Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down

Locandina della manifestazione dal sito del Coordown (CoordinamentoAssociazioni delle Persone con Sidrome di Down)
Locandina della manifestazione dal sito del Coordown (Coordinamento Associazioni delle Persone con Sidrome di Down)

Il prossimo fine settimana è dedicato alla Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down, l’inizativa annuale che il Coordown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) organizza per sensibilizzare le persone e raccogliere fondi sui temi dell’integrazione e dell’autonomia delle persone con sindrome di Down.

La giornata del 2011 è dedicata allo sport, come veicolo di integrazione ed è caratterizzata dallo slogan “Essere differenti è normale, anche nello sport!”. All’organizzazione hanno infatti collaborato il Comitato Paralimpico Italiano e la Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, freschi del successo dei Global Games 2011 di Genova  che sono terminati lo scorso 4 ottobre. Testimonial della campagna informativa è Javier Zanetti, mitico capitano dell’Inter e della Nazionale Argentina.

In oltre 300 luoghi tra  piazze, centri commerciali, circoli e parrocchie di tutta Italia, i volontari delle quasi 80 associazioni facenti riferimento al Coordown, distribuiranno materiale informativo e offriranno, dietro un contributo per i progetti di integrazione delle persone Down, una tavoletta/messaggio di cioccolato del commercio equo e solidale. In un colpo solo si potrà gustare dell’ottimo cioccolato e contemporaneamente aiutare i ragazzi down italiani e i produttori del cacao del sud del mondo.

La Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down a Firenze.

A Firenze la giornata è organizzata da Trisomia 21 e le Cioccolate saranno in vendita Sabato 8 Ottobre presso i seguenti supermercati:

  • Coop di Signa
  • Coop di San Casciano Val di Pesa
  • Coop di Firenze – Via Carlo del Prete
  • Coop di Firenze – Via Madonna della Querce
  • Coop di Firenze – Zona Ponte a Greve
  • Coop di Firenze – Zona Gavinana
  • Coop di Pontassieve
  • Coop di Prato
  • Esselunga di Firenze – Via di Novoli
  • Esselunga di Sesto Fiorentino
  • Ipercoop di Lastra a Signa
  • Ipercoop di Sesto Fiorentino

Io, con alcuni compagni dell’Atletica Signa, sarò per una mezza giornata a dar mano al nostro amico Cristiano a vendere le tavolette all’Ipercoop di Lastra a Signa. Visto che sono  goloso, ma che sono anche a dieta, mi auguro, con tutti i volontari della Lastra, di riuscire a vendere tutte le tavolette, in modo da non farne avanzare nemmeno una!!! Non vorrete mica che quelle che avanzano le mangi tutte io? Perchè son sicuro che se le compro, poi le mangio, ingrasso e mi prendo tutti i rimproveri  mio allenatore!

Domenica 9 Ottobre Trisomia 21 vi aspetta nella propria sede Viale Alessandro Volta 16/18, zona Campo di Marte a Firenze, per la “Grande Festa” con questo programma:

  • 15,30 Giochi per Bambini
  • 16,30 Dibattito sul tema  “Sport e integrazione” con l’intervento dei campioni di Trisomia 21 e di tanti personaggi sportivi a sorpresa…
  • 17,30 presentazione del volume, “Il tuo bambino Down”, curato da Emiliano Gucci e rivolto a “tutti” i genitori, attuali e futuri con un grande messaggio di speranza!
  • Durante tutto il pomeriggio intrattenimento con personaggi dello spettacolo!
  • Conclusione col  “Buffet Speziale” ideato e preparato dalle foodblogger partecipanti alla “Raccolta speziale” coadiuvate dai “Cuochi Speziali” di Trisomia 21!

Lo spot con Javier Zanetti!

All’Esselunga il lavoratore dipendente non può pisciare…

Pissing woman fountain
foto "Pissing woman fountain" by thefuturistics -flickr

Cari lavoratori (se siete ancora fra quelli che hanno un lavoro) da questa settimana un giudice ha decretato che il vostro datore di lavoro può  impedirvi di andare a pisciare fino al punto da farvela addosso e che, cosa più grave, questo non costituisce reato…  Leggete l’articolo di Gabriella Meroni, pubblicato sul sito del settimanale “Vita”…

Esselunga. Mobbing: la cassiera mente o no?

I responsabili del supermercato negarono davvero alla donna di andare in bagno. Ma per il giudice non è reato

I giornali non hanno dubbi: «La cassiera si inventò tutto». Questi i titoli di oggi che si riferiscono alla vicenda di un’impiegata part time dell’Esselunga di viale Papiniano a Milano, che nel febbraio 2008 denunciò i propri responsabili per mobbing: l’avrebbero costretta a farsi la pipì addosso in cassa negandole per un’ora e mezza il permesso di andare in bagno. La donna (un’italoperuviana di 45 anni) aveva anche denunciato di essere stata picchiata, giorni dopo, da uno sconosciuto nello spogliatoio del supermercato; per le lesioni subite, accertate in pronto soccorso, la prognosi era stata di 10 giorni.
Lunedì 16 novembre arriva la sentenza: il gip Maria Grazia Domanico archivia le accuse contro i responsabili del punto vendita e i mass media applaudono: macché mobbing, la cassiera ha mentito, si è inventata tutto, e oltretutto aveva anche qualche problema personale. Ma è davvero così? Vediamo di ricostruire la vicenda con le stesse parole del giudice che ha archiviato le accuse contro Esselunga. Sicuramente la donna soffriva di disturbi psicologici, per i quali era stata in cura per diversi anni. Questo è assodato. Tuttavia non basta per darle della bugiarda (e ci mancherebbe). Scrive il gip, dicendosi sicura del fatto che le indagini «hanno consentito di ricostruire in termini sufficientemente precisi l’episodio»: la cassiera «ebbe a richiedere per circa un ora e mezza di essere sostituita alla cassa dovendosi recare in bagno», permesso che le fu negato (dunque non mentiva); per il giudice però «a tale condotta non può essere ricondotta alcuna fattispecie di reato». È vero che non poté andare alla toilette per il «no» dei superiori, ma niente di male, era nel loro diritto farlo. Occhio dunque, dipendenti di tutta Italia, se vi scappa la pipì sul lavoro dovete tenervela. Quanto all’episodio dell’aggressione, definita dal giudice «più inquietante» – quindi ci fu, anche questa – «l’autore del fatto non è stato identificato e pertanto va accolta la richiesta di archiviazione».
Il gip – come sottolineano tutti i giornali – non nasconde di condividere «le perplessità del pubblico ministero circa la dinamica dei fatti così come ricostruita dalla vittima», che è spesso caduta in contraddizione raccontando la propria vicenda. Su due punti tuttavia non ci sono dubbi: il divieto di andare in bagno e il pestaggio. Ma che volete: non è mobbing.

