è più pubblicità che altro. Però dire che i “probiotici sono una bufala” cosa significa? Che gli yogurt sono una bufala o anche i prodotti venduti in farmacia in bustine o capsule o gocce sono bufale? Perchè i probiotici oggi sono prodotti quasi farmaceutici che vengono largamente utilizzati per diverse terapie.
    In allergologia e immunologia clinica sono oggi usati con ottimi risultati per ridurre gli effetti (e nella loro prevenzione) di allergie alimentari e ambientali e ottimi risultati si stanno avendo con queste terapie per esempio per curare la dermatite atopica.
    Sono moderatore di un forum della dermatite atopica, appunto. Conosco personalmente molti bimbi di pochi mesi afflitti da dermatiti atopiche invalidanti che in pochi mesi di assunzione regolare di probiotici (evitando cure devastanti come immunosoppressori o dosi continue e massicce di cortisone) sono quasi COMPLETAMENTE GUARITI.
    Adulti conducono vite praticamente normali da quando hanno scoperto questa nuova terapia.
    Ora dire che i probiotici (tutti e in tutte le forme in commercio) sono una bufala, è quantomeno fuorviante.
    Volevo perciò aggiungere questa mia considerazione per i lettori senza alcuna polemica.
    Massimiliano Tosarelli

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    1. La ringrazio per il suo contributo ma le volevo far notare che qui stiamo parlando di qualcosa di leggermente diverso. Non stiamo parlando dell’uso farmaceutico dei probiotici e del loro impiego di tipo medico, sul quale non mi pronuncio. Stiamo parlando di yogurt commerciali e di claims pubblicitari che sono stati sonoramente bocciati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.

      Semplicemente l’EFSA ha detto che questi yogurt non mantengono le promesse che vengono fatte nelle campagne pubblicitarie che passano in tv. In pratica le promesse fatte dal presentatore, dall’attrice, dal cantante o dal calciatore non hanno riscontri scientifici attendibili… è sotto questo aspetto che si tratta di una bufala!

      L’uso medico credo che sia totalmente diverso.

      In bocca al lupo ai bambini che lei segue!

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      1. la sua precisazione era quantomeno indispensabile. Se si legge il post, ne esce una visione fuorviante. Sono d’accordo con il Signor Tosarelli. Michela Genova.

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  3. Non volevo fare polemica però già nel titolo “I Probiotici sono una bufala ecc..” e spesso nel corpo dell’articolo (che ritengo peraltro ben fatto) (Es. alcune citazioni: “Non esistono prove scientifiche sulla reale efficacia dei probiotici nel mantenere…” “I probiotici fanno bene alla salute. Anzi no” “I PROBIOTICI SONO STATI BOCCIATI” “Il tutto alla faccia dei probiotici”) bè si usa spesso probiotici per dire “yogurt che contengono probiotici”.
    Infatti io ho letto l’articolo mentre facevo una ricerca sui probiotici e quando ho letto il titolo mi è venuto un mezzo infarto…
    Sono completamente d’accordo che gli yogurt sfruttano la dicitura “probiotico” a dismisura per fini commerciali.
    Però volevo anche far notare, come già detto, che invece i probiotici da farmacia (che contengono dosi milioni di volte superiori a quelle degli yogurt) sono importantissimi oggi per curare malattie del sistema immunitario sostituendosi a farmaci che spesso creano più danni che benefici.
    La ringrazio per lo spazio.
    Ad ogni modo grazie del in bocca al lupo!

    Saluti.

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  4. Mi associo a quanto scritto da Massimiliano, esistono numerose ricerche scientifiche dimostranti l’efficacia terapeutica dei probiotici sotto varie forme, dagli yogurt e fermenti lattici alle compresse di vendute in farmacia. Hanno ovviamente concentrazioni differenti ma comunque va tenuto in considerazione che mentre nei prodotti farmaceutici spesso il loro consumo è limitato nel tempo, con i prodotti alimentari la regolarità della loro assunzione garantisce un apporto costante e duraturo nel tempo che favorisce l’accumulo e la proliferazione delle specie batteriche “amiche”. Gli additivi poi sono un discorso a parte, esistono yogurt bianchi, senza zucchero e senza grassi, solo latte fermentato con i tradizionali lactobacillus acidophilus e bulgaricus, in alcune marche si possono trovare lattobacilli specifici per curare o prevenire determinate patologie. Alcune frasi usate nell’articolo come sottolineato da Massimiliano, andrebbero quantomeno ridimensionate. Una volta lessi la notizia di una ragazza morta per aver bevuto 10 litri d’acqua tutta assieme.
    Se i giornali il giorno dopo avessero titolato “Bere acqua fa male alla salute” non penso che avrebbero fatto un buon lavoro giornalistico…

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  5. scusate, fino a poco tempo fa ero convinta che i probiotici avessero maggiore quantità di fermenti vivi rispetto agli yogurt normali, è cosi?? E se al posto di uno yogurt normale mettessi un probiotico nella yogurtiera, quale sarebbe la differenza?

