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Da alcuni mesi (ma forse anche da anni), siamo in recessione… Ultimamente abbiamo avuto il crollo delle borse, il flop della finanza creativa, il crack delle banche dovuto ai mutui subprimes e ad altre diavolerie finanziarie dai nomi impronunciabili ma che purtroppo, in italiano si traducono nelle seguenti voci fin troppo comprensibili per le famiglie: stipendi da fame, indebitamenti, crisi e licenziamenti… Gli “esperti” che fino a qualche mese fa non avevano previsto niente (o che avevano previsto ma stavano zitti per difendere le loro posizioni e quelle dei loro padroni) hanno trovato subito la ricetta per risolvere la crisi e la stanno blaterando al vento dai vari mass media: “aumentate i consumi, consumate, comprate, bla bla bla…”
Mi è capitato tra le mani un libriccino di massime di antichi scrittori greci e latini… Ne ho estratte alcune: leggetele e vedrete che già più di 2.000 anni fa avevano capito come nascono e come ci si difende dalle crisi economiche (nonostante non conoscessero la finanza creativa…)
- Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso. Decimo Giunio Giovenale – poeta satirico latino 2° secolo a.C.
- Dove comanda il denaro le leggi non valgono niente. Petronio Arbitro – scrittore latino 1° secolo d.C.
- Stolto è chi rinuncia ai beni che possiede nella speranza di ottenerne di maggiori. Esopo – favolista greco del 6° secolo a.C.
- Le bevande placano la sete e i cibi calmano la fame, ma l’oro e l’argento non saziano mai l’avarizia. Plutarco – scrittore greco 2° secolo d.C.
- Se non desideri molto, anche le piccole cose ti sembrano grandi. Platone – filosofo greco del 4° secolo a.C.
- L’uomo non conosce la vera gioia perché desidera sempre ciò che non ha. Bacchilide – poeta lirico greco del 4° secolo a.C.
- Essere liberi è meglio che essere ricchi. Gneo Nevio – poeta latino del 2° secolo a.C.
- Si vive bene se ci si accontenta di poco. Quinto Orazio Flacco – poeta latino 1° secolo a.C.
- Chi invidia la vita altrui è chiaro che odia la propria. Quinto Orazio Flacco – poeta latino 1° secolo a.C.
- Spesso gli sciocchi per evitare un difetto cadono nel difetto opposto. Quinto Orazio Flacco – poeta latino 1° secolo a.C.
- La gioia più grande è quella inattesa. Sofocle – poeta tragico greco 4° secolo a.C.
- Stolti sono coloro che non capiscono che la metà molte volte vale più del tutto. Esiodo – poeta greco dell’8° secolo a.C.
- Alcuni per paura di pericoli minori si cacciano in guai peggiori. Esopo – Favolista greco del 6° secolo a.C.
- Meglio sopportare la povertà e la miseria che la superbia e l’insolenza dei ricchi. Euripide – poeta tragico greco 4° secolo a.C.
- Gli invidiosi soffrono il doppio degli altri uomini: infatti non solo soffrono per i loro mali, come gli altri, ma anche per i beni altrui. Ippia – filosofo e matematico greco 5° secolo a.C.
- Spesso la saggezza si nasconde anche sotto una veste cenciosa. Cecilio Stazio – commediografo latino 2° secolo a.C.
- Non basta avere i capelli bianchi per essere una persona assennata. Menandro – commediografo greco 3° secolo a.C.
- Saper comandare a se stessi è la forma più grande di comando. Lucio Anneo Seneca – filosofo latino 1° secolo d.C.
- Quelli che si lamentano di più sono quelli che soffrono di meno. Publio Cornelio Tacito – storico romano 1° secolo d.C.
- Tutti sanno fare il timoniere quando il mare è calmo. Lucio Anneo Seneca – filosofo romano 1° secolo d.C.
- La razza degli stupidi non si estingue mai. Simonide – poeta greco 5° secolo a.C.
- Lo stupido tende ad eccitarsi ad ogni parola. Eraclito – filosofo greco 4° secolo a.C.
- Nulla è più pericoloso di un pazzo che sembra savio. Crizia – filosofo greco 4° secolo a.C.
- La fame fa imparare in fretta tutti i mestieri. Aulo Flacco Persio – poeta satirico latino 1° secolo d.C.
Gente meditate …e soprattutto non v’indebitate (se potete).
*** foto Berlino (Platone – altes museum) by “ho visto nina volare” flickr
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