Articolo di Gabriella Meroni “Esselunga. Mobbing: la cassiera mente o no?” pubblicato il 17/11/2009 sul sito www.vita.it

Una domanda: ma il gip Maria Grazia Domanico… durante le udienze non ha mai avuto un bisognino? O ha la vescica di ferro?

Io l’unica risposta che ho è non andare a fare la spesa all’Esselunga… Ci andavo pochissimo anche prima, adesso non  ci andrò più, come dire… Boicotto in nome della tutela della vescica…

Un piccolo esperimento… e una moltiplicazione

foto by unpodimondo

E’ da un po’ di tempo che volevo fare un piccolo esperimento, ovvero verificare quanto spreco di carta viene fatto con i depliant e i volantini dei supermercati, così ho deciso di mettere da parte tutti i depliant che mi sono arrivati nel mese di Maggio per vedere, a fine mese, quanta cartaccia non richiesta è stata depositata nella mia buca delle lettere… Prima di darvi i dati vi espongo i principi per cui sono contrario all’uso di questi depliant.

  • E’ uno spreco di risorse energetiche notevole: prima si sprecano energie per produrre, stampare e distribuire la carta (anche per fare la carta riciclata si usano quantità industriali di acqua ed energia elettrica), poi vanno sprecate altre risorse per smaltire tutti questi depliant… che spesso passano direttamente dalla buca delle lettere al cassonetto della carta, senza mai essere stati aperti. E’ come se ti mettessero i rifiuti direttamente nella buca delle lettere.
  • I depliant aumentano anche la sporcizia nelle strade: spesso vengono messi mezzi di fuori dalle cassette delle lettere, così che cadono sui marciapiedi e sporcano le strade (immaginate la poltiglia quando piove).
  • E’ un’attività inutile perchè i depliant dei supermercati sono già quasi tutti su internet. Sulla quasi totalità dei siti delle varie catene è possibile vedere tutte le offerte e anche scaricare le versioni in PDF dei vari depliant. Per cui la versione cartacea è superflua.
  • La distribuzione dei volantini è ridicola: non saprei dire con che criteri viene fatta, ma capita che non mi venga mai portato il depliant del supermercato che ho sotto casa, ma mi venga recapitato quello del supermercato che dista quasi 20 km da casa mia… Secondo loro, io dovrei fare 40 km tra andata e ritorno per risparmiare 3 o 4 centesimi su una scatoletta di tonno?
  • Ultima domanda: ma chi paga tutto questo spreco? Risposta, noi due volte: una prima volta con i costi dei prodotti che compriamo al supermercato, sui quali viene caricato il costo del depliant, e una seconda volta con la tassa sui rifiuti…

foto by unpodimondo

Arriviamo finalmente ai numeri. Nel mese di Maggio mi sono arrivati 25 depliant tutti differenti per un peso totale di kg 1,153 di carta, portati dalle seguenti catene: Ipercoop (3), Esselunga (3), Unieuro (3) Coop (2), Mediaworld (2), Conad (2), MarcoPolo Expert (2), Obi (1), Samsung-Unieuro (1), Bata (1), Trony (1), Euronics(1), I gigli (1), Firenzetrova.it (1), Ecosistem (1).

Facciamo un po’ di conti: a Firenze esistono, secondo le rilevazioni del Comune al 30 Aprile 2008, la bellezza di 178.117 nuclei familiari (vedi questa pagina del servizio statistica del Comune).

Ipotizziamo che tutti i 178.117 nuclei familiari abbiano una buca delle lettere e che ricevano, come il sottoscritto, kg 1,153. di carta in depliant. Con una semplice moltiplicazione scopriamo che il totale ipotetico di depliant che verrebbero consegnati a Firenze sarebbe di kg 205.368,901 al mese (ovvero più di 205 tonnellate di carta). Fate da soli il calcolo di un anno di depliant a Firenze…

Logicamente questo risultato è puramente teorico, perché non posso affermare che tutte le famiglie ricevano le stesse quantità di depliant del sottoscritto, ma già questo ipotetico calcolo fatto da una sola moltiplicazione da un risultato sbalorditivo…. E poi ci vengono a dire che servono gli inceneritori e le discariche!!!!

Possiamo fare qualcosa per evitare tutto ciò? Si basta mettere un’etichetta sulla buca delle lettere con scritto “NO PUBBLICITA’ GRAZIE”

Se volete fare questo esperimento anche voi… provateci e fatemi sapere quanti kg di rifiuti vengono messi dai supermercati nelle vostre buche delle lettere…