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    1. L’idea di mettere il probiotico nella yogurtiera non mi sembra male… non resta che provare. Io l’altro giorno ho messo nella yogurtiera il Kefir ma il risultato non è stato quello che mi sarei aspettato…

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      1. Perché i probiotici vivono (e proliferano = si moltiplicano) a temperature più “umane” di quelle cui vivono e si riproducono lo Streptococco termofilo e il Lattobacillo delbrukii subsp. bulgaricus (che sono i due fermenti, il primo tipicamente predominante rispetto al secondo). Hanno anche bisogno di tempi diversi.
        Quindi, Anna, l’effetto che tipicamente otterrai, aggiungendo un probiotico al latte mentre vuoi fare lo yogurt è che – se ti va bene – ne troverai quanto ne hai messo ma verosimilmente molto meno perché lo Streptococco e il Lattobacillo avranno consumato loro, per primi, le risorse anche perché i due hanno dei processi biologici simbiotici per cui si aiutano a vicenda nel crescere…
        Meglio aggiungerlo, il probiotico, a yogurt finito. Che è ciò che fanno industrialmente.

        Ah! Però, puoi provare a farlo crescere, il probiotico, da solo, e così non lo paghi caro caro come solitamente costa. Quella sì, può essere un’idea. Il punto è che non tutti i probiotici sono uguali, anche a parità di nome scientifico, un po’ come non tutti gli Homo sapiens sapiens sono uguali. Per questo ci sono brevetti e sigle specifiche.

        Ci sono altre cose che mi sentirei di consigliare, anche sul tipo di latte, ma forse sono troppo “controcorrente”…

        Buona giornata
        Luca

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        1. Ad esempio, sul tipo di latte c’è da sempre una diatriba tra chi usa il latte crudo, chi il pastorizzato e chi addirittura fa bollire il latte e lo riporta a temperatura ambiente prima di fare lo yogurt… Coloro che usano quest’ultima tecnica dicono di farlo per “uccidere” potenziali concorrenti dei bacilli dello yogurt…
          Io uso il latte fresco così com’è e, se a volte mi capita, perfino il latte crudo di fattorie fidate… senza farci niente….

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          1. Ed è vero.
            La “pastorizzazione” fa esattamente quello. Il latte “migliore” per far crescere solo i batteri che vogliamo che crescano (perché fanno esattamente l’effetto che vogliamo), e senza presenza di lieviti (quel “buon sapore frizzante”, ma anche i piccoli “fili colorati”) è il latte UHT. Il farlo bollire è più o meno la stessa cosa.

            Sento già sollevarsi il polverone.

            Be’, è ciò che accade.

            In alternativa va bene tutto, e tanto a casa, mal che vada, lo yogurt è venuto un po’ più liquido del solito (streptococchi non produttori di esapolissacaridi hanno preso il sopravvento su quelli che lo producono), un po’ più grumoso del solito, più o meno dolce di come siete abituati, che dura più o meno giorni del solito, con più o meno siero del solito, più o meno frizzante… fa niente. Ma da qui a dire che è preferibile, è altra cosa. Senz’altro non se volete farci crescere “quello che volete voi”.
            Insomma, nel latte crudo cresce quello che pare a lui.
            A volte anche niente. Perché se la vacca ha preso un po’ di antibiotici… hai voglia a dire “fattorie fidate”…

            Inciso: ho 44 anni e fin quando ne ho avuti otto-nove il latte lo prendevo direttamente “dal lattaio” nella stalla e a casa l’abbiamo sempre fatto bollire nonostante il lattaio lo conoscessimo di persona…

