Il terremoto in Emilia Romagna, che ha colpito ieri le provincie di Modena e Ferrara, potrebbe rivelarsi molto particolare perchè potrebbe essere la prima catastrofe naturale in cui lo stato (la “s” minuscola è voluta) non pagherà la ricostruzione ai cittadini che hanno perso tutto.
Il governo di Mario Monti, non eletto da nessun cittadino, ma tenuto in piedi da Napolitano, dalla casta dei partiti e dal mondo ultraliberista delle banche, della finanza e delle assicurazioni, lo scorso 16 Maggio 2012 avrebbe pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto di riorganizzazione della Protezione Civile in cui in sostanza si direbbe che lo stato, in caso di terremoti, alluvioni o altre catastrofi naturali, non pagherà più la ricostruzione dei fabbricati (case e aziende) dei cittadini privati.
Di fatto il provvedimento (a cui dovrà seguire entro 90 giorni un regolamento attuativo) apre un varco alle speculazioni delle assicurazioni private che sicuramente faranno affari d’oro e sancirà la discriminazione fra i cittadini vittime di catastrofi naturali. Chi avrà l’assicurazione privata avrà anche la ricostruzione, chi non se la potrà permettere non avrà niente. Chi abita in zone sismiche o ad alto rischio idrogeologico, forse sarà costretto a pagare premi più alti o addirittura potrebbe vedere rifiutarsi la polizza dalle assicurazioni.
Non solo: le emergenze, per decreto, dureranno 60 o al massimo 100 giorni e solo in questo periodo le spese verranno pagate dallo stato… Successivamente i terremotati, gli alluvionati o le vittime delle catastrofi dovranno arrangiarsi da soli… In compenso lo stato continuerà a buttare soldi nell’acquisto di armi e aerei da guerra, nelle guerre esportatrici di democrazia, nella TAV e in mille altre opere inutili…
Non ho avuto modo di leggere il decreto, perciò riporto quanto ho appreso dalle alle fonti di stampa che potete leggere al termine del post. Se la notizia fosse vera sarebbe uno scandalo, perchè cancellerebbe di colpo i principi di civiltà, di sussidiarietà e solidarietà che stanno alla base dell’unità nazionale. Solo un cinico governo di tecnici poteva fare un decreto simile. Credo che nessun politico, nemmeno il peggior Berlusconi del terremoto de L’Aquila, avrebbe potuto spingersi a tanta incivilità.
Che la notizia sia vera o meno, credo che sia giunta l’ora che questo manipolo di pseudotecnici liberisti, al servizio della finanza e delle banche lasci gli scranni governativi e che gli italiani siano chiamati ad eleggere un governo vero, espressione della volontà popolare!
Fonti:
- “Protezione civile, con la riforma lo Stato non risarcirà più per le calamità naturali” dal sito del “Il sole 24 ore”.
- “Lo Stato non risarcirà il terremoto” di Sara Nicoli dal sito de “Il fatto quotidiano” Emilia Romagna
- “Calamità, lo Stato non paga più i danni. Nuova tassa sulle disgrazie?” dal sito de “L’altracittà”.