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            1. Mia mamma quando da bambino mi mandava a prendere il latte dalla stalla lo faceva sempre bollire… Oggi se mi capita di avere del latte crudo da fattorie fidate lo bevo anche senza bollire… Lo so che in Italia non è legale ma me ne assumo il rischio… D’altra parte in molti paesi d’Europa (Austria, Germania, etc…) ci sono i distributori di latte crudo dove puoi benissimo comprare anche un solo bicchiere e berlo sul posto…
              p.s. se dovessi fare lo yogurt col latte UHT lo farei con l’acqua piuttosto…

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  6. Mi ha fatto sorridere cio che hai detto perchè in effetti è vero ! Comunque anche io mi produco il mio yogurt, è molto buono ,lo rifaccio ogni 3 giorni e sono molto soddisfatta del risultato.

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  7. E’ incredibile la confusione fatta dall’autore dell’articolo. Egli, infatti, prima tenta di avvalorare la tesi secondo cui i probiotici sarebbero dannosi o, quantomeno, non efficaci e, poi, nei commenti, in risposta ad alcuni utenti, parla bene del kefir che è, potremmo dire, “il monarca dei probiotici”. Le colture di kefir, infatti, hanno una marea di probiotici, praticamente tutti i ceppi conosciuti. Lo yogurt che lui fa in casa con la yogurtiera è lo yogurt classico con i fermenti lactobacillus bullgaricus e streptococcus termophilus che, in quanto non probiotici, non arrivano all’intestino ma servono esclusivamente a trasformare il lattosio in acido lattico dando quella classica consistenza al latte, che diventa appunto yogurt, e conferendogli una maggiore digeribilità rispetto al primo.. La cosa ulteriormente curiosa è che sempre l’autore afferma che talvolta nel suo yogurt mette qualche probiotico. L’autore del post, dunque, ha, volendo parafrasare Freud, una sorta di ambivalenza di sentimenti nei confronti di queste creature! …Si può sapere, caro autore: ti piacciono e sono salutari o non ti piacciono e non sono salutari?! Tornando al tema scientifico, è molto più saggio e giusto affermare che non possiamo ancora essere certi sull’efficacia dei probiotici come alimenti da assumere quotidianamente. Per quanto concerne i prodotti industriali, al limite, il loro difetto consiste non tanto nel proporre “latte fermentato e probiotici” (solo così, in Italia, si possono denominare i prodotti che includano anche probiotici) ma proprio nell’opposto e, cioè, di presentare solo alcuni ceppi di probiotici. In sostanza, ogni azienda si coccola il proprio probiotico e lo mostra come il più bello del mondo. Giusto, dunque, criticare le multinazionali in questione ma non per l’uso dei probiotici quanto per la promessa di risolvere le problematiche mondiali.

    Senza rancore, ma per precisare, soprattutto per gli internauti che visitano questo blog.

    Ciao!

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    1. L’articolo, ormai risalente al 2009, era centrato sulla notizia che all’epoca l’Efsa, ovvero L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, bocciò la bellezza di 180 slogan pubblicitari sui benefici degli yogurt e/o latti fermentati INDUSTRIALI. L’articolo si focalizzava su questa notizia riportando pareri di persone ben più informate del sottoscritto come Gianna Ferretti, docente presso l’istituto di Biochimica della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione dell’ Università Politecnica delle Marche e Roberto La Pira, giornalista consumierista famoso oggi per il sito “Il fatto alimentare”. Nei commenti poi è nato un dibattito, magari un po’ confusionario ma ancora attuale, visto che continua ad alimentarsi di commenti, come il suo…

      Vuole sapere cosa ne penso oggi, a 8 anni di distanza, dopo aver letto/studiato un bel po’ di testi su alimentazione, nutrizione e anche su medicina tradizionale cinese? Che lo yogurt e/o il kefir sono sanissimi e fanno bene soprattutto se sono autoprodotti a casa con fermenti vivi e vitali… al contrario dei prodotti industriali spesso non sono così vivaci…

      Un nutrizionista che conosco e che stimo le direbbe che i prodotti industriali (dallo yogurt, alle merendine, ai succhi, etc…) nella lavorazione, nello stoccaggio, nei trasporti, perdono tutto il “qi” (ovvero l’energia vitale data da vitamine, minerali, presenti nei prodotti freschi) tanto da essere prodotti “morti” che sfamano e riempiono ma non nutrono… E qui andrebbe fatto un bel discorsetto sul “qi” e sullo “yangsheng” ma non vorrei dilungarmi